N. 15 /aprile 2005
a cura di Emma Colonna
 


Il vasto e articolato movimento di opposizione alle leggi Moratti che ha visto protagonista in questi anni la scuola democratica ha espresso nel voto per le regionali tutto il suo dissenso per la politica di questo governo. E adesso? Ci aspetta un anno di lavoro intenso, perché la crisi politica successiva ai risultati elettorali, stando a quello che si dice in questi giorni, sembra non comportare cambiamenti al MIUR. Questo probabilmente significa che il ministro e i suoi collaboratori cercheranno di portare in porto, prima della fine della legislatura, tutto quello che è rimasto in sospeso (decreto sulla superiore innanzitutto), ma significa anche che tutti coloro che sono contro la politica di questo ministro devono sviluppare un'opposizione, se possibile, ancora più forte di quella che c'è stata finora. Al mondo della scuola infatti tocca un compito che va al di là del risultato specifico, pur importantissimo in sé, perchè impedire a questo governo di portare a termine la legge sulla scuola assume, proprio alla luce dei risultati elettorali, un valore politico più generale e un fortissimo significato simbolico

             Abroghiamo le leggi Moratti
Indagine nazionale sulla attuazione della riforma Moratti
L'appello per la cultura della scuola
Iniziative
 
            
 
             Abroghiamo le leggi Moratti

Forum nazionale (13-14-15 maggio) e manifestazione nazionale unitaria a Roma il 14 maggio, piazza della Repubblica, ore 15

 
             Indagine nazionale sulla attuazione della riforma Moratti

Iniziativa promossa da CIDI, FNISM, Legambiente Scuola e Formazione, MCE. Compilazione on line del questionario.

 
             L'appello per la cultura della scuola

L'appello per la cultura della scuola , lanciato dal Cidi e rivolto a quanti hanno a cuore le sorti della scuola italiana, sta registrando una grande adesione.
Migliaia sono le firme già raccolte (in questo momento oltre 4.000), a partire da quella prestigiosa di Jerome Bruner, posta di suo pugno sul testo dell'appello che girava fra i colleghi nei giorni del nostro bellissimo convegno di Roma. Tanti gli esponenti del mondo della cultura che hanno voluto aderire. Non si possono nominare tutti, ma per Starnone, Camilleri e Roberto Vacca non se ne può fare a meno, e così per Simona Marchini, Maddalena Crippa, Beppe Grillo, Luciana Littizzetto. Ultimissima firma, mentre scriviamo, quella di Moni Ovadia. Tantissime le voci anche dal mondo dell'università per poterle segnalare tutte. Ma non possiamo non dire che l'università di Pisa ha firmato in massa, e che, dal rettore di Potenza al preside della facoltà di lettere di RomaTre ad alcuni ricercatori italiani di università americane, inglesi e tedesche, il corpo accademico è presente in forma veramente massiccia.
E poi il sindacato con Enrico Panini, la politica con Nichi Vendola, Agazio Loiero e Andrea Ranieri, il Parlamento con Alba Sasso, Albertina Soliani, Chiara Acciarini. E tantissimi assessori di Comuni, Province, Regioni. E poi medici, architetti, avvocati, imprenditori, fotografi, musicisti. E infine, tantissimi genitori e nonni preoccupati. E ci sono anche tanti studenti, sia medi che universitari, alcuni che ricordano una scuola bella e importante, altri che, pur definendosi "un pessimo scolaro", non sono però indifferenti "a questa riforma miope, raffazzonata, distruttiva".
Tantissime le preoccupazioni, i commenti, i suggerimenti. Fra tutti, uno: "Grazie. Per avere dato voce alla nostra preoccupazione e al nostro dissenso".

Adesso però, come ci hanno chiesto in tanti, non possiamo fermarci qui. Questo appello deve trasformarsi davvero in iniziativa democratica. Quindi, a chi ha già firmato chiediamo di raccogliere altre adesioni, e a tutti i Cidi di promuovere specifiche iniziative. E alla fine dell'anno scolastico questo appello (forte di almeno 10.000 firme!) sarà portato all'attenzione del Presidente della Repubblica.

   
 
             Iniziative

Le certificazioni scolastiche in Italia e in Francia Roma 6 maggio
Quale futuro per la secondaria superiore? Udine 29 aprile
Dove va la scuola superiore? Pordenone 28 aprile
Check up di una riforma Livorno 26 aprile
A Scuola di Costituzione Forlì dal 20 aprile

   

 


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