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    mensile del centro di iniziativa democratica degli insegnanti

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      Editoriale - Sui sentieri della primarietà

      Alla Camera, come è noto, si discute sul cosiddetto riordino dei cicli. Se ripensare il sistema scolastico è, certo, compito affidato alla sintesi politica, non può però prescindere dal protagonismo responsabile dei soggetti della scuola.

      Dall’associazionismo professionale (Aimc, Cidi, Fnism, Mce, Uciim) è venuto un segnale significativo sul piano culturale tramite un seminario nazionale promosso per esplorare "i sentieri della primarietà". La diversità di talune posizioni non ha impedito ai soggetti proponenti di lavorare proficuamente insieme in una giornata in cui saperi di scuola e saperi dell’università si sono confrontati per individuare i tratti identitari del nuovo indicatore, la primarietà appunto, che con la scuola dell’infanzia e la secondarietà, costituisce l’asse portante del ridisegno del percorso scolastico.

      Il seminario nazionale, inteso come laboratorio di ricerca, ha avviato un percorso di riflessione comune, superando interessi corporativi che, se comprensibili, possono però rivelarsi paralizzanti e fuorvianti.

      Si è sviluppata una rigorosa analisi di un concetto apparso rilevante dal punto di vista psicologico, pedagogico, sociale, professionale, organizzativo e curricolare; un concetto capace di ispirare la trasformazione della nostra scuola in termini di gradualità, di apertura, chiamando in causa sia i raccordi con le scuole dell’infanzia e secondaria nell’ottica di un percorso continuo con accentuazioni e curvature diversificate in funzione del soggetto in formazione, sia la positiva interazione bambini/adulti, scuola/società.

      La presenza del ministro Berlinguer, che si è posto in ascolto della riflessione e delle istanze, ha consentito un’interazione feconda tra mondi che, chiamati a interagire, spesso si percepiscono o vengono percepiti come "lontani". Il ministro ha sottolineato l’importanza - condivisa dalle associazioni - di una tempestiva definizione, da parte della Camera, del disegno di legge per fornire alla scuola punti di riferimento, sottraendo, così, quest’ultima a un’incertezza paralizzante; è stato, inoltre, evidenziato come un vero riordino del sistema scolastico abbia riflessi sui comportamenti e, pertanto, esige processualità da accompagnare, sostenere e, nel caso, riorientare alla luce della prova dei fatti.

      Un seminario, dunque, voluto, fin dalle prime mosse, non come esaustivo; uno spazio di convergenza di idee e posizioni - anche se diversificate mai preconcette - verso una mediazione alta per un servizio alla scuola, alla sua visibilità, alla sua qualità.

      Aimc, Bruno Forte
      Cidi, Alba Sasso
      Fnism, Luisa La Malfa
      Mce, Simonetta Fasoli
      Uciim, Luciano Corradini