Decurtati dal ministro Moratti i comandi del Cidi
(Comunicato stampa del 21/8/2001)

All'ultimo momento il Cidi, Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti, si è visto decurtare del 25% dal ministro Moratti i comandi disposti per il prossimo anno scolastico, in base alla legge 448/98, dal precedente ministro.
Il fatto è grave e si configura come un chiaro attacco non solo all'associazione dei docenti più attiva e presente sul territorio ma all'intero movimento professionale democratico (risulta infatti che altre associazioni molto attive hanno 'subito' analoghe revoche...).
La motivazione addotta ("esigenza di riequilibrio del piano di ripartizione e di assegnazione tra i diversi enti e associazioni richiedenti") suona infatti come esigenza di 'accontentare' sigle amiche, anche se poco presenti nelle scuole, piuttosto che come risultato di una documentata verifica e di una valorizzazione del lavoro concretamente svolto a vantaggio della scuola, in condizioni spesso difficili.
Senza alcuna possibilità di confronto, senza preavviso, in pieno agosto, con un complesso piano di lavoro per il prossimo anno scolastico già approntato (in base, appunto, alle persone disponibili), un dictat via fax del ministero costringe ora l'associazione a rivedere tempi e modi della propria azione.
Un atto, dunque, dannoso alla scuola e al suo rinnovamento, ma anche brutto nello stile e grave sul piano politico.

La Segreteria nazionale del Cidi