Newsletter CIDI
a cura di Emma Colonna n.95 del 12 luglio1 2011

Mai come questa volta l’anno scolastico, purtroppo, è finito così come è cominciato, anzi peggio.
A settembre, vi ricordate? I precari della scuola hanno fatto lo sciopero della fame davanti a Montecitorio, e poi i ricercatori di tutta Italia sono saliti sui tetti, e poi via via, è passato un anno faticosissimo, che per la scuola ha significato continue norme su tutti i piani, sempre più negative e pesanti, tese ad abbassare sempre di più il livello minimo della pura sopravvivenza. Fino agli ultimi tagli, previsti dalla manovra che sta per essere approvata dal Parlamento, che alzano sempre di più il numero di alunni per classe e, come se non bastasse, restringono ancora i parametri in presenza di alunni con handicap. Ormai da tempo si sono persi gli elementi minimi che fanno una scuola di qualità: aumenta la sofferenza delle liste d’attesa nella scuola dell’infanzia e scompaiono in tutta Italia i corsi serali e l’educazione degli adulti, per citare solo due cose emblematiche. E non parliamo poi delle considerazioni negative sullo stato della scuola italiana, che puntualmente siamo costretti a subire quando vengono resi noti i dati Istat. Vere e proprie lacrime di coccodrillo. Se ne discuterà se e quando si deciderà di investire sulla scuola.
Gli insegnanti, per reazione, si sono chiusi ognuno nella propria classe, nel disperato tentativo di fare bene il proprio lavoro, nonostante tutto, mentre la qualità dell’istruzione pubblica sta colando a picco. Perché è l’unica cosa che si può fare, trovare il modo per continuare a lavorare limitando i danni. È una forma di resistenza, in attesa che il vento cambi davvero, e che la scuola italiana possa ritornare ad essere in pieno e senza sofferenza quel laboratorio di idee e di pratiche, di culture e saperi che tutti conosciamo.



INDICE La manovra e la scuola

Nuovi dirigenti: questa volta ci siamo

Tecnici e professionali, linee guida del secondo biennio

Il ministero si riappropria dell’Invalsi

L’esame di terza media e il caos della prova Invalsi

A Scuola di Costituzione 2011

Appello delle Case editrici per la scuola pubblica

Iniziative
La manovra e la scuola
Chiariamo innanzitutto una cosa: i tagli di cui stiamo parlando in questi giorni si aggiungono a quelli già previsti dalla finanziaria 2008 di cui quest’anno stiamo pagando l’ultimo pezzo, e che tanto sono costati alla scuola. Che cosa si prevede ancora? A grandi linee: blocco delle retribuzioni per un anno, fino al 2014, come per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione; blocco delle dotazioni organiche del personale docente, educativo e Ata; accorpamento delle dirigenze di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado in istituti comprensivi; affidamento degli istituti più piccoli a dirigenti con contratto a tempo determinato o a reggenti, anche se si tratta di scuole autonome. Per quel che riguarda il sostegno, oltre a saltare di fatto il tetto del numero degli alunni per classe dove ci sono ragazzi disabili: allargamento delle competenze sul sostegno a tutto il personale docente; aumento del controllo sulle diagnosi per il supporto didattico ad alunni con problemi di apprendimento; attribuzione di un docente di sostegno ogni due alunni disabili. No comment.
Nuovi dirigenti: questa volta ci siamo
Questa volta pare che sia vero. Il bando di concorso per dirigenti scolastici sembra essere imminente, anche se il numero di posti messi a concorso sarà minore di quanto previsto in un primo momento. Infatti, come è noto, la manovra finanziaria prevede di accorpare scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, sul modello degli istituti comprensivi. Se il bando uscirà entro il mese di luglio si può ragionevolmente pensare che a partire dal mese di settembre si comincerà con le varie prove. Il Cidi organizza corsi di preparazione in molte città italiane, e prevede anche di mettere sul proprio sito un’area riservata a pagamento, dove saranno disponibili materiali online, schede di approfondimento, bibliografie, percorsi, mappe. Sarà anche possibile una interazione con i formatori. Il primo corso a Roma, a partire dal 25 agosto.
Tecnici e professionali, linee guida del secondo biennio
Il ministero ha da poco presentato le bozze delle Linee guida del secondo biennio e quinto anno per i tecnici e i professionali. Non ci sono sostanziali novità rispetto alle attese che erano maturate. Cresce il peso della specializzazione sia nei tecnici che nei professionali, nei quali si tenta di  recuperare alcune competenze legate a qualifiche che erano state accorpate. La sensazione è quella di un'operazione di ritorno alle origini, con possibilità di "curvature" che faranno aumentare di molto le differenziazioni tra un percorso e l'altro.
Il ministero si riappropria dell’Invalsi
Piero Cipollone lascia la presidenza dell’Invalsi per andare a Washington alla Banca Mondiale. Al suo posto, Giuseppe Cosentino. Lo ha annunciato il ministro durante un convegno organizzato dalla Commissione cultura della Camera dei deputati, informando contemporaneamente l’uditorio che con la manovra economica – che come abbiamo visto incide pesantemente sulla qualità della scuola –  saranno destinati 15 milioni di euro in piu' all’Invalsi, perché, sempre secondo il ministro, la valutazione: "non e' un modo per sanzionare bensi' uno strumento utile per cogliere le criticità: ci aiuta a capire come stanno le cose". Ma noi ci chiediamo: che senso ha tutto questo, quale sarà il ruolo dell’Invalsi, se la scuola italiana viene messa in ginocchio dagli ulteriori tagli decisi con la manovra economica?
Con la nomina di Cosentino il Ministero si riappropria dell’Invalsi e pone fine alla speranza di autonomia dell’istituto.
L’esame di terza media e il caos della prova Invalsi
Anche prima della disavventura incredibile occorsa con l'errore nella griglia di correzione della prova nazionale dell’esame di licenza media diffusa dall’Invalsi, si era infuocato il dibattito sull'utilità o meno dei famosi test. La Flcgil ha dato vita a una raccolta di firme per eliminare la  prova Invalsi dall'esame di licenza media. Anche il CIDI con un comunicato stampa del suo presidente ha chiesto una profonda riflessione sui diversi piani della valutazione e sulla necessità che non vengano confusi.
A Scuola di Costituzione 2011
Il 4 luglio 2011 si è riunita a Roma, presso la sede del Cidi, la Giuria nazionale di A scuola di Costituzione per designare i vincitori dell’edizione 2011. Dalle Giurie regionali sono pervenuti una trentina di lavori, relativi ai tre ordini di scuola, e sono stati selezionati come vincitori: “La valigia della memoria” realizzato dalle classi 5° A e 5°B  dell’ Istituto comprensivo di Sant’Ilario d’Enza (Re), “139 passi (o quasi) verso la polis” realizzato dalla classe 2° D dell’ Istituto comprensivo “Ai Campi Elisi” di Trieste, plesso “Lionello Stock ”, ed infine  “A scuola di Costituzione con ... A. Manzoni” realizzato dalla classe 5°D del Liceo Ginnasio “A. Torlonia” di Avezzano (Aq).
Al più presto inseriremo nel nostro sito web i lavori premiati; intanto in Facebook, alcuni momenti della riunione.
Appello delle Case editrici per la scuola pubblica

Prendiamo sul serio il nostro futuro. È questo il bel titolo di un appello per la difesa e la valorizzazione del sistema pubblico di istruzione rivolto al Presidente Napolitano, al Parlamento e al Governo da alcune case editrici: Laterza, Rizzoli, Feltrinelli, Giunti, Donzelli, Sellerio, Zanichelli. Il Cidi, che condivide in pieno questa iniziativa, invita tutti a firmare.

Iniziative

Roma 25 agosto-10 settembre
Nuovi dirigenti. Il ruolo del dirigente scolastico nella scuola dell’autonomia. Corso di preparazione al concorso per dirigenti scolastici

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