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Un impegno che continua
La Redazione - editoriale

Si conclude con questo numero di "Insegnare" la nostra collaborazione con la casa editrice Paravia Bruno Mondadori. È stata un'esperienza durata sei anni che ha coinciso con una stagione scolastica ricca di turbolenze, ma anche di proposte, di dibattiti, di cambiamenti; caratterizzata da forti entusiasmi e da altrettanto forti reazioni critiche, e da una fase, l'ultima, di crescente ristagno. Una stagione nella quale abbiamo cercato di far sentire, nel contesto delle tante voci, anche la nostra: quella di insegnanti desiderosi di portare un contributo autonomo e originale, quale nasce dalla riflessione sull'esperienza del lavoro quotidiano con alunni e studenti e dall'analisi - dal punto di vista di chi la scuola la vive ma si sforza anche di non guardare solo a essa - delle tendenze e dei possibili sviluppi del nostro sistema scolastico, della qualità della risposta ai bisogni formativi del Paese, dell'attenzione ai fenomeni sociali che investono i giovani, dell'evolversi del mercato del lavoro e degli effetti della progressiva globalizzazione. Non su tutto, ma su molte questioni siamo intervenuti cercando, soprattutto, di offrire strumenti conoscitivi e di analisi perché i lettori fossero messi in grado ogni volta di farsi loro un'idea e di valutare.
Queste, almeno, le intenzioni, nostre, ma sicuramente condivise dalla casa editrice, che non abbiamo mai considerato soltanto come la struttura tecnica che ha pubblicato la rivista ma una coprotagonista che ne ha condiviso, oltre che il progetto editoriale, la linea culturale, politica, professionale seguita in questi anni.
È forse dovuto anche a questo l'ottimo rapporto di collaborazione instauratosi tra chi ha diretto e redatto "Insegnare" e la casa editrice.
Perciò, anche se per cause di forza maggiore le strade ora si separano, non possiamo che ringraziare chi ci ha consentito di "uscire" pressoché regolarmente ogni mese per sei anni.
"Insegnare" prosegue la sua strada e, dopo sedici anni di vita e un'esperienza di collaborazione con quattro diversi editori, ciò avviene ora grazie all'impegno diretto del Cidi e, in particolare, della sua struttura tecnica, la Ciid (Cooperativa insegnanti iniziativa democratica) che pubblicherà il mensile a partire da gennaio 2003.
Si tratta di una scelta assai impegnativa che si affida più di prima al sostegno di quanti, docenti e dirigenti, ritengono importante - specialmente in questa fase difficile per la scuola italiana e dalle prospettive incerte - che continui a esserci nel contesto scolastico una voce critica, seria, credibile, impegnata a difendere la scuola pubblica e il suo profilo democratico e nazionale, a contribuire a qualificarla e a contrastarne ogni deriva privatistica e liquidatoria. E che per questo scelgono di abbonarsi a "Insegnare", e di convincere il/la collega a fare altrettanto e di far abbonare la propria scuola.
Il cambiamento, come quello cui "Insegnare" va incontro, è per noi una occasione di bilancio ma anche di rilancio, che per il passaggio assai delicato e decisivo che la scuola e la società oggi attraversano, non può che tradursi in un rinnovato impegno democratico: mantenere "Insegnare", sostenerla concretamente, è anch'esso un modo di mettere in campo e far passare, se possibile, idee diverse da quelle che oggi poteri ostili alla scuola vorrebbero vincenti.
Si ricomincia dunque - chi vive nella scuola è abituato a questo: ogni anno le classi si rinnovano - ma è un ricominciare che ci permetterà di aggiustare il tiro, di renderlo più efficace, di migliorare "Insegnare" per tanti aspetti; di trovare anche, per esempio, il modo perché la rivista non subisca più quegli incredibili ritardi che molti abbonati lamentano. Siamo intenzionati a cambiare, a rinnovare - come ci è stato suggerito - e a migliorare, in tempestività, leggibilità, ampiezza di vedute.
Per tutto ciò ci impegneremo, con le limitate forze, ma ci impegneremo!



numero 12/2002


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