a cura di Emma Colonna
N. 20 /gennaio 2006

            

Ripartire dalla scuola


E' questo il titolo del 35° convegno nazionale del Cidi, a Bari il 17/18/19 febbraio prossimi.
Ma le notizie che ci giungono anche in queste ultime ore vanno in tutt'altra direzione. Infatti in questi giorni, a seguito della Finanziaria, sono stati operati ulteriori tagli (ancora un altro 40%) ai già magrissimi finanziamenti destinati alle scuole. Rispetto al 2001 siamo al minimo storico, molto, molto più indietro, come denuncia anche l'ANP. E mentre la scuola statale collassa lievitano i finanziamenti alle scuole private che, soprattutto ora, non hanno alcuna giustificazione.
Occorre più che mai farsi sentire da tutte le forze democratiche che sono contro questa politica scolastica... per ripartire dalla scuola, appunto.

             Il blitz della Moratti

E intanto la Moratti, calpestando l'intesa raggiunta con la Conferenza Stato Regioni lo scorso 16 settembre, che per la superiore stabiliva "bocce ferme" fino al settembre 2007, firma un decreto col quale dà praticamente via libera alla sperimentazione già dal prossimo anno scolastico.
Questo significa proclamare la guerra tra il Ministero e le Regioni: la data del 2007 infatti era stata concordata per dare a queste ultime il tempo materiale di riorganizzare la formazione professionale tenendo conto della legge 53, del decreto sul secondo ciclo e di quello sul diritto-dovere. Si tratta di un vero e proprio blitz, alla vigilia delle elezioni, a preiscrizioni ormai chiuse.
È "una decisione unilaterale" che finirà davanti alla Corte Costituzionale, afferma in un comunicato Silvia Costa, coordinatore degli assessori regionali all'istruzione. Ma tant'è, la Moratti ha fatto tutto da sola, come del resto è avvenuto anche con il decreto sulla secondaria superiore, che fu varato lo scorso 27 maggio senza alcun accordo con le Regioni, anzi contro il loro parere, nel timore di non riuscire a portare a termine la riforma entro la fine della legislatura.



 


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