I cereali e il pane
Abbiamo scelto questo argomento perché è uno dei più conosciuti e carico di significati culturali, si presta a esperienze pratiche e si collega con il progetto Didanet che prevede la costruzione del plastico di un mulino a energia idromeccanica.
Percorso metodologico

• Storia della pianta che prende energia dal sole e fornisce al seme le provviste perché possa germogliare e diventare una pianta autonoma (semina del grano, parte al buio parte alla luce, e osservazione della crescita).
• Sviluppo di ipotesi su come l’uomo primitivo possa aver scoperto il valore nutritivo dei cereali (visione di documentari).
• Sviluppo di ipotesi su come l’uomo primitivo abbia prodotto la farina (visione di documenti).
• Esperienza pratica di macina con strumenti primitivi.
• Esperienza pratica di impasto di farina e acqua (osservazione sulla consistenza). Cottura pane azzimo.
• Osservazione dei cambiamenti di un pezzo di pasta in un vasetto (lievitazione naturale).
• Ipotesi sulla lievitazione e conclusioni.
• Uso del lievito nell’impasto e cottura di pane e pizze.
• Il significato culturale del pane: detti popolari, poesie e racconti.
• Il significato religioso del grano e del pane.
• Costruzione di un plastico con un acquedotto, un mulino ad acqua e una fontanella.

Con la motivazione di promuovere nei giovani dell'Istituto la conoscenza dei nuovi saperi tecnologici e di far acquisire competenze relative all’uso della pluralità dei linguaggi multimediali, è stato realizzato il progetto “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione: strumenti per amplificare le possibilità della mente e per realizzare equilibrio psicologico e autonomia di scelta nel mondo del lavoro”, finanziato dal Fondo Sociale Europeo.
Attraverso la realizzazione di un cd-rom multimediale dal titolo: “Informatica, musica e cultura” sono stati raggiunti gli obiettivi formativi specifici e trasversali che il progetto prevedeva.
Questo è un esempio di come si possano offrire ai ragazzi competenze e abilità storiche, sociali e culturali attraverso nuovi metodi didattici che consentano al discente di essere attore e protagonista nella costruzione del proprio sapere.
È un punto di partenza che apre nuovi orizzonti e mete sempre più ambite per una scuola aperta alle esigenze di un territorio pronto ad accettare l’inserimento lavorativo dei giovani, abili nel ricorrere a strumenti tecnologici e preparati a prendere decisioni impegnative e autonome.
Il progetto si è articolato in diverse fasi alla cui realizzazione hanno collaborato docenti di discipline umanistiche e scientifiche insieme con un esperto informatico, che ha garantito la riuscita dell’attività.
I ragazzi hanno preferito utilizzare la musica come linguaggio universale e culturale, che accomuna tutti gli individui e permette di appropriarsi di conoscenze e problematiche sociali in modo piacevole e divertente, scambiando emozioni e sensazioni comuni.
Hanno, inoltre, acquisito dimestichezza con il software power-point, con word, con i motori di ricerca su Internet e tutto ciò che riguarda l’utilizzo della rete.

Perché nell’era della globalizzazione al libero muoversi delle merci e dei capitali non sembra corrispondere un eguale e libero movimento dei popoli? Perché l’uomo ha creato tante barriere? Perché consistenti gruppi umani premono alle “soglie” dell’Occidente generando preoccupazione e risvegliando sentimenti di intolleranza e xenofobia?
A questi e ad altri interrogativi hanno cercato di dare risposte le quattro giornate (Viaggiatori senza frontiere - Manifestazione interculturale) che hanno concluso un lavoro triennale nato dalla collaborazione tra i docenti della scuola media di via Poseidone (già “Montello” e “Di Veroli”) e le associazioni che hanno elaborato il progetto interculturale “Insieme per Crescere”, nell’ambito del programma europeo Urban Misura 3.
Mondializzazione, globalizzazione, migrazione, “contaminazioni” tra le culture sono i nodi su cui hanno discusso i nostri ragazzi, con l’aiuto di esperti e mediatori culturali.
Povertà e immigrazione è stato il titolo della prima conferenza che ha affrontato il tema del divario che si è andato costruendo nel tempo tra le parti del mondo e che ha portato ai grandi processi migratori.
Godwin ChuKwu Oyebuchukwu dell’Associazione Baobab e Rosana Fernandes, psicologa e mediatrice interculturale, hanno saputo condurre gli allievi, attraverso un percorso storico, alla conoscenza delle problematiche quotidiane che si trova ad affrontare un immigrato nel nostro Paese.
Culture indigene e globalizzazione è stato, invece, il tema affrontato da E.K. Kosloski, dell’Associazione Voci della Terra, che ha ricordato soprattutto gli Indios del Brasile e i pericoli che corrono alcune culture in un mondo che tende a omologare.
Il concerto Suoni e colori dall’America Latina, del  duo Arwak dos hombres, ha saputo rievocare i magici suoni della foresta Amazzonica e i ritmi dai Caraibi alle Ande, mostrando agli allievi quanto la musica sia una delle più chiare espressioni di ibridazione culturale.
Ha concluso la manifestazione la rappresentazione teatrale Diversi ma uguali…sotto lo stesso cielo, realizzata dalla classe 3F della sede di via Poseidone, che ha affrontato i temi dell’accoglienza e della solidarietà in un confronto con la nostra esperienza di popolo di emigranti: il tutto con il linguaggio e i ritmi dei nostri tempi.
Inoltre, in collaborazione con l’associazione Kel’lam, gli allievi hanno allestito una mostra, aperta al quartiere, che, attraverso i miti, le tradizioni, la cultura materiale, le grandi “contaminazioni” avvenute nel tempo e anche uno spazio fotografico dedicato alla nostra emigrazione, ha cercato di evidenziare il contributo che ogni cultura, anche la più lontana - nel tempo e nello spazio - ha saputo dare alla storia dell’umanità, perché il movimento dei popoli è stato e deve essere una ricchezza umana e culturale di cui godere.

Presso l'Auditorium dell'Istituto tecnico "Magistri Cumacini " di Como (via Colombo, loc. Lazzago) si è svolta alla fine dell'a.s.2000-2001, la giornata conclusiva del IV Concorso per le scuole delle province di Como e Lecco "Storie di piazza", bandito dal Centro audiovisivi dell'Amministrazione provinciale di Como, via Borgovico, 144-22100  Como, Tel.031.230209/305, e-mail: cinaud@rcl.it
Sono pervenuti da scuole di ogni ordine e grado quattro cd-rom e nove videocassette, presentati al pubblico e premiati alla fine della manifestazione:
 

Il premio come miglior video per le scuole elementari e materne è stato attribuito alle classi 4^ e 5^ della scuola elementare di Pasturo (Lc)  per il video  "Il nostro sguardo su Pasturo" con la seguente motivazione:

«Affettuosa ricostruzione storico-artistica e rappresentazione del significato assunto dalla piazza nel paese di Pasturo. Dalla fotografia dell’esistente gli studenti si sono impegnati nel progetto di costruzione di un “paese ideale”, dove i desideri dei ragazzi possano trovare spazio, anche in quello urbano.»

Il premio come miglior video per le scuole medie inferiori e superiori alla classe 4^E dell’Istituto magistrale statale “Carlo Porta” di Erba per il video “La Spiazza” con la seguente motivazione:

«Film che “spiazza”, intelligente riflessione sull’attuale significato assunto dalla “piazza”. Provocatorio nella sua realizzazione, tecnicamente innovativo che rimanda allo stile usato per le web-cam, riflettendo in questo modo i contenuti critici proposti dagli studenti che hanno saputo mettere in risalto, attraverso l’immobilismo delle riprese, il vuoto diffuso nella nostra società nelle relazioni interpersonali.»

Il premio come migliore opera “off line” per le scuole materne ed elementari, alle classi 5^A e B della scuola elementare di via Bulgaro di Lurate Caccivio per il cd rom “Lurate Caccivio” con la seguente motivazione:

«Prodotto multimediale realizzato con accuratezza, che dimostra un discreto grado di padronanza delle tecniche informatiche, riuscendo a fornire notizie complete su Lurate Caccivio.»

Il premio come migliore opera “off line” per le scuole medie e superiori, alla classe 1^C dell’Istituto Comprensivo Statale di Como Borghi per il cd rom “Storie di piazza” con la seguente motivazione:

«Individuazione originale da parte degli studenti nel riconoscere la piazza quale “luogo virtuale” in cui la comunicazione fra le  persone e le nazioni non ha più limiti e confini e dove il cantastorie racconta ancora storie per allietare la gente, ma nelle tante lingue del mondo.»

(Il responsabile dell'organizzazione, Franco Pandolfo -
Centro Audiovisivi dell'Amministrazione Provinciale di Como).