05.07.2001

COMUNICATO STAMPA SUL BLOCCO DEI CICLI
del Cidi di Roma

Avere sospeso la riforma dei cicli è un atto grave.
Con questo atto, come del resto con il decreto dei giorni scorsi sull'avvio del prossimo anno scolastico, si intende scardinare la filosofia che ispirava tutta l'azione di riforma della scuola portata avanti nella passata legislatura, e di cui la legge sul riordino era uno degli elementi.
Quell'azione, sostenuta da gran parte del mondo della scuola, pur se in un confronto serrato e continuo con tutte le parti in campo, partiva dalla necessità di riformare la scuola italiana. In osservanza del dettato costituzionale e delle più recenti direttive europee, la riforma puntava all'innalzamento del livello culturale di tutti gli alunni, e la legge sull'elevamento dell'obbligo è stato un passo importante in questa direzione, così come la costruzione di un sistema di istruzione e formazione permanente, che, puntando sul binomio istruzione di qualità / inclusione sociale rifiutava la scelta della canalizzazione precoce.
Invece questo provvedimento, al di là di quello che concretamente mette in moto (che comunque non è poco, a partire da ciò che provocherà nelle scuole), costituisce il primo passo di una politica che porterà all'indebolimento della scuola pubblica.
In definitiva, è il segnale di un cambiamento di rotta.
E per questo non ci piace.

Emma Colonna - presidente del Cidi di Roma