03.03.2000 - Legge sulla Parità scolastica
                       comunicato stampa di Alba Sasso , presidente nazionale del Cidi

      La legge di parità risponde alla necessità di mettere ordine nella giungla incontrollata delle scuole parificate, pareggiate e legalmente riconosciute, che già oggi rilasciano titoli. Ed è importante garantire agli alunni che frequentano le scuole private - il 7% dell'intera popolazione scolastica - il diritto a un trattamento equipollente.

      L'aver inserito, però, le scuole private paritarie nel sistema nazionale dell'istruzione - come previsto dalla legge di parità approvata oggi dal Parlamento (art.1) - rischia di avviare un processo che mette in discussione la natura stessa del sistema scolastico pubblico, in quanto riconosce alle scuole private, ancorché paritarie, una funzione pubblica (art.2, c.2) che esse non possono avere.

      Con questa legge si rischia, perciò, di riaprire varchi e pressioni per richieste di ogni tipo. Di ridare fiato a quell'idea di sussidiarietà secondo la quale la scuola privata può anche essere sostitutiva di quella statale istituita dalla Repubblica.

      Roma, 3 marzo 2000