notecidi
  a cura di Emma Colonna N.62 del 20 settembre 2008   
     
  “cara scuola elementare,
desta sconcerto e preoccupazione la disinvoltura con cui il Governo ha deciso di mettere mano al funzionamento della scuola elementare italiana, uno dei segmenti educativi più “amati” dalle famiglie e più accreditato anche dalle ricerche nazionali e internazionali sui livelli di apprendimento dei nostri ragazzi”. Si apre con queste parole il documento che il Cidi ha idealmente rivolto a tutte le scuole elementari d’ Italia, alla riapertura di questo anno scolastico che si preannuncia gravido di profondi cambiamenti. Tornare al maestro unico vuol dire cancellare con un colpo di spugna una riforma che portava a compimento e raccoglieva anni di elaborazione e ricerca pedagogica da un lato, di lavoro e sperimentazione della parte migliore della nostra scuola elementare dall’altro.
 
 

 
  Dare voce

Appuntamenti

Decreto 137

Voti e pagelle

Che cosa ci aspetta

E la scuola superiore?

I 25 anni del Cidi di Palermo

Iniziative
     
  Dare voce  
 
  L’anno scolastico si apre in questo scenario: la scuola pubblica è oggetto di un attacco senza precedenti. A partire dal mese di agosto opinionisti, ministri, intellettuali di vario tipo si sono scatenati con articoli contro la scuola pubblica apparsi un po’ dovunque sulla stampa (vedi edicola in www.cidi.it). In questi giorni, alla riapertura delle scuole in tutta Italia, tante sono le manifestazioni di protesta e di preoccupazione. Intere scuole elementari, come sta succedendo a Roma, manifestano la loro contrarietà alla scelta del governo di tornare al maestro unico. Insegnanti, genitori, dirigenti. La voce della scuola si leva un po’ dovunque. Anche le caselle di posta elettronica del Cidi sono travolte da lettere, messaggi, appelli di singoli colleghi, interi collegi dei docenti, scuole, distretti scolastici, associazioni professionali e di categoria. È molto difficile poter dare voce a tutti in tempo reale, come vorremmo, e ce ne scusiamo, ma ci stiamo attrezzando per farlo. All’interno del nostro sito abbiamo dedicato una intera sezione per dare conto delle voci dalla scuola.  
 
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  Appuntamenti  
 
  Sono previste anche tante iniziative. Il Cidi dà appuntamento a tutti il 23 settembre a Roma, con un dibattito che ha per titolo Dove va la scuola… scenari prospettive inquietudini. Si parlerà soprattutto di scuola elementare, di obbligo scolastico, e poi anche di voti pagelle e grembiulini. Si daranno anche i numeri, quelli giusti, però! Parteciperanno docenti di tutti gli ordini di scuola, e poi parlamentari, politici, associazioni, esperti.  
 
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  Decreto 137  
 
  Lo scorso 16 settembre le associazioni professionali della scuola sono state chiamate dalla VII Commissione della Camera dei Deputati, per una audizione parlamentare sul decreto n. 137 del 1 settembre 2008. Si tratta del decreto nel quale sono sintetizzati gli interventi del governo che, insieme ai tagli, cambieranno radicalmente la natura della scuola italiana, dal ripristino dei voti alla condotta, dalla educazione alla cittadinanza al maestro unico, ai libri di testo. La presidente nazionale del Cidi Sofia Toselli ha espresso nel suo intervento, a nome di tutta l’associazione, un netto dissenso.  
 
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  Voti e pagelle  
 
  Sempre a colpi di decreto. Fin dalle elementari e già a partire da questo anno scolastico, in tutta la scuola italiana si torna a valutare in voti, come se la valutazione espressa in numeri anziché con aggettivi riuscirà a far emergere tutto ciò che sta dietro al complesso processo dell’insegnare ad apprendere. Voti e pagelle è il titolo di un documento in cui il Cidi dice la sua su tutta la questione. Con questo provvedimento si torna a prima della legge 517/77, che aveva introdotto per la prima volta la scheda di valutazione e che ha rappresentato – come è noto – l’avvio verso quelle politiche dell’inclusione che hanno costituito fino ad oggi il fiore all’occhiello del nostro sistema valutativo pubblico.  
 
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  Che cosa ci aspetta  
 
  In base al decreto 112/08 (convertito nella legge n. 133), entro il 20 settembre il Ministro dovrà rendere noto il piano di “interventi volti ad una maggiore razionalizzazione delle risorse umane”, attraverso uno o più regolamenti da adottare entro 12 mesi, “anche modificando le disposizioni legislative vigenti” (vedi Notecidi n. 61). Dobbiamo quindi aspettarci un ulteriore terremoto, su tutti i livelli scolastici. Infatti la Gelmini ha annunciato che presto interverrà sulla scuola dell’infanzia, sulla scuola media e sulla scuola superiore.
Inoltre, al Ministero è stata istituita una commissione sulla formazione iniziale e sul reclutamento dei docenti, che entro il 20 ottobre dovrà formulare una proposta al Ministro.
 
 
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  E la scuola superiore?  
 
  L’azione legislativa di fine luglio ha azzerato completamente l’innalzamento dell’obbligo di istruzione introdotto dal governo Prodi. Si prevede infatti che l’obbligo possa essere assolto anche nel sistema regionale della formazione professionale e nei percorsi triennali istituiti dalla Moratti, attualmente sperimentali e a termine. Anche in questo campo dunque, indietro tutta. Inoltre, oltre alla commissione sui tecnici istituita lo scorso anno da Fioroni e ancora operante (il lavoro è stato ripreso dopo la pausa estiva) si stanno istituendo commissioni per definire contenuti, quadri orari e ordinamenti di tutta la scuola secondaria superiore.  
 
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  I 25 anni del Cidi di Palermo  
 
 

Lo scorso 15 settembre il Cidi di Palermo ha festeggiato i 25 anni, cogliendo l'occasione per invitare le scuole della città ad un affollatissimo seminario . Nell' intervento di apertura Cristina Morrocchi, storica presidente del Cidi di Palermo, ha ricordato come tutta la vita del Cidi si è intrecciata in questi anni con quella della scuola, sottolineandone le date più significative. Alti e bassi, esperienze entusiasmanti e storiche battaglie, grandi successi e brucianti sconfitte. Purtroppo, anche in questo momento. Il Cidi di Palermo infatti, insieme a Bari, Genova e Cagliari, è stato, nella persona del suo attuale presidente Maurizio Muraglia, vittima del taglio dei comandi al Cidi operato dal ministro Gelmini a fine luglio. Per la qualità delle persone, per il loro apporto al lavoro della  segreteria nazionale, per il  loro ruolo significativo nel quadro della valorizzazione  della dimensione regionale, questa decisione costituisce per tutto il Cidi un colpo, benché prevedibile, comunque   durissimo. Doppiamente auguri quindi al Cidi di Palermo: per tutto il lavoro di questi anni e per quello che, nonostante tutto, come si sta dimostrando, si porterà avanti anche quest'anno.

 
 
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  Iniziative  
 
 

Firenze 19 settembre
Non strappate questa pagina. Quali prospettive per la scuola pubblica?

Bologna 20 settembre
Le grammatiche della creatività

Roma 23 settembre
Dove va la scuola…scenari prospettive inquietudini

Forlì 26 settembre
L’amore che non scordo. Storie di comuni maestre/i

Volterra 27 settembre
Diritto all’apprendimento un diritto per la libertà

 
 
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