Newsletter CIDI
a cura di Emma Colonna n.93 del 13 maggio 2011
Qualcuno di noi se lo ricorda Garagnani quando nel 2001, all’epoca della Moratti, presentò una proposta per istituire il cosiddetto telefono verde, il cui scopo era mettere un numero a disposizione dei genitori per denunciare i professori di sinistra. E così via, da quel momento è partita la crociata. La scuola va liberata dalle “incrostazioni ideologiche postsessantottine e comuniste”, disse Gelmini all’inizio del suo mandato. E poi, a più riprese, richieste di censura dei libri di testo, fino alla recente proposta dell’on. Carlucci di istituire una commissione parlamentare per valutare i libri di Storia. Ora di nuovo Garagnani che ha presentato alla Camera una proposta di legge per inserire nel Testo unico sulla scuola il divieto per gli insegnanti di far propaganda politica o ideologica. Pare che “inculcare” idee sbagliate sia la principale occupazione dei professori di sinistra, di cui la scuola sarebbe piena e che, soprattutto il Presidente del Consiglio, vede come il fumo negli occhi. Quasi come i giudici. La scuola e la magistratura dunque nel mirino di questo governo, impegnato, come mai prima, a buttare fango su magistrati e insegnanti con l’intento di smantellare ogni presidio di democrazia.


INDICE Stati generali della conoscenza

Vitetato criticare

Valutare, ma cosa?

Seminario nazionale sul curricolo verticale

Iniziative
Stati generali della conoscenza
Si svolgeranno a Roma il 17 e 18 maggio gli Stati generali della conoscenza, promossi da associazioni, sindacati, soggetti diversi che daranno vita a due giorni di seminari, laboratori di discussione, forum, con lo scopo di individuare e condividere proposte di rilancio e innovazione dei sistemi di istruzione, formazione e ricerca in un momento di crisi educativa così grande e di contemporanea riduzione delle risorse e degli investimenti. L’iniziativa è accompagnata da un documento sottoscritto da tutti i soggetti che la promuovono.
Valutare, ma cosa?
Due milioni e duecentomila test sono stati distribuiti dall’Invalsi agli alunni delle seconde classi di ogni ordine e grado, ma in molte scuole superiori gli insegnanti si sono rifiutati di collaborare e molti studenti si sono rifiutati di rispondere. I principali motivi che hanno causato la rivolta sono stati la mancanza di chiarezza circa gli scopi delle prove e il risentimento nei confronti del Ministro per i tagli e la scarsa considerazione verso gli insegnanti della scuola pubblica. A Roma l’epicentro della protesta: gli studenti perché non vogliono essere etichettati, le prove infatti dovrebbero essere anonime, ma attraverso un codice si può risalire al nome e cognome del ragazzo; gli insegnanti perché non vogliono essere valutati sulla base dei risultati di apprendimento degli studenti.
Seminario nazionale sul curricolo verticale
Il 6° Seminario nazionale sul curricolo verticale che quest’anno il Cidi ha svolto nei primi di maggio in 8 città (Cosenza, Firenze, Perugia, Pescara, Potenza, Roma, Sala Consilina, Udine) ha visto una grande partecipazione di pubblico (circa 1000 persone), ma soprattutto ha coinvolto oltre 200 insegnanti che hanno relazionato sui percorsi sperimentati nelle proprie classi.
È stata l’opportunità per gli insegnanti, che da anni lavorano, studiano, sperimentano per costruire una scuola di qualità per tutti, di condividere le loro esperienze con altri colleghi e farle conoscere a tutti. In totale, 32 gruppi di lavoro e 226 relazioni. Inoltre, il fatto di avere svolto questa iniziativa contemporaneamente in 8 città ha rappresentato un valore aggiunto: quello di valorizzare le buone pratiche diffuse su tutto il territorio nazionale e dare loro voce.
Iniziative

Torino 20 maggio
La scuola che costruisce l’Italia. L’arte come mezzo per la relazione che educa e istruisce
Roma 23 maggio
Presentazione del dossier di Insegnare: Indagine sugli insegnanti italiani
Pescara 24 maggio
Le competenze: opportunità, occasione, impaccio?

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