Condividiamo
l'insoddisfazione di chi lavora nella scuola
(Comunicato stampa del 30 ottobre 2001)
Tagli drastici
agli organici del personale con il conseguente peggioramento
delle condizioni di lavoro e con effetti negativi sulla qualità
dell'insegnamento, risorse insufficienti per adeguare ai livelli
europei le retribuzioni di chi insegna, scelte gravi che penalizzano
la scuola pubblica rispetto alla privata, come la composizione
tutta interna delle commissioni d'esame, giustificano ampiamente
la protesta sindacale e lo sciopero generale della categoria
docente proclamato per i prossimi giorni. Ai motivi della protesta
sopra descritti si aggiunge la reazione allo stato di confusione
e di incertezza in cui versano la scuola e i suoi operatori,
in assenza di riforma e con prospettive di cambiamenti non condivisi
e socialmente assai preoccupanti ( riduzione di fatto dell'obbligo
scolastico, rigida e precoce canalizzazione ), privi oltretutto
di un vero confronto culturale, dentro e fuori la scuola.
Interpretiamo e condividiamo l'insoddisfazione di chi lavora
nella scuola con impegno senza trovare riscontro e valorizzazione
nei cambiamenti così come si vanno delineando.
La Segreteria nazionale del CIDI