a cura di Emma Colonna e Marina Boscaino
N. 46 del 15 settembre 2007

A qualche giorno dall’inizio dell’anno scolastico, al di là del polverone mediatico dei primi giorni di scuola sul caro libri e sugli insegnanti fannulloni (mentre si tace sull’obbligo di istruzione) ci piace rilevare che le scuole, dopo tanti anni, tornano a parlare di contenuti dell’insegnamento. Non è infatti un cambiamento da poco passare dalle Indicazioni per i piani personalizzati della Moratti alle Indicazioni per il curricolo: dire curricolo vuol dire particolare attenzione alla ricerca didattica, al processo insegnamento-apprendimento, alla selezione dei contenuti, e così via. Dire curricolo vuol dire attenzione all’alunno nell’ambiente di apprendimento, attenzione a parole come identità, autonomia, cittadinanza. Dire curricolo, infine, e finalmente, vuol dire curricolo verticale, in continuità. Infatti, per la prima volta nella scuola italiana, un testo viene rivolto contemporaneamente alla scuola dell’infanzia, alla scuola elementare e alla scuola media, e su quello stesso testo tutti i docenti devono lavorare, naturalmente ognuno per la sua parte. Ovviamente, tante cose si dovranno migliorare, e per questo ci sono due anni di tempo: l’importante, adesso, è andare oltre i titoli dei giornali e, da professionisti, entrare seriamente nel merito.


            

Lettera alla scuola

Le nuove Indicazioni

Pubblicato il regolamento sull’obbligo scolastico

I finanziamenti alle scuole private

Procedimenti disciplinari

Provvedimenti di inizio d’anno

Settembre Pedagogico 2007

A scuola di Costituzione 2007/2008

Iniziative

 
            
 
             Lettera alla scuola 

Con una lettera rivolta a tutti gli operatori della scuola il ministro Fioroni apre l’anno scolastico. Indicazioni, obbligo, nuovi istituti tecnici e professionali. Ma anche precari, formazione e reclutamento degli insegnanti, e poi scuole aperte, recupero dei debiti formativi, supplenze. Politiche in direzione degli studenti, raccordo scuola-università, valutazione. Insomma, la scuola è un cantiere aperto, dice il ministro. Si prefigura per gli insegnanti un impegno straordinario, naturalmente a costo zero!

     
 
             Le nuove Indicazioni

Il 4 settembre il Ministero ha reso note le nuove Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Le singole discipline vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico-artistico-espressiva; area storico-geografica; area matematico-scientifico-tecnologica. L’ottica è quella di un sapere disciplinare non segmentato ma fortemente interconnesso in una visione il più possibile sistemica. Si apre quindi, per le scuole, una fase sperimentale che durerà fino al 2009 e nella quale si potranno fare rilievi, osservazioni, suggerimenti vari. Nella primavera del 2008, cioè già nel corso dell’anno scolastico appena iniziato, è prevista una consultazione nazionale nelle scuole per raccoglierne commenti e riflessioni.

            
 
             Pubblicato il regolamento sull’obbligo scolastico

Dal 1° settembre sono cambiate le regole per l’obbligo di istruzione, che viene prolungato di due anni. Il regolamento (Decreto attuativo del 22 agosto 2007 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 31 agosto) contiene in allegato le indicazioni relative ai saperi e alle competenze che tutti i giovani devono possedere a sedici anni, indipendentemente dalla scuola che frequentano. Sono individuati quattro assi culturali: dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, e storico-sociale. Il nuovo obbligo si può assolvere sia nei bienni delle scuole superiori sia, in via transitoria (e cioè fino al 2009) nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma 624 della legge finanziaria. A 16 anni, assolto l’obbligo scolastico, scatta l’obbligo formativo, che dura fino ai 18 anni, periodo entro il quale ogni studente dovrà aver conseguito una qualifica professionale o un diploma. Attualmente, il nuovo obbligo è all’interno degli ordinamenti vigenti (e quindi materie e quadri orario non cambiano): saranno i docenti ad avere il compito, ciascuno per le proprie discipline, di raccordarsi con i saperi e le competenze indicati dal regolamento. Secondo il Ministero è previsto un piano di interventi che riguarda l’orientamento degli alunni, la formazione dei docenti, misure di sostegno alle scuole, monitoraggio e valutazione dei risultati. Staremo a vedere.

            
 
             I finanziamenti alle scuole private

Il ministro Fioroni con decreto ministeriale del 21 maggio 2007 (pubblicato l’8 agosto), stabilisce i criteri e i parametri per l’assegnazione dei contributi alle scuole paritarie per l’anno scolastico 2007/08. I contributi sono erogati per sostenere la funzione pubblica svolta dalle scuole paritarie nell’ambito del sistema nazionale di istruzione. Tali contributi sono destinati alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, in possesso del riconoscimento di parità nell’anno scolastico 2007/08, purché abbiano corsi completi e classi con almeno 8 alunni frequentanti. Per le dichiarazioni è sufficiente l’autocertificazione! La legge 62/2000 riconosceva alle scuole private paritarie di svolgere un servizio pubblico, ma non prevedeva finanziamenti in quanto tali, perché, in sostanza, assegnava i contributi solo alle scuole elementari e materne non statali previsti dalle vecchie leggi del 1925 e 1962. Il decreto del 21 maggio 2007 (che ordina quanto disposto dal comma 636 della legge Finanziaria 2006) si presenta dunque come una nuova legge di parità, che da una parte riconosce alle scuole paritarie private di svolgere una funzione pubblica laddove la Costituzione (art. 33) assegna la funzione pubblica solo alle scuole statali, riconoscendo il diritto di esistere alle scuole private, ma senza oneri per lo Stato, dall'altra disciplina i criteri e i parametri dei contributi. Vista l’illegittimità del decreto sul piano costituzionale, il Cidi, insieme ad altre associazioni, presenterà ricorso al TAR.

            
 
             Procedimenti disciplinari

Nel decreto legge varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 5 settembre Disposizioni urgenti per assicurare l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2007-08, sono contenuti, fra le altre cose, i provvedimenti che abbreviano i tempi per la conclusione dei procedimenti disciplinari nei confronti di docenti e dirigenti scolastici. A questo proposito si è alzato immediatamente un coro di proteste, che va da alcuni sindacati a tantissimi docenti, giustamente preoccupati dell’avanzare di un giustizialismo che poco si preoccupa di rispettare diritti acquisiti e di garantire i lavoratori che possono essere accusati anche ingiustamente. Contemporaneamente, sull’altro fronte, ci sono coloro che sostengono il provvedimento, portando avanti le ragioni della scuola, che deve pur tutelarsi di fronte a comportamenti gravi e inaccettabili. Il Cidi, facendosi carico di questa delicata questione, invita i colleghi a riflettere senza pregiudizi, per capire se le risposte che il governo ha dato sono inevitabili o se ci sono altre strade. A tal fine sarà aperto un forum sul sito. Attendiamo contributi.

            
 
             Provvedimenti di inizio d’anno

Con lo stesso decreto sono state varate dal Consiglio dei ministri altre misure importanti che riguardano la scuola. Vengono ripristinati il tempo pieno nella scuola elementare e il tempo prolungato nella scuola media, e in tutti e due i casi si torna alla normativa previgente i cambiamenti introdotti a suo tempo dalla Moratti. Per quel che riguarda gli esami dei privatisti, la sede sarà loro assegnata dall’Ufficio Scolastico Regionale, scegliendola, fra una rosa indicata dai candidati, nelle scuole statali o paritarie del comune di residenza. Viene reintrodotta la norma sull’ammissione agli esami di terza media, vengono finanziate le sezioni primavera con i fondi della sperimentazione dei nidi, viene finalmente risolto l’annoso problema del pagamento delle supplenze per maternità.

            
 
             Settembre Pedagogico 2007

Vivere la cittàdinanza a scuola: questo il tema della quarta edizione dell’iniziativa promossa da ANCI e CIDI per cominciare bene l’anno scolastico. Attraverso il Settembrepedagogico2007 sarà possibile rilanciare con forza, nelle numerose iniziative già organizzate dai Comuni, la necessità di un confronto costruttivo, rispettoso di ciascun ruolo per avviare le possibili forme di cooperazione tra le diverse autonomie che operano per la migliore riuscita dell’intero sistema scolastico.

 
             A scuola di Costituzione 2007/2008

Il Cidi - d’intesa con l’Associazione Nazionale Magistrati e con la Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica - per il quarto anno consecutivo, propone alle scuole di ogni ordine e grado di realizzare, nel quadro dell’attività didattica, percorsi curricolari finalizzati a esplorare, praticare e imparare a ‘leggere’ la Costituzione italiana. A scuola di Costituzione 2007/2008 è un Progetto di Educazione alla legalità, un Concorso di idee per una cittadinanza attiva che si svolgerà su base regionale e nazionale. Apposite Giurie selezioneranno i migliori lavori pervenuti dalle scuole decretando il vincitore per ciascun grado scolastico. Intanto, nei mesi di settembre ed ottobre si svolgeranno le cerimonie di premiazione del concorso 2006/2007: il 24 settembre ad Avellino e Rionero in Vulture, e poi via via a Sarzana, Cagliari, Potenza, Cosenza, Lauria, Roma, Torino, Stigliano.

 
     

Rionero in Vulture 24 settembre
Settembre pedagogico

Cagliari 24 settembre

Dove va la scuola...

Campobasso 2 ottobre
Il nuovo obbligo scolastico: quale curricolo?


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