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A 360°: le scuole comunicano - a cura di Lina Grossi


Direzione didattica statale di Vinci
Via Val di Sole 2, Vinci (FI)
Tel/fax 0571/729942-568138 - circolodidatticovinci@tin.it

Il Circolo didattico di Vinci si compone di due plessi di scuola elementare (Scuola elementare di Vinci "Galileo Galilei", piazza Garibaldi, Vinci. Tel. 0571/567775 e Scuola elementare di Spicchio-Sovigliana "Sibilla Aleramo", via Guiducci, Spicchio. Tel. 0571/501643) e tre di scuola dell'infanzia (Scuola dell'infanzia di Vinci, via XXV Aprile, Vinci, tel. 0571/56481; Scuola dell'infanzia di Spicchio, via Giusti, Spicchio, tel. 0571/501227; Scuola dell'infanzia di Sovigliana, via Costituente, Sovigliana, tel. 0571/902337) che presentano situazioni ambientali diverse. Vinci capoluogo e la frazione di Vitolini hanno caratteristiche simili dal punto di vista geografico: sono inseriti in un contesto urbano ridotto e in zone prevalentemente agricole. La frazione di Sovigliana-Spicchio si configura come un prolungamento di Empoli e ha caratteristiche di forte urbanizzazione.
Queste e altre notizie sul Circolo didattico sono disponibili sul sito Internet, nel quale, oltre alle informazioni essenziali (Chi siamo), sono consultabili il Piano dell'Offerta Formativa (Il Pof), i progetti più significativi, i laboratori (Le attività didattiche). Ampio spazio è dedicato alla formazione in servizio dei docenti e ai materiali didattici che sono stati prodotti; in particolare i materiali relativi all'intercultura e alla didattica della storia possono essere stampati e utilizzati in più contesti e situazioni ambientali.

(La dirigente scolastica, Roberta Beneforti)


Scuola elementare statale "Gigi Ghirotti" - Plesso di Bussana
piazza delle scuole 1, Bussana di San Remo
tel. 0184/510498 - bussana@sistel.it

Nell'ambito del 3° Circolo Didattico di Sanremo (strada San Martino 73, 18038 San Remo, Imperia. Telefono 0184 508967 - 505830; fax 0184 508967), che può essere visitato al sito internet http://www.sanremonet.com/scuole.htm, sono descritte nell'area Didattica (vedi scheda sotto) le esperienze più significative realizzate nei diversi plessi che lo compongono. Nel Plesso di Bussana, in particolare, sono attivi Laboratori di poesia, di lettura, grafico-pittorici, scientifici; attività di animazione e di ricerca; progetti di lingua straniera, che possono essere riprodotti, rielaborati e utilizzati in situazioni didattiche e ambientali diverse.

La Didattica

Laboratorio di poesia
Le attività si svolgono a livello di classe, individualmente, a gruppi e hanno come obiettivi generali:· realizzare un primo approccio ai testi poetici;· sviluppare diversi livelli di lettura del testo poetico.Gli obiettivi metacognitivi riguardano lo sviluppo delle facoltà interpretative, del pensiero divergente, e il potenziamento della memoria.
Laboratorio di lettura
Le attività si svolgono a diversi livelli e coinvolgono tutte le classi del plesso. Gli obiettivi specifici intendono motivare il piacere della lettura, favorire la capacità di cogliere l'intenzione comunicativa e il poter apprendere le diverse funzioni dei testi.Sono regolarmente attivate iniziative relative alla lettura individuale e libera, alla lettura per fare e alla lettura di gruppo animata e partecipata.
Laboratorio grafico - pittorico
Obiettivi:Offrire all'alunno diverse tecniche espressive svicolandole dalle tecniche pittoriche stereotipate.Educare alla comunicazione del proprio vissuto attraverso un linguaggio iconico personale e attuale.Educare al gusto estetico favorendo una lettura critica delle immagini trasmesse dai mass-media.Esempi di attività svolte in collegamento con l'area linguistica, antropologica, scientifica:- produrre oggetti d'uso tipici delle civiltà primordiali con utilizzo di creta, pietra e legno;- utilizzare la tecnica dei "graffiti" con pittura a spruzzo su muro e manifesti come espressione comunicativa di una giovane società multirazziale.
Laboratorio scientifico
Le attività di laboratorio sono programmate a livello di classe e a classi aperte. Questa organizzazione favorisce l'integrazione degli alunni in difficoltà, in quanto le attività di tipo manipolativo consentono la partecipazione di tutti.
Progetto lingue comunitarie
Nel plesso, a partire dalla classe terza sono attivati insegnamenti di lingua francese e inglese.Nell'ambito del progetto continuità tra i vari gradi di scuola, si programmano incontri e si organizzano attività tra gli alunni della scuola media "Giovanni Pascoli" e quelli della scuola elementare.Si intende favorire il passaggio a un diverso ordine di scuola prevenendo eventuali difficoltà e instaurando un clima collaborativi tra insegnanti e alunni delle diverse scuole.La lingua francese realizza un totale di tre ore di insegnamento, la lingua inglese un' ora per ogni classe del secondo ciclo.
Attività di animazione
Simulano particolari situazioni comunicative: alla stazione, al mercato, al ristorante, al fine di acquisire un lessico specifico;
Attività di ricerca, hanno come temi le tradizioni, la cucina, le feste, i giochi, la scuola finalizzate alla conoscenza di altre culture.

(Il dirigente scolastico, Dani Scaini)

I.T.S.C. "8 marzo"
Viale Matteotti, 30035 Mirano (Ve)
Tel.041 430955- fax 041 434281 - itscg8marzo@ve.nettuno.it
www.provincia.venezia.it/ottom/

Nei giorni 22-23-24 ottobre 2001 si è tenuto presso l'Istituto tecnico di Mirano un convegno sul tema "Pensare e Insegnare Auschwitz - memorie, storie, apprendimenti", destinato ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Il convegno è stato realizzato dalla Commissione per l'insegnamento della storia della provincia di Venezia, dall'Assessorato alla cultura del Comune di Mirano, dall'Irre del Veneto, in collaborazione con l'Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea e dell'Istituto statale "8 marzo".
Tre le sezioni del Convegno:

1. La ricerca storica di fronte alla Shoah
2. Memorie, rappresentazioni, usi del passato
3. Insegnabilità di Auschwitz.

All'interno di queste sezioni si sono tenute, le relazioni di Marcello Flores, Università di Siena, su Shoah e ruolo degli storici; Gadi Luzzatto Voghera, Università di Venezia, su La Shoah in Veneto; Maria Bacchi, Istituto mantovano di storia contemporanea, su La responsabilità dello sguardo. Infanzia, memoria e oblio; Stefano Levi Della Torre, del Consiglio della Comunità ebraica di Milano, su Perché ricordare?; Alberto Cavaglion, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, su Usi della storia e della memoria della Shoah; Salvatore Borsato e Patrizia Guantieri, Gruppo di ricerca Irre del veneto, su La Shoah insegnata: esperienze e percorsi delle scuole venete; Tati La Terza, Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, su L'immaginario dei giovani e la memoria della Shoah; Marco Fossati, Liceo Berchet di Milano, su Insegnare le storie estreme; Enzo Traverso, Université de Picardie Jules Verne di Amiens, su Il secolo di Auschwitz. Violenza e razionalità nel Novecento.
Nel pomeriggio si sono tenuti gruppi di discussione su Dalle questioni storiografiche alla questioni didattiche e Significati e usi della memoria della Shoah nell'insegnamento e workshop di presentazione e discussione di cd-rom e video sul tema in questione.
Un concerto di Liliana Treves Alcalay, musicologa e studiosa di musica tradizionale ebraica, ha concluso i lavori.
Le finalità del convegno sono state espresse con le parole di Yannis Thanassekos, il quale scrive:
"Credo che trattandosi di Auschwitz la prima pedagogia da definire riguardi non già il rapporto docente/discente, bensì singolarmente il rapporto del docente con se stesso (…). Quello che mi sembra necessario più di ogni altra cosa è capire che questa materia esige in chiunque, e soprattutto da parte di chi insegna, una riflessione critica, una sorta di ritorno al soggetto su se stesso: un'operazione alla qual è proprio Auschwitz a costringerci."
Queste parole indicano la necessità di un approccio al tema dello sterminio e del genocidio degli ebrei nell'Europa contemporanea che coinvolge direttamente ciascuno e implica questioni etiche, storiografiche ed educative. Oggi, la negazione del passato, l'indifferenza, la confusione tra finzione e realtà, l'incapacità di cogliere criticamente analogie, specificità e differenze tra i crimini di massa del Novecento, rischiano di banalizzare Auschwitz e il suo significato.
Il convegno si è proposto, dunque, di fornire un'occasione per interrogare noi stessi su tutto questo, per cercare possibili itinerari di ricerca e di riflessione con le nuove generazioni.

(Il dirigente scolastico, prof. Vincenzo Guanci)


Istituto di istruzione superiore statale "Des Ambrois"
Scuola media di Bardonecchia
p.za Garambois, 4, Bardonecchia (To) - tel. 0122 77520

"Oltre il mare. Lettere dall'Eritrea": il Progetto, in rete, con la scuola media partner di Debarwa, è stato avviato nel 1997 con il sostegno del Comune di Bardonecchia e di "Pianeta possibile".
A causa della guerra fra l'Eritrea e l'Etiopia, i rapporti fra le scuole sono stati pressoché interrotti nel 1999, fatta eccezione per una iniziativa di raccolta fondi lanciata nel dicembre 1999 a favore delle scuole eritree, a cui hanno attivamente partecipato le scuole medie di Oulx, Bardoneccha e Sestière.
A partire da quest'anno queste scuole sono entrate far parte dell'Istituto superiore "Des Ambrois", che ha avviato un processo di integrazione dei curricoli e dei progetti nell'ottica della continuità. Per il corrente anno scolastico sono state programmate, dunque, le seguenti attività:

  • Incontri di formazione per insegnanti mirati allo studio di argomenti specifici (colonialismo, razzismo, guerre e sviluppo, ecc.) e alla preparazione di un viaggio di conoscenza in Eritrea.
  • Realizzazione di un percorso didattico parallelo nelle scuole coinvolte, organizzato e sviluppato da "Pianeta possibile", in collaborazione con lo staff docenti delle scuole, che miri a far maturare i ragazzi sull'analisi dei temi della globalizzazione, della giustizia dei sistemi economici globali, del rapporto tra povertà e democrazia, della relazione esistente tra sviluppo e libertà.
  • Eventuale viaggio di tre insegnanti che si rechino in Eritrea per conoscere da vicino il paese e per instaurare un rapporto diretto con i colleghi della scuola partner.
  • Organizzazione di una mostra realizzata dai ragazzi delle scuole sui temi affrontati durante i percorsi didattici.
  • Coinvolgimento delle terze classi. Referenti del progetto i proff. Giordano e Fazio.

(Il dirigente scolastico, Pietro Ainardi)

 


numero 2/2002


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