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Referendum: glossario minimo
a cura di Giuseppe Bacceli

Competenza
È l’attitudine di un organo a compiere un atto conforme alle norme dell’ordinamento. Se un altro soggetto rispetto a quello indicato dalle norme in esame emana l’atto, esso è considerato affetto da un vizio di incompetenza.

Legislazione esclusiva
È il potere di emanare leggi - nelle materie di competenza - attribuito in via esclusiva a uno dei pubblici poteri. Nella nuova versione dell’art. 117 Cost. viene definito un elenco di materie di esclusiva competenza statale, rovesciando così la regola posta nella versione originaria dell’articolo che definiva le materie di competenza regionale.

Legislazione concorrente
È detta anche legislazione ripartita perché su una stessa materia insistono due diversi tipi di competenza, quella statale e quella regionale. L’attribuzione alla Regione di questo tipo di competenza comporta dunque un doppio tipo di ripartizione:

  • ripartizione verticale; riguarda l’attribuzione della competenza effettuata con riferimento alla materia (nel nuovo art. 117 Cost.: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni; commercio con l’estero; […] istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale ecc.);
  • ripartizione orizzontale; riguarda la distinzione della competenza rispetto al “livello”: alla legge statale spetta di determinare i principi fondamentali e alla legge regionale le norme attuative dette anche “di dettaglio”.
La ripartizione orizzontale può essere effettuata in due diversi modi:
  • lo Stato emana leggi-quadro (dette anche leggi-cornice) con cui stabilisce i principi fondamentali a cui la Regione deve conformarsi;
  • lo Stato emana le sue leggi dalle quali si desumono, a posteriori, i principi fondamentali a cui le Regioni devono uniformarsi.
La strada seguita fino a oggi è stata in modo assolutamente prevalente la seconda.

Principi fondamentali
Possono essere intesi in due diversi modi, a seconda di come operano rispetto alla competenza della Regione:

  • principi come limite; i principi, in questo caso, hanno carattere negativo, costituiscono dei limiti, nel senso che fissano gli ambiti di competenza dello Stato rispetto alla Regione e i caratteri essenziali dell’ordinamento nelle diverse materie. La legislazione regionale, pertanto, è rimessa all’iniziativa della singola regione la quale, pertanto, può emanare o meno leggi sulle materie di sua competenza, l’importante è che non ecceda i limiti posti attraverso i principi fondamentali;
  • principi come indirizzo; i principi, in questo caso, hanno carattere positivo, di indirizzo, in quanto fissano gli obiettivi generali da raggiungere. La legislazione statale, in tal modo, diventa una legislazione di programmazione nel senso che gli obiettivi prefissati possono essere raggiunti solo attraverso le leggi regionali; i principi sono quindi tali da obbligare la Regione a legiferare per consentire il conseguimento degli obiettivi.

numero 10/2001


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