a cura di Emma Colonna
N. 26 settembre 2005
 

Estate di lavoro a viale Trastevere. Il Ministero è tornato ad essere della “Pubblica” Istruzione, si è cambiato l’esame di maturità, si sono prorogati importanti decreti relativi all’attuazione della legge 53 e sospesi quelli concernenti l’innovazione degli ordinamenti liceali e dei relativi percorsi di studio. Sospesa anche la possibilità di operare anticipi nella scuola dell’infanzia …
Insomma, si lavora alacremente col cacciavite, e va benissimo. La scuola aspetta però l’elevamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni e la revisione complessiva delle Indicazioni nazionali.
Buon anno scolastico a tutti!




             2006-07 un “anno ponte”
Circolare di inizio d’anno
A proposito delle Indicazioni nazionali
Voce “scuola” nel Dpef 2007/11
La valutazione del sistema
Evoluzione e creazione
S.F.I.D.A.
Il Cidi ha un nuovo Presidente Nazionale
Iniziative Cidi
 
            
 
             2006-07 un “anno ponte”

E’ questa l’espressione usata dal ministro Fioroni nella Lettera a tutti i docenti e dirigenti scolastici con cui accompagna la Nota di indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico. Dopo le Linee programmatiche con le quali il Ministro, nell’audizione parlamentare di fine giugno, ha illustrato gli obiettivi generali della sua azione di governo, con questa Nota si rivolge direttamente al mondo della scuola. Il Cidi giudica positivamente che si torni a parlare di curricolo, collegialità, corresponsabilità e apprezza "l’impegno del ministro per giungere in tempi brevi all’elevamento dell’obbligo di istruzione e in tempi ragionevoli alla revisione delle attuali Indicazioni nazionali di cui il Cidi da molto tempo, con il sostegno esplicito di migliaia di docenti ed esperti, chiede la totale revisione con la nomina di commissioni qualificate e pluraliste: l’insegnante è infatti la chiave di volta per realizzare una scuola di qualità, ma deve avere tutte le condizioni che gli consentano di fare una buona scuola; e anche l’autonomia è strumento fondamentale ed efficace solo se esercitata all’interno di norme certe e sostenuta da chiare competenze e precise responsabilità da parte dell’Amministrazione. Seguiremo pertanto con molta attenzione e attiva partecipazione quanto nei prossimi mesi si verrà via via attuando". Questi i passi più significativi del Comunicato della Segreteria Nazionale del Cidi.

 
             Circolare di inizio d’anno


La Lettera ai docenti e ai dirigenti e la Nota di indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico sono accompagnate da una Circolare indirizzata alle scuole, agli USR e ai CSA. In essa sono elencati tutti gli atti normativi e amministrativi approvati ed emanati dal Ministro fin dal suo insediamento. Vengono anche forniti dei chiarimenti, per esempio sulle schede di valutazione, rispetto alle quali si suggerisce “di soprassedere dall’applicazione delle modalità di valutazione introdotte dal portfolio e di avvalersi dei modelli valutativi di cui al previgente ordinamento”. Quindi, si torna alla vecchia scheda e si dà un valore facoltativo al portfolio. Si torna all’orario di 29 ore nella scuola media (un’ora in più di inglese e una di tecnologia), e si blocca la possibilità di “potenziare” la lingua inglese a scapito dell’insegnamento della seconda lingua. E ancora, in seguito all’accordo Aran-Sindacati del 17 luglio scorso, sono disapplicate le disposizioni sul docente tutor e sui contratti di prestazione d’opera per l’assunzione di esperti con competenze diverse da quelle disciplinari.

 
             A proposito delle Indicazioni nazionali

Nella Nota di indirizzo il ministro Fioroni ribadisce il “carattere provvisorio delle Indicazioni nazionali e la necessità di procedere ad una complessiva revisione delle stesse”.
La notizia è di quelle che rassicurano certamente il mondo della scuola. Speriamo che alle parole seguano i fatti e che al più presto si giunga alla definizione di Indicazioni curricolari che siano davvero condivise, di alto profilo culturale, frutto delle migliori pratiche didattiche e del confronto qualificato e pluralista di esperti riconoscibili e riconosciuti.
E’ ormai un anno da quando su tale questione il Cidi rivolse un appello alla scuola e al mondo della cultura per l’immediato ritiro delle Indicazioni nazionali della Moratti.
L’appello, che raccolse l’adesione di migliaia di docenti, dirigenti, esperti, metteva in evidenza la preoccupazione della scuola per quelle “Indicazioni” linguisticamente sciatte, prive di rigore scientifico e di coerenza metodologica, che omettevano intenzionalmente capisaldi indiscussi del sapere contemporaneo. “La scuola e il suo progetto educativo e culturale devono tornare ad essere res publica, questione che tutti coinvolge, tutti appassiona e impegna”. Questo è l’augurio che torniamo a farci a un anno dall’appello.

 
             Voce “scuola” nel Dpef 2007/11

Il ministro Padoa Schioppa ha rilevato che l’investimento in istruzione, formazione e ricerca è stato in media una quota di Pil pari al 4,8% nel periodo 1994/2003. Il confronto con gli altri paesi dell’area UE incentrato sugli indicatori di performance vede tuttavia l’Italia “in una posizione di svantaggio per quanto riguarda la conoscenza e la professionalità acquisita dagli studenti alla fine della scuola obbligatoria”. Ci limitiamo a sottolineare, come ha fatto Alba Sasso in un recente articolo, come i dati comparativi sono “frutto di ricerche che mettono a confronto molti parametri. Dati che individuano linee di tendenza, non responsi ultimativi che bocciano o promuovono”. Considerate queste premesse non incoraggianti, l’auspicio è che la Finanziaria non solo non penalizzi la scuola ma la incentivi.

 
             La valutazione del sistema

Il ministro Fioroni ha firmato il 25 agosto una Direttiva che fornisce indicazioni di lavoro all’Invalsi, ad integrazione della direttiva 27 del 13 marzo 2006. I parametri per la valutazione del sistema scolastico italiano – che avverrà alla fine del prossimo a.s. – sono la spesa per l’istruzione, le risorse finanziarie, umane e strutturali utilizzate, la regolarità dei percorsi, i tassi di abbandono, le modifiche apportate ai piani formativi e determinate dalle valutazioni precedenti, le iniziative di recupero realizzate. Un metodo statistico individuerà gli istituti a cui verranno somministrati - in un’unica giornata, all’inizio del prossimo a.s. - i test per la valutazione dell’apprendimento. La compilazione dei test sarà seguita da personale tecnico e non più inviata per e-mail. L’Invalsi dovrà inoltre predisporre modelli della III prova per gli esami di stato per gli istituti tecnici e professionali. Individuerà poi prove scritte degli esami conclusivi della scuola primaria e secondaria.

 
             Evoluzione e creazione

Il 2 settembre nel palazzo apostolico di Castelgandolfo il Papa – con i suoi ex studenti in teologia - ha partecipato al seminario estivo “L’evoluzione e la creazione”. La riflessione è stata incentrata sul dibattito che – soprattutto negli Usa – si è sviluppato tra darwinisti, creazionisti e sostenitori del “disegno intelligente”. Come aveva già precedentemente affermato padre Horn, coordinatore del circolo degli ex allievi, “in nessun modo il Papa tende in direzione del creazionismo, piuttosto egli è convinto di un accordo di creazione ed evoluzione”. E in un passaggio dell’omelia della messa inaugurale del suo pontificato Benedetto XVI aveva affermato che “non siamo il prodotto casuale e senza senso dell’evoluzione”. I punti di vista registrati durante il seminario sono stati eterogenei. Dopo la tardiva riabilitazione di Darwin nell’ambito delle Indicazioni Nazionali di morattiana memoria – frutto di un’aspra battaglia cui hanno partecipato insegnanti, intellettuali, esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo – il ministro Fioroni si troverà a dirimere un nodo molto impegnativo: tra pressioni della Curia e richiesta di laicità e rigore scientifico, di cui gran parte del mondo della scuola italiana si fa portavoce

 
             S.F.I.D.A.


Il Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità – Sfida - dai primi di settembre intende attivare un’assistenza legale gratuita per tutti quei genitori sprovvisti dei mezzi necessari per potersi rivolgere alla magistratura: l’unico modo per garantire ai propri figli le giuste ore di sostegno. Il sindacato stesso spera di poter incontrare il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni, e il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, per tentare di trovare insieme una soluzione alternativa a quella legale. Tra voci di corridoio e smentite, tra cifre presunte e cifre reali in molti si è infatti diffuso il timore che nella prossima Finanziaria il sostegno sarà particolarmente penalizzato da eventuali tagli sulla scuola.

 
             Il Cidi ha un nuovo Presidente Nazionale


Sofia Toselli succede a Domenico Chiesa nella carica di Presidente Nazionale del Cidi. Questa la nuova presidenza: presidente Sofia Toselli, vicepresidenti Mario Ambel e Giancarlo Cerini.
La nuova presidente ha seguito il lungo cammino dell’associazione prima come redattrice di Insegnare con Bice Chiaromonte, poi come responsabile nazionale dell’organizzazione al fianco di Luciana Pecchioli e Alba Sasso, infine come vicepresidente nazionale con Domenico Chiesa.

 
             Iniziative


settembre pedagogico 2006

 

 


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