Incredibile
la volontà punitiva del ministro Moratti nei confronti
dell'associazionismo professionale. Alle associazioni professionali
storiche sono state ridotte le utilizzazioni (poche unità
invero dopo il taglio avvenuto l'anno precedente in pieno agosto!).
Ma tra tutte il più penalizzato è stato il Cidi,
a cui le utilizzazioni per il prossimo anno scolastico sono state
più che dimezzate.
C'è un criterio dietro tutto questo? Si è tenuto
conto della rilevanza e della capacità di iniziativa di
una associazione tra le più rappresentative nel panorama
scolastico?
Ci piacerebbe saperlo. Altrimenti si sarà costretti a pensare
che l'unico criterio seguito sia stato quello di colpire una voce
libera, un punto di riferimento per moltissimi insegnanti, un'
organizzazione professionale laica, impegnata da oltre trent'anni,
a realizzare una scuola di qualità per tutti, una scuola
della cittadinanza e della democrazia.
La
segreteria nazionale del Cidi