COMUNICATO
STAMPA SUL BLOCCO DEI CICLI
della
Segreteria nazionale del CIDI
E' un atto
grave quello di aver ritirato il regolamento attuativo che avrebbe
dato l'avvio alla riforma dei cicli. Il Governo ha con ciò
dimostrato di non saper guardare agli interessi della scuola
e del Paese, di non tenere in nessun conto il grande e significativo
lavoro che dentro e fuori la scuola si è fatto in questi
anni.
La scuola è una cosa seria che va guardata con rispetto
e attenzione: non può essere oggetto di manovre politiche
che nulla sanno del paziente, difficile, quotidiano lavoro che
gli insegnanti svolgono per ricercare continuamente ciò
che è meglio per ragazzi e ragazze.
Le tante e importanti esperienze che in questi anni sono state
compiute: la centralità dello studente, la qualità
dell'apprendimento, il curricolo verticale, un'offerta formativa
veramente motivante ed efficace, rimarranno ancora una volta
in attesa di una riforma che dia coerenza e continuità
all'impegno di tanti insegnanti e risposta alle attese di studenti
e famiglie. Una risposta adeguata a bisogni oggettivi del Paese.
Riteniamo infine che aver bloccato le 500 nuove sezioni di scuola
dell'infanzia statale, oltre a essere un pesante attacco alla
scuola di tutti, costituisce, così come la vicenda della
illegittima equiparazione del servizio prestato nella scuola
privata e nella scuola pubblica, un segnale preoccupante per
il futuro della scuola nel nostro Paese.