COMUNICATO
STAMPA SUL BLOCCO DEI CICLI
del
Cidi di Roma
Avere sospeso
la riforma dei cicli è un atto grave.
Con
questo atto, come del resto con il decreto dei giorni scorsi
sull'avvio del prossimo anno scolastico, si intende scardinare
la filosofia che ispirava tutta l'azione di riforma della scuola
portata avanti nella passata legislatura, e di cui la legge
sul riordino era uno degli elementi.
Quell'azione,
sostenuta da gran parte del mondo della scuola, pur se in un
confronto serrato e continuo con tutte le parti in campo, partiva
dalla necessità di riformare la scuola italiana. In osservanza
del dettato costituzionale e delle più recenti direttive
europee, la riforma puntava all'innalzamento del livello culturale
di tutti gli alunni, e la legge sull'elevamento dell'obbligo
è stato un passo importante in questa direzione, così
come la costruzione di un sistema di istruzione e formazione
permanente, che, puntando sul binomio istruzione di qualità
/ inclusione sociale rifiutava la scelta della canalizzazione
precoce.
Invece
questo provvedimento, al di là di quello che concretamente
mette in moto (che comunque non è poco, a partire da
ciò che provocherà nelle scuole), costituisce
il primo passo di una politica che porterà all'indebolimento
della scuola pubblica.
In
definitiva, è il segnale di un cambiamento di rotta.
E
per questo non ci piace.
Emma
Colonna - presidente del Cidi di Roma