Molti provvedimenti hanno investito e stanno investendo in questi mesi la scuola, in primo luogo le nuove "Indicazioni per il curricolo". L'impatto, tuttavia, porta i segni della gradualitą e della sperimentazione, che durerą due anni: come a dire che ora la parola - in senso lato - torna alle scuole, le quali dovranno avviarne l'attuazione e verificarne la fattibilitą. Nel concreto dell'attivitą didattica quotidiana. |
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Indicazioni
per il curricolo: le domande della scuola
L’educazione mancata
Un patto tra insegnanti, studenti, genitori
Iniziative
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Indicazioni
per il curricolo: le domande della scuola |
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È questo il titolo di un dibattito
con il professor Mauro Ceruti che il Cidi organizza a Roma il
prossimo 9 novembre. L’incontro vuole offrire agli insegnanti
l’opportunità di una prima conoscenza e riflessione
sulle nuove Indicazioni
per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il
primo ciclo di istruzione, che entreranno in vigore da questo
anno scolastico con modalità sperimentali e attraverso
un percorso di graduale attuazione che durerà due anni.
Si apre una fase di ricerca-azione e di formazione che vedrà
il diretto coinvolgimento delle scuole e degli insegnanti. Questo
è un primo incontro per analizzare gli elementi di novità
del nuovo testo, altri ne seguiranno su temi più specifici. |
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L’educazione
mancata |
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Il
37° Convegno nazionale del Cidi è un confronto internazionale
sulla dispersione scolastica. Il Convegno,
che si svolgerà a Roma il prossimo 24 novembre, rappresenta
l’ultimo appuntamento di un ampio ciclo di iniziative promosse
dal Cidi su questo tema. La dispersione è un fenomeno che
comprende varie tipologie: i bambini che evadono la scuola; i
ragazzi che la abbandonano avendo assolto l’obbligo per
età anagrafica; gli studenti che abbandonano anzitempo
la scuola secondaria superiore senza aver conseguito un titolo
di studio; e, infine, i molti studenti che raggiungono un diploma
senza che ad esso corrisponda un sufficiente bagaglio culturale.
Emergenze in vario modo presenti anche in altri Paesi europei,
ma che da noi sembrano manifestarsi in misura maggiore. Serve
in primo luogo conoscere la vera entità del fenomeno, per
esempio, istituendo un’anagrafe scolastica nazionale; serve
il potenziamento di strutture e di azioni sociali a sostegno dei
ragazzi più in difficoltà; serve, soprattutto, un
rafforzamento di alcune prerogative che già esistono all’interno
delle scuole ma che hanno bisogno di condizioni e di investimenti
per essere attuate, sapendo quanto la relazione e la mediazione
culturale assumano, nell’ambito del curricolo scolastico,
una centralità assoluta ai fini della prevenzione e del
contrasto alla dispersione. Il Convegno, inoltre - attraverso
un confronto tra esperti di alto livello politico e istituzionale
- centra lo sguardo sulle strategie di contrasto alla dispersione
scolastica che i Governi del nostro e di altri Paesi europei attualmente
mettono in atto.
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Un
patto tra insegnanti, studenti, genitori |
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10 anni di istruzione per tutti e per ciascuno. È a partire
da questo elemento, l’innalzamento dell’obbligo scolastico
che si deve trasformare di fatto in un ampliamento del diritto
allo studio, che il Cidi, insieme all’Unione degli Studenti
(UDS) e al Coordinamento Genitori Democratici (CGD), si è
fatto promotore di un patto
educativo tra insegnanti, studenti, genitori, per una scuola
inclusiva e di qualità, libera, laica, moderna, democratica,
capace di ricerca, autoverifica, autovalutazione. Ci si propone,
attraverso questo atto concreto, di promuovere iniziative comuni
in tutta Italia. Il primo incontro è in programma a Roma,
mercoledì 14 novembre alle ore 10, presso il liceo Augusto. |
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Palermo
6 novembre
Obbligo
per chi?
Bari 8 novembre
Per
un obbligo "competente"
Roma 9 novembre
Indicazioni
per il curricolo: le domande della scuola
Ferrara 9-10 novembre
Rischi
del silenzio, rischi della parola
Brescia
12 novembre
Scuola
costituzione cittadinanza
Campobasso 15 novembre
La dispersione
scolastica: un allarme per tutti
Pescara 16 novembre
A scuola
di Costituzione
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