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  a cura di Emma Colonna N.72 del 3 aprile 2009   
     
  Il Cidi invita gli insegnanti, i dirigenti, i genitori, gli studenti, le scuole tutte, a scendere in piazza il prossimo 4 aprile a fianco della Cgil. Per dire no allo smantellamento della scuola pubblica. Per dire no ai tagli indiscriminati e al licenziamento di migliaia e migliaia di docenti. Per dire no a una politica che, invece di puntare sull’istruzione, la ricerca e la cultura, fa pagare alla scuola il prezzo più alto in questa crisi economica. Per dire no a una scuola impoverita e ingiustamente selettiva. Una scuola che ad ogni atto e provvedimento del governo è sempre più violata nei suoi fondamenti costituzionali e negata nel suo valore.
Per questo sosteniamo la scelta coraggiosa e forte della Cgil e condividiamo le ragioni che porteranno il 4 aprile tantissimi cittadini  a essere  a Roma al Circo Massimo. Per contrastare il vecchio che avanza, per ribadire che la scuola, l’istruzione, la ricerca sono le uniche leve per ricostruire il Paese e  dare futuro ai nostri giovani.
 
 

 
  Razzista io?

Clandestini

Una petizione per la scuola

Voti e pagelle

Confermati i tagli di organico

Intesa tra il MIUR e la Regione Lombardia

Un convegno importante

Iniziative
     
  Razzista io?  
 
  Vi ricordate il lupo nella favola di Cappuccetto Rosso? Che occhi grandi che hai!... è per guardarti meglio!... nel nostro paese ormai ci troviamo di fronte a cose per le quali non ci sono più parole, possiamo solo vergognarci. Dopo lo sconcerto per i fatti di Napoli, in cui una donna senza documenti perché rifugiata politica, dopo aver partorito, è stata denunciata e separata dal neonato, oggi leggiamo che nella Regione Lombardia  l’Assessorato alla Sanità finanzia generosamente (2,7 milioni di euro)  un progetto per sottoporre a uno screening di massa di tipo neuropsichiatrico circa 60.000 bambini figli di immigrati che risiedono nella regione. E ciò sarebbe reso necessario dal fatto che all’aumento della popolazione immigrata corrisponderebbe un aumento del disagio sociale e scolastico dei loro figli. Politiche di integrazione? No, una indagine coordinata da unità neuropsichiatriche. Come a dire: razzista io? Nohh!!! È per aiutarvi ad integrarvi meglio!  
 
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  Clandestini  
 
  Reato di clandestinità. Questo significa, inutile girarci intorno, che i pubblici ufficiali devono denunciare, e gli insegnanti e i dirigenti scolastici svolgono una funzione pubblica.  Diversamente è omissione di atti di ufficio e non c’è possibilità di obiezione di coscienza. Ma la Costituzione? C’è l’art. 34: “La scuola è aperta a tutti… la Repubblica rende effettivo questo diritto…” E c’è la Convenzione sui diritti dell’infanzia. Di fatto, il governo, con il disegno di legge sulla sicurezza e l’istituzione del reato di soggiorno illegale per i migranti irregolari, ignora la Costituzione e i diritti per l’infanzia e ci chiede di fare altrettanto.  La scuola dell’inclusione e della solidarietà non potrà  per deontologia professionale ottemperare a tale imposizione prevista per legge. Ogni bambino (di qualsiasi razza, sesso, religione, clandestino o meno) ha diritto ad avere un’istruzione di qualità e noi docenti, benché svolgiamo un servizio pubblico,  siamo innanzitutto garanti dei diritti dei minori che vivono nel nostro paese.  
 
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  Una petizione per la scuola  
 
 

Dario Franceschini, insieme a Beppe Fioroni responsabile dell’area cultura del partito, ha posto la prima firma sulla petizione per la scuola che il PD sta lanciando in questi giorni. Si tratta di una petizione popolare (che prevede quindi una massiccia raccolta di firme in tutto il paese) che sarà presentata in Parlamento e che chiede al governo di tornare indietro sulle scelte fatte per la scuola, specialmente in un momento in cui la crisi richiede di investire sul capitale umano e sull’educazione. Nella petizione si chiede di rispettare le richieste di tempo scuola delle famiglie, di bloccare i tagli e il licenziamento dei precari, di attuare un piano straordinario per la messa a norma degli edifici scolastici, di evitare la chiusura delle piccole scuole dei comuni di montagna e delle isole. “Perché - dice il PD attraverso il suo segretario - non approfittare della crisi per rilanciare l’edilizia scolastica”? Del resto, anche a livello internazionale le risposte si cercano in questa direzione, investendo sull’educazione. L’obiettivo di questa campagna è quello di raccogliere centinaia di migliaia di firme da presentare al Parlamento per chiedere la revisione della politica del governo sulla scuola.

 
 
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  Voti e pagelle  
 
  Il regolamento sulla valutazione degli alunni, in via di pubblicazione definitiva in questi giorni, porta fino alle estreme conseguenze la scelta dell’uso del voto come vera e propria arma per selezionare gli studenti. Una concezione della valutazione punitiva, in una scuola fondata sulla esclusione dei più deboli. Una operazione tutta ideologica, che nega il ruolo educativo della scuola e la sua funzione sociale, che è quella di creare persone libere e uguali nei loro diritti. In particolare, come dice Bice Mezzina in un recente articolo, tutto ciò “genera nelle scuole ancora una volta confusione e perplessità, nella scuola superiore in maniera particolare”.
In tal modo si pensa di ripristinare l’ordine e l’autorità e, come ha detto la stessa Gelmini, di “far piazza pulita delle incrostazioni dell’ideologia comunista e sessantottina”.
 
 
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  Confermati i tagli di organico  
 
  Il 2 aprile è uscita la Circolare sugli organici con cui il ministro trasmette alle scuole il relativo Decreto. Al di là delle dichiarazioni fatte in televisione, sono stati confermati tutti i tagli: 32.000 posti subito nell’organico di diritto più altri 10.000 nell’organico di fatto. Un taglio enorme, che si concentra drammaticamente sulle regioni del Sud: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, che subiranno il 40% della riduzione di organico. La manovra colpisce chi già oggi è penalizzato e questo fatto, unito all’azzeramento dei fondi per il funzionamento didattico e amministrativo, metterà quelle scuole in condizioni di funzionare sempre peggio. Infatti, in particolare al Sud, molti territori sono già disagiati e carenti di strutture e di servizi (trasporti, mensa, edilizia).  
 
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  Intesa tra il MIUR e la Regione Lombardia  
 
  È stata firmata nei giorni scorsi un’Intesa tra il MIUR e la Regione Lombardia. A partire dall’anno 2009-10 sarà sperimentata l’unificazione del sistema dell’istruzione professionale statale (IPS) con quello dell’istruzione e formazione professionale (IFP) regionale. Cade così il ricorso presentato nello scorso anno (era ministro Fioroni) dal governo Prodi contro la legge lombarda di riforma dell’istruzione (legge regionale n. 19/07); così come cadono i ricorsi della regione Lombardia  contro la legge finanziaria 2007 che riconduceva allo Stato la competenza dell’istruzione professionale e la legge n. 40/07.  La sperimentazione sarà attuata su base volontaria:  gli istituti professionali statali che lo vorranno, aderiranno al sistema regionale di IFP.  
 
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  Un convegno importante  
 
  La scuola e la Costituzione. Fondamenti e requisiti per l’inclusione sociale. È questo il titolo del 39° Convegno nazionale del Cidi, che si svolgerà a Roma il 23 e 24 aprile. Fra i relatori, Tullio De Mauro, Luigi Ferrajoli, Anna Sarfatti, Alberto Alberti, Alba Sasso e una interessante conversazione fra Domenico Chiesa e Mario Dogliani. Si tratta di un appuntamento importante di riflessione e confronto su una tematica che, ancorché esplorata a vari livelli, riveste sempre un carattere di stringente attualità: in particolare, vogliamo segnalare la sessione del 24 mattina in cui vi sarà la presentazione di esperienze didattico-educative per lo studio della Costituzione da parte di scuole provenienti da varie regioni.  
 
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  Iniziative  
 
 

Siracusa 6 aprile  
La valutazione nella scuola

Cagliari 15 aprile
Dalla valutazione formativa al... 5 in condotta

Roma 16 aprile  
Incontro con Alberto Asor Rosa

Napoli 20-21 aprile  
“In questo mondo do eroi”. L’epica a scuola, a scuola di epica

Roma 23-24 aprile  
La scuola e la Costituzione. Fondamenti e requisiti per l’inclusione sociale
39° convegno nazionale del Cidi
 
 
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CIDI
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