Lettera
di Domenico Chiesa
al gruppo parlamentare dell'Ulivo (e p.c. DS e Margherita)
Camera dei Deputati - Roma
Desideriamo sottolineare positivamente l'azione svolta dai parlamentari
dell'Ulivo tesa a modificare il decreto-legge del 3 luglio 2001,
n.255 emanato dal ministro Moratti per assicurare l'ordinato avvio
dell'anno scolastico 2001-2002.
Spiace, tuttavia, constatare che, in particolare sull'art.2 di
tale decreto, quello relativo all'equiparazione del punteggio
acquisito attraverso il servizio di insegnamento prestato nelle
scuole private a quello maturato, previo apposite graduatorie,
nelle scuole statali, l'Ulivo non abbia mantenuto la stessa unità
di atteggiamento fino al punto di vedere i parlamentari della
Margherita votare contro l'emendamento a quell'articolo presentato
dai Ds.
Non era certo in gioco, nel caso specifico, il riconoscimento
del carattere paritario delle scuole private, regolato dalla legge
62/2000, poiché tale parità si riferisce all'equipollenza
di trattamento scolastico degli alunni, disposizione che non tocca
lo status dei docenti.
Apparentemente a favore delle scuole private, l'art.2 del decreto
in questione, ora convertito in legge, potrebbe comportare, di
conseguenza, anche l'introduzione di criteri generali di assunzione
del personale, omogenei a quelli delle scuole statali, da parte
delle scuole private paritarie, disposizione che contrasterebbe
con la piena libertà di queste, in materia, ribadita dalla
stessa legge 62/2000.
Ci auguriamo che la scuola dello Stato, quella del 93% della popolazione
scolastica italiana e coloro che in essa operano, possano giovarsi
in futuro da parte dell'intero Ulivo di comportamenti più
coerenti e uniformi.
Cordiali
saluti
Roma,
29.7.2001 Il
presidente nazionale del Cidi
Domenico
Chiesa