Quattro i punti fondamentali sulla contemporaneità: l'utilità di una definizione della contemporaneità; i rischi; i materiali per definirli; la definizione di contemporaneità.
La periodizzazione svela la trama nascosta nel tempo; attraverso la periodizzazione acquistano spessore, significato, le trame invisibili degli eventi. Negli eventi si materializza in termini concreti il periodizzare.
L'insidia viene dal rimescolare le coordinate spazio-temporali. I rischi sono quelli dell'effimero, il senso del tempo vorace della contemporaneità dato dai manuali.
Quando finiscono? Non è possibile rincorrere l'ultimo evento in quanto denota fragilità.
La contemporaneità è seduttiva. Attribuire un intrinseco fascino alla contemporaneità determina il dinamismo progettuale della stessa. All'Università, gli studi della contemporaneità si sono caratterizzati per la loro specularità, con il rischio di rimpiangere i "tempi passati", migliori dei tempi presenti. Arcaicità, modernità… diventa soggettiva qualsiasi periodizzazione. Quando ci si confronta di nuovo con la periodizzazione è necessario tenere conto dei condizionamenti, lo spirito del tempo presente); dello stato di salute della disciplina. Una periodizzazione come quella della lunga durata (Annales) emerge quando c'è il crollo della realtà ottocentesca.
Va rilanciata la dimensione scientifica dello statuto delle discipline, il tempo presente come attualità del post novecentesco, nonostante il profondo disagio sociale dello storico. Nell'arena dell'uso sociale della storia non ti puoi trincerare, devi competere con chi fa storia (anche con i media), tenendo conto delle nuove tipologie delle fonti (fotografie, filmati, revisione dei percorsi. Il cuore di questo tramestio è la sfida della contemporaneità forte sulle coordinate dello spazio e del tempo.
Dice Renato Moro che "la vita o si vive o si scrive", l'angoscia di chi si sente sovrastato dall'incalzare degli eventi e dalla valanga delle fonti.
Sono cambiate le coordinate dello spazio e del tempo. Dice Braudel che "il passaggio del mondo prima e dopo le scoperte geografiche parla di un altro pianeta, quella che possiamo definire la visione satellitare dello spazio. Il tempo è quello della simultaneità e non della sequenzialità a cui eravamo abituati. Simultaneità e globalizzazione sono le nuove coordinate.
Quale possibilità abbiamo?
Ancorare la norma di contemporaneità ai fenomeni che riferiamo alla sua comprensione.
La contemporaneità è un flusso da cui ci ritornano i fenomeni che sono nati nel novecento e si protraggono nella contemporaneità e nelle submodernità. (a cura di Domenica Orifici)
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