a cura di Emma Colonna
N. 22 maggio 2006
 

 

I cinque anni del governo Berlusconi e del ministro Moratti sono finalmente alle nostre spalle. Per la scuola in particolare sono stati cinque anni da dimenticare. Ora abbiamo di fronte tanti punti interrogativi, molte incertezze e vere e proprie emergenze. Al ministro Fioroni e ai suoi collaboratori rivolgiamo tanti auguri di buon lavoro, sapendo che il loro compito non sarà facile, ma soprattutto chiediamo di tenere fede alle dichiarazioni di questi primi giorni e di non lasciare sulla carta il programma dell'Unione.

             Emergenza esami di maturità

Non saremo il governo degli annunci, ma di una politica seria

Settembre Pedagogico 2006

 
             Emergenza esami di maturità

Purtroppo è vero. Mancano i soldi per gli esami di maturità, il ministro Moratti ha stanziato solo la metà della cifra necessaria per il 2006, e non ci sono i fondi per completare il pagamento dei docenti per l'anno scorso. E' questa, fra tutte, forse la prima delle emergenze da affrontare. "Non bastava aver delegittimato di fatto gli esami con commissioni tutte interne, non bastava aver alimentato diplomifici", dice giustamente Alba Sasso su AprileOnLine. Bisogna ripartire addirittura garantendo lo svolgimento degli esami in condizioni minime di dignità.

 
             Non saremo il governo degli annunci, ma di una politica seria

E' quanto ha dichiarato Mariangela Bastico, vice-ministro dell'Istruzione, in un'intervista rilasciata a Italia Oggi, in cui si conferma l'intenzione di confrontarsi con tutti "regioni, comuni, sindacati, rappresentanti del mondo dell'associazionismo", in un "ritrovato spirito di collaborazione con chi nella scuola lavora". Sentire tutti per essere in grado di preparare entro fine giugno un piano degli interventi da realizzare nel primo anno di governo, con l'indicazione delle condizioni di fattibilità, economiche e giuridiche.

 
             Settembre Pedagogico 2006

Il 31 maggio a Bari si tiene il seminario nazionale che dà il via alla terza edizione del Settembre Pedagogico: il tema del 2006 è Cittàdinanza in gioco. Scuola - Città: la scuola e la città rappresentano il laboratorio naturale per la formazione dell'identità di cittadino/a democratico/a, dell'identità costituzionale costruita attraverso percorsi che avvengono dentro una comunità, una terra, una memoria, ma in cui il senso di appartenenza consapevole comprende l'inclusione e la ricchezza della multiculturalità. Attraverso il Settembre Pedagogico 2006 sarà possibile rilanciare con forza, attraverso tante iniziative in tutta Italia, il messaggio che le città e le scuole hanno a cuore: il radicamento e lo sviluppo dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale come riferimento essenziale per ogni cittadino/a, per la costruzione di una società più fraterna e democratica.



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