a cura di Emma Colonna e Marina Boscaino
N. 45 del 29 giugno 2007

Con questo numero di Notecidi si chiude l’anno scolastico in corso. È stato un anno faticoso e difficile, in cui molte cose sono state fatte, ma non poche attese sono andate deluse. Ma per molti non si tratta solo della conclusione di un anno scolastico, bensì di un’intera carriera. Se ne va un pezzo importante di quella generazione di insegnanti che nella scuola democratica ha creduto, che in tutti questi anni si è impegnata per una scuola laica, pubblica, di qualità. A tutti questi colleghi va un affettuoso saluto e il nostro grazie. Buone vacanze a tutti!


            
Un’Intesa per la conoscenza

Schema di regolamento sull’elevamento dell’obbligo

Provvedimenti urgenti per la scuola pubblica

Sezioni “primavera”

Iniziative
 
            
 
             Un’Intesa per la conoscenza

È stato siglato il 27 giugno scorso, tra Governo e organizzazioni sindacali, un importante accordo dal titolo Intesa per un’azione pubblica a sostegno della conoscenza. L’Intesa riguarda la scuola, l’università, l’alta formazione e la ricerca. In particolare, la parte che ci riguarda – sottoscritta dai ministri Nicolais, Padoa Schioppa e Fioroni – riconosce la scuola come priorità nazionale; nel documento si affrontano diversi temi: una strategia per l’oggi e per il medio e lungo termine, la qualità della scuola, la formazione e la valorizzazione del personale, la stabilità dell’organizzazione del servizio e la continuità educativa, la definizione del quadro delle competenze istituzionali, l’autonomia funzionale delle scuole come strumento di efficienza, efficacia e qualità. È un accordo, dunque, che lascia prevedere per la scuola ben altri investimenti rispetto al passato. E, firmato nel momento in cui si avvia la discussione sul DPEF, è ancora più significativo.

     
 
     
 
             Schema di regolamento sull’elevamento dell’obbligo

II Cnpi il giorno 26 giugno ha espresso il parere sullo schema di regolamento concernente l’elevamento dell’obbligo di istruzione. Nel parere viene richiesto di sostituire alla dizione “percorsi triennali” (art.1 comma 2 del regolamento) quella di “percorsi sperimentali”, così come da originaria formulazione dell’art.1, comma 622 della legge finanziaria. Inoltre viene richiesto che la sperimentazione di tali percorsi si concluda con l’anno scolastico 2008-09 “per impegnare il Governo a rendere certa la durata della fase transitoria al termine della quale si deve realizzare un rapporto di intesa istituzionale nella sede competente Stato-Regioni tra i percorsi di istruzione e formazione professionale”. Di rilievo anche l’accento posto nel parere sulla necessità di un raccordo fra scuola media e biennio. Pur trattandosi di un parere non vincolante, è auspicabile che tali misure vengano accolte nel documento definitivo, come del resto lo stesso ministro ha dichiarato al Cnpi di voler fare.

            
 
             Provvedimenti urgenti per la scuola pubblica

La Commissione Istruzione della Camera il 21 giugno ha approvato, col titolo Disposizioni urgenti in materia di istruzione, gli emendamenti presentati dal governo e dalla maggioranza – integrati da una serie di subemendamenti della minoranza – al disegno di legge Bersani. Nella sostanza gli emendamenti riguardano elementi fondamentali del sistema dell’istruzione, primo tra tutti il ripristino del tempo pieno e il ritorno alla normativa precedente alla legge 53, nonché l’individuazione di un piano di sostegno triennale per incrementare lo stesso tempo pieno. Viene affrontata poi la pesantissima situazione economica che riguarda le scuole: il pagamento delle supplenze per maternità (anche quando il titolare sia un insegnante precario) passa al ministero del Tesoro; le scuole statali di ogni ordine e grado sono esentate dal pagamento della tassa sui rifiuti, le spese per il funzionamento amministrativo e didattico delle scuole e quelle di investimento saranno esenti dal pagamento dell’Iva. Infine, 380 milioni di euro del “tesoretto” dovrebbero essere destinati alla scuola per garantire che l’offerta formativa si attesti sui livelli almeno dello scorso anno, tentando di sanare anche una parte dei debiti pregressi. Ci auguriamo che il passaggio in Aula, previsto nella prossima settimana, confermi questa linea della Commissione, che configura una risposta concreta a una parte dei molti problemi che affliggono la scuola.

            
 
             Sezioni “primavera”

Lo scorso 14 giugno è stato siglato l’accordo quadro in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni sulla sperimentazione di sezioni “primavera”. Una nota del MPI del 21 giugno ha fornito alcuni chiarimenti soprattutto in merito alla presentazione delle domande che consentono l’accesso ai contributi per i progetti sperimentali. Nella nota viene fornito un elenco dei soggetti che possono produrre richiesta (amministrazioni comunali, istituzioni scolastiche statali, scuole dell’infanzia paritarie, nidi convenzionati con amministrazioni comunali). Viene configurata poi la possibilità di prevedere soluzioni alternative – soprattutto sul piano della flessibilità – rispetto a quelle previste nell’accordo quadro, quando non sia possibile soddisfare le caratteristiche lì richieste; le proposte alternative devono comunque essere illustrate in maniera particolareggiata al momento della presentazione del progetto e della richiesta di finanziamento. Viene sottolineata la non perentorietà delle date fissate per la presentazione e selezione dei progetti e illustrate le procedure per le richieste. Due cose ci preoccupano. La prima è la ristrettezza dei tempi per la presentazione delle domande: ci chiediamo quante scuole statali saranno in grado di presentare i progetti. La seconda è il controllo sugli ambienti e sul personale: ci chiediamo infatti chi controllerà (dovrebbero essere i Comuni che però non hanno quasi mai il personale per farlo) se alla dichiarazione di idoneità degli ambienti e del personale corrisponderà il vero. Bisognerà perciò vigilare molto e preparare tavoli di confronto territoriali per sostenere le sperimentazioni avviate e verificarne la validità.

            
 
             Iniziative

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