19.01.1999 - Elevamento
dell'obbligo scolastico - comunicato della segreteria nazionale
Elevare l'obbligo scolastico è un fatto certamente nuovo e importante
e come tale lo salutiamo con favore.
Ci auguriamo, però, che tale provvedimento
possa consentire di accelerare l'iter della riforma dell'intero
sistema formativo italiano, che prevede un obbligo scolastico di
almeno dieci anni, e il riconoscimento del diritto alla formazione
per tutti fino ai 18 anni.
Non sfugge a nessuno che elevare l'obbligo nella scuola così come
è oggi rischia di essere un provvedimento formale perché non può
affrontare alla radice il problema - che questa stessa scuola produce
- della selezione, della dispersione e della disaffezione di tante
ragazze e ragazzi. Si finirebbe, infatti, con lo scaricare l'intero
problema sugli ultimi anni della media e sui primi del ciclo superiore,
non sempre preparati ad affrontarlo.
Rafforzare il ciclo di base, eliminare la discontinuità del percorso
scolastico, saper orientare le scelte dei ragazzi, attivare intorno
alla scuola una rete di risorse sono invece misure che, all'interno
di un più generale processo di riforma, possono consentire di affrontare
nel tempo, con ricchezza e diversità di interventi e perciò con
efficacia, il problema nella sua complessità.
Quel 13% circa di ragazze e ragazzi che oggi non proseguono gli
studi costituisce, infatti, un problema di tale rilevanza da non
consentire scorciatoie come quella dell'ipotesi, non contenuta nel
disegno di legge, ma da alcuni caldeggiata con un ordine del giorno,
di riproporre, ancora una volta e non certamente nell'interesse
dei ragazzi, la spendibilità dell'obbligo non solo nella scuola,
ma anche nella formazione professionale.
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