insegnare
    mensile del centro di iniziativa democratica degli insegnanti

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      Nuovo obbligo: scuole al lavoro - a cura di S.Carbone, D.de Scisciolo, C.Gammaldi

      Le esperienze di alcune scuole, Enti e Istituzioni - distribuite in quattro macro aree - illustrate al 27° Convegno nazionale del Cidi. Di esse "Insegnare" riporterà nei prossimi numeri più ampi resoconti.

      ORIENTAMENTO/ACCOGLIENZA

      L'Itc con corsi sperimentali "Primo Levi" di Bollate (Mi) - biennio unico quattro indirizzi - ha una consolidata esperienza nel campo delle sperimentazioni, con particolare riguardo agli studenti in difficoltà di apprendimento per i quali sono in atto iniziative di orientamento.

      L'Iti "Enrico Fermi" di Roma da molto tempo lavora sull’anno di passaggio dalla scuola media alla superiore. Insieme ad altri Istituti tecnici ("Cartesio", "Einstein" e "Pascal") ha sperimentato un progetto accoglienza che comprende le ragioni degli alunni sul piano cognitivo, affettivo-motivazionale e relazionale.

      L'Istituto comprensivo di scuola materna elementare e media di Montale (Pt) ha esperienza di sperimentazione nell'ambito dell'autonomia, del bilinguismo e del tempo flessibile. In particolare ha messo a punto specifiche iniziative per motivare e rimotivare allo studio mediante interventi/itinerari formativi mirati, utilizzando la flessibilità organizzativa.

      Il liceo scientifico "Federico II di Svevia" di Melfi (Pz) ha negli anni sperimentato iniziative di accoglienza e orientamento con particolare riguardo agli studenti in difficoltà di apprendimento.

      L'Istituto tecnico agrario statale "B. Caramia" di Locorotondo (Ba) per rendere più efficace l'orientamento e il sostegno degli studenti più deboli ha in atto un progetto educativo-didattico sperimentale con l'utilizzo di moderne tecnologie e di un orto botanico.

      Il Provveditorato agli studi e la Provincia di Genova, in ottemperanza alla legge 9/99, hanno predisposto un piano di intervento integrato per l'orientamento degli alunni iscritti alle classi prime delle scuole superiori degli Istituti ad indirizzo artistico, professionale e tecnico finalizzato alla verifica delle scelte scolastiche da loro compiute. Gli alunni che hanno aderito all'iniziativa possono seguire un percorso di orientamento in grado di sostenere le scelte personali e di garantire il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti.

      DISPERSIONE SCOLASTICA

      La Sms "Martiri della Resistenza" di Nichelino e Garino (To), in collaborazione con il Centro di Orientamento scolastico e professionale di Torino, al fine di contenere la dispersione scolastica, si è posta il problema di individuare in anticipo, all’ingresso nella scuola media, le "debolezze" cognitive degli alunni per intervenire tempestivamente con appropriate attività didattiche.

      L’Ipsia "C.Cattaneo" di Roma si è posto da anni l’obiettivo di una strategia d’intervento per contenere il fenomeno della dispersione e, a tale scopo, sono state realizzate delle iniziative all’interno dell’orario curricolare. Le attività organizzate hanno interessato gli studenti che hanno riscoperto la motivazione alla frequenza scolastica.

      La Sms "Azzarita"-"De Filippo" di Bari, scuola appartenente alle aree a rischio, vanta un’esperienza consolidata di lotta alla dispersione. Il suo progetto si fonda sul rafforzamento del sé degli alunni attraverso un percorso di ricognizione del vissuto personale e scolastico, percorso accompagnato e seguito da attività di laboratorio.

      La Sms "Melo" di Bari, anch’essa appartenente alle aree a rischio, ha lavorato specialmente con gli studenti delle prime classi sul tema della legalità nel laboratorio multimediale, al riconoscimento di sé nel laboratorio teatrale, alla conoscenza del territorio circostante nel laboratorio ambientale.

      L’Ipss "I.Morra" di Matera ha messo a punto iniziative specifiche per contenere il fenomeno della dispersione mediante una serie di iniziative organizzate per classi aperte, per gruppi di apprendimento, per laboratori di arte applicate.

      Il Provveditorato di Catanzaro per un periodo di quattro anni, a partire dall’anno scolastico 1995-96, ha proceduto a una rilevazione quantitativa e qualitativa del fenomeno "dispersione", fornendo alle scuole un quadro completo di tutta la provincia ordinato per tipologia di scuole e per aree di intervento. Questa iniziativa ha determinato risultati positivi negli Istituti aderenti all’iniziativa (qualità del processo di insegnamento-apprendimento, strategie di prevenzione e contenimento del fenomeno).

      CURRICOLO

      L’Ipsia e l’Iti "R. D’Aronco" di Gemona del Friuli (Ud) ha redatto uno specifico progetto (Pof classi prime) in attuazione dell’elevamento dell’obbligo scolastico e nell’ipotesi di riorganizzazione dei cicli scolastici. La struttura dei curricoli si articola in un’area disciplinare definita di equivalenza, un’area di indirizzo e un’area dell’integrazione.

      La Sms "Piero della Francesca" di Firenze ha realizzato, nell’ambito della sperimentazione dell’autonomia, una serie di interventi che attengono al curricolo mediante laboratori finalizzati ad ampliare il quadro delle conoscenze/competenze disciplinari e delle competenze trasversali.

      L’Iti "Leonardo Da Vinci" di Firenze e scuole annesse hanno progettato un piano di riorganizzazione del curricolo (moduli tematici e percorsi definiti per aree disciplinari). Nello specifico dell’istruzione professionale si sono avvalsi del monte ore dell’area di approfondimento per progettare iniziative di orientamento.

      L’Itc "Matteucci" di Roma ha sperimentato nelle classi prime iniziative relative alla riorganizzazione flessibile dei curricoli mediante didattica modulare e classi di livello.

      L’Itc "Leonardo Da Vinci" di Potenza ha messo in atto strategie in attuazione dell’elevamento dell’obbligo mediante il laboratorio "continuità" formato da docenti di scuola media e superiore. I Consigli di classe hanno attuato piani di interventi specifici relativi al curricolo.

      L’Ip per i servizi commerciali e turistici di Lauria (Pz) ha progettato un piano di intervento specifico su aspetti che attengono al curricolo modificando l’attività della classe mediante classi aperte, flessibilità orario e gruppi di apprendimento per livello.

      FORMAZIONE CONTINUA

      L’Ipsia "De Ambrosis" con annesso Itis "Natta" di Sestri Levante (Ge) ha realizzato attività di recupero delle competenze di base e di orientamento alla professione nella prospettiva dell’obbligo formativo a 18 anni con percorsi integrati scuola - formazione professionale.

      L’Itc "Zappa" di Saronno in collaborazione con il Cfp-Ial Saronno (Va) ha realizzato un progetto per gli studenti delle classi prime di riorientamento. Il progetto prevede iniziative di tipo curricolare a partire dai bisogni formativi degli studenti.

      L’Ip per i servizi commerciali e turistici "C.Cattaneo" di Modena ha redatto un progetto per dare attuazione alla legge 9/99 che si colloca nell’ambito del Protocollo di intesa Regione, Autonomie locali, Ministeri. L’obiettivo del progetto è di fornire agli studenti delle prime classi strumenti di diagnosi e valutazione adeguati a sviluppare in modo consapevole il proprio percorso scolastico e formativo.

      L’Itis "G.Armellini" di Roma ha da molti anni attivato corsi di educazione degli adulti e in questo ambito ha avviato il progetto Sirio della Direzione generale dell’Istruzione tecnica. L’attivazione di Sirio ha determinato maggiore flessibilità dei percorsi di studi e, tra l’altro, ha introdotto il credito formativo.

      L’Ipssar di Potenza ha realizzato mediante l’integrazione fra sistemi formativi una serie di attività tese al recupero della motivazione e alla conoscenza del prospettive del mondo del lavoro attraverso visite aziendali, stages, incontri con esperti del lavoro.

      La Sms "Busciolano" di Potenza, sede di Ctp ha realizzato una serie di attività nei corsi per adulti finalizzati sia al conseguimento della licenza media sia alla realizzazione di moduli specifici spendibili sul territorio. Queste ultime attività vengono concordate con gli Enti locali (Regione Basilicata e Comune di Potenza).

      numero 1/2000