il sommario - l'archivio - la redazione - gli abbonamenti

A 360°: le scuole comunicano - a cura di Lina Grossi

Liceo classico “P.A.Guglielmotti”- Ipc “G.Baccelli” - IIS “via Adige”
c/o Liceo classico “Guglielmotti”
via dell’Immacolata - 00053 Civitavecchia (Rm)

Progetto Educarsi alla solidarietà:La scuola nel territorio.
Il contributo dei giovani allo sviluppo delle comunità locali
Liceo classico “Guglielmotti” (Annamaria Galimberti, Antonella Maucioni, Adriana Rinalduzzi)
Ipc Ragionieri e geometri “Baccelli” (Maria Colombo, Lucia Troisi)
Iis “Via Adige” (Carlo Garosi, Paola Vicari)

“Terra e mare”, “Sì, magari..”, “Archeologia industriale”: questi i titoli dei progetti realizzati da alcune classi dei  tre Istituti superiori nell’ambito di un  progetto che perseguiva l’obiettivo di far maturare nei giovani la consapevolezza delle proprie radici storiche e culturali e di condurli alla formulazione di proposte per una migliore fruizione della città e del territorio da parte dei suoi abitanti.
Il lavoro è stato condotto in collaborazione con organizzazioni di “privato sociale”, Prisma e Spes, di volontariato radicate sul territorio, Caritas, Arci e Il Ponte e, grazie all’uso di metodologie cooperative e di ricerca/azione, ha attivato processi di conoscenza e valorizzazione dell’ambiente locale. L’idea centrale dell’intera iniziativa era costituita dalla convinzione che si attivano processi di partecipazione attiva e di assunzione di responsabilità  da parte degli studenti se si parte da una realtà a loro familiare e conosciuta. Quest’ottica rientra appieno nello spirito dell’autonomia scolastica che richiede alla scuola la capacità di analizzare i bisogni del proprio ambiente e di elaborare e realizzare un progetto educativo che coinvolga in modo attivo i soggetti del territorio.
La prima fase del  lavoro, che si è sviluppato nel periodo ottobre 2000- aprile 2001 ed è stato realizzato grazie al contributo della Comunità europea, Programma Gioventù, si è conclusa con una manifestazione - tenutasi presso l’aula consiliare del comune di Civitavecchia – nel corso della quale gli studenti hanno presentato le loro proposte per il futuro. L’iniziativa, che è stata coordinata da una équipe  costituita dai docenti referenti dei tre Istituti, dai formatori delle organizzazioni di “privato sociale” e dai volontari, ha avuto una buona ricaduta sia sul piano della formazione professionale specifica, sia su quello più generale della formazione sociale, contribuendo a diffondere tra i giovani la cultura del rispetto del proprio ambiente, del recupero della propria storia  e dell’educazione del tempo libero come tempo solidale.

(Prof.ssa Antonella Maucioni)



Liceo classico “Giulio Cesare”
corso Trieste, 48 - 00198 Roma - tel. 06.85355339

Da più anni è avviata presso il Liceo un’attività che prevede un intenso cartellone di proiezioni di film, anche in anteprima, in orario scolastico e pomeridiano, sempre arricchita da incontri con insigni personalità del cinema, della politica e della cultura, grazie alla capacità  organizzativa della prof. Marina Sambiagio
In questo ambito, particolarmente importante è la collaborazione che da quest'anno è stata attivata con la Scuola nazionale di cinematografia, che ha visto la realizzazione di due iniziative:

  • Nell’ambito della rassegna Cinema e letteratura, organizzata in contemporanea in alcuni Istituti superiori romani, sono stati proiettati quattro film: Lo straniero di Luchino Visconti; Il deserto dei tartari di Valerio Zurlini; Uomini contro di Francesco Rosi; A ciascuno il suo di Elio Petri. Ogni film è stato seguito da un incontro con esperti di didattica del linguaggio cinematografico della Scuola Nazionale e del Dams. L’iniziativa ha coinvolto sei classi in trasversale, ma ha avuto una adesione molto più ampia e, per questo, verrà riproposta.
  • In occasione della IIIª settimana della Cultura, nel periodo dal 26 febbraio al 4 marzo 2001, è stata organizzata una giornata, in orario curricolare, di proiezioni in pellicola di documentari realizzati da alcuni autori significativi della storia del cinema italiano che, negli anni del neorealismo, hanno saputo raccontare il paesaggio italiano. Le proiezioni, precedute da una presentazione, sono state seguite da un intervento analitico di un esperto.
Entrambe le attività sono state molto apprezzate per la possibilità di confronto tra testo letterario e testo cinematografico, anche in vista della preparazione di percorsi tematici per l’esame di Stato.
(Il docente referente per l’attività, prof. Cristiano Scagliarini)



Scuola elementare “V.Alfieri”
via Vallombrosa, 31 - 00135 Roma - tel. 06.3314520

Due classi di 3° elementare, composte da 16 alunni ciascuna, hanno partecipato al "Piano nazionale per la promozione della didattica del linguaggio audiovisivo nella scuola".
Tale linguaggio è parte integrante della giornata dei nostri alunni ed è evidente che questa forma di espressione sia  sempre ben accettata e ricercata. I bambini hanno infatti accolto con molto entusiasmo l’idea di avvicinarsi al mondo del cinema pur rimanendo nell’ambito scolastico.
L’attività si è svolta a partire dalla visione di brevi film, rispettando quello che il gruppo di bambini ha definito "l'effetto cinema": l'oscurità della sala e soprattutto la visione collettiva. Alla visione è seguita l'analisi del linguaggio usato nei film di animazione, negli spot pubblicitari e nei film in bianco e nero dei fratelli Lumière, proposti dalla formatrice, Carola Picciotti, che ha stimolato positivamente un diverso modo di porsi in relazione con il mezzo audiovisivo.
Gli alunni hanno potuto sperimentare l’evoluzione del linguaggio in questione: dalla realizzazione di un film a inquadratura fissa alla complessità di uno spot.
Partendo dalla comprensione del concetto di inquadratura, elemento base del linguaggio audiovisivo, durante i laboratori si è andato creando una sorta di vocabolario condiviso da tutti i bambini. "L'effetto sorpresa", per esempio, è stato usato dai bambini per definire l'apparizione attraverso il montaggio di un elemento inaspettato, e ha incluso l'assimilazione dell'importante concetto del fuori-campo.
Attraverso l'individuazione della suspence si è sviluppata, inoltre, la riflessione sui modi di rappresentazione del tempo (attraverso la comparazione di sequenze tratte da “Gli anni in tasca” di François Truffaut e dai film di Nick Park con i personaggi di Wallace & Gromit). Il progetto si è rivelato altamente formativo sia per gli alunni che per gli insegnanti.

(Gli insegnanti referenti del progetto, Alessandro Santi e Francesca Todaro)



Istituto comprensivo “M.Vanni”
via San Marco, 6 -  58010 Sorano (Gr) - tel. 0564.633068

Nell’ottica di una conoscenza storico-archeologica del territorio  l’Istituto comprensivo di Sorano, in particolare con le classi quarte e quinte delle scuole elementari e con la classe prima delle scuole medie, in collaborazione con la Coop. Capitolium, sta ultimando un progetto di didattica archeologica che ha lo scopo di insegnare agli studenti il giusto metodo di ricerca per la ricostruzione del  passato, aiutandoli a “leggere” e, in una fase successiva, interpretare i resti lasciati dall’uomo nel territorio circostante.
Il programma ha analizzato il tema La casa e il modo di abitare nel corso dei secoli in modo da sviluppare gli elementi fondamentali per la conoscenza dello sviluppo architettonico dell’abitazione nel corso dei secoli e delle abitudini di vita (attività domestiche, artigianali di pertinenza dell’uomo e della donna) a essa connesse nell’antichità.
Sono stati così elaborati tre itinerari monotematici: la casa protostorica; la casa etrusca e romana; l’abitazione medievale.
Per dar modo ai ragazzi di partecipare attivamente, le lezioni sono state improntate su base pratico-manuale: gli studenti stessi hanno ricostruito, in base alle indicazioni fornite dagli operatori didattici, i vari tipi di abitazione, ripercorrendo cronologicamente le varie fasi costruttive della casa e i momenti di vita dell’uomo a essa legate.
Per quanto riguarda il primo itinerario, durante la realizzazione di questi modelli abitativi è stata ricostruita la vita dell’ uomo preistorico: gli strumenti da lavoro da lui creati, la sua alimentazione, la pratica della caccia e della pesca come attività di sussistenza, l’esistenza di pratiche magico religiose, la nascita dei primi villaggi .
La struttura dell’abitazione etrusca, tema del secondo itinerario, è stata ricostruita partendo dall’esame dell’architettura funeraria: infatti le urne a capanna e le tombe a camera riproducono lo schema di una casa etrusca secondo la tendenza, comune nell’antichità, a rappresentare, anche simbolicamente, nell’architettura funeraria il mondo dei vivi.  La proiezione di diapositive delle necropoli più importanti quali Cerveteri, Tarquinia, Vulci e Sovana ha integrato le lezioni che si sono concluse con la visita a luoghi di interesse archeologico del territorio in cui sorge la scuola.
L’ultimo itinerario, quello della casa medievale-rinascimentale, è stato svolto direttamente all’interno della Fortezza Orsini di Sorano, il Palazzo Comitale di Niccolò III, proiettando, così, i ragazzi direttamente nella realtà del proprio territorio. Analizzando l’architettura di tale abitazione gli studenti ne hanno compreso le fasi evolutive, gli interventi che l’uomo vi ha apportato nel tempo e soprattutto hanno scoperto il fine ultimo di questa particolare abitazione (fortezza militare in cui risiedevano i soldati) confrontata, poi, con le altre presenti nel territorio.
Il ciclo di lezioni, che ha coinvolto numerosi docenti (Giuliana Silvestri; Roberto Pannilunghi; Daniela Mazzieri; Maira Rossi; Agnese Fè; Pierluigi Dominici; Marzia Sergentoni; Siria Gabrielli) è stato accolto in modo positivo dagli studenti che hanno dimostrato di aver raggiunto gli obiettivi prefissi: sviluppare l’interesse per la storia e per l’ambiente in cui vivono, favorire il recupero di una memoria, aiutarli a padroneggiare e rispettare il mondo che li circonda e nel quale crescono.

(Il dirigente scolastico, prof. Mario Rossetti)


numero 6-7/2001


inizio pagina