notecidi
 a cura di Emma Colonna N.57 del 30 marzo 2008
Pioggia di documenti sulla scuola: alcuni segnalano semplicemente le urgenze e le priorità; altri raccomandano il recupero dell’etica e delle regole a partire dal riconoscimento del merito sin dai primi anni di scuola; altri ancora confidano nell’abbattimento dei muri tra schieramenti opposti e ripropongono questioni bipartisan di antica memoria. Tutti, ovviamente, lamentano la mancanza di attenzione nei programmi delle varie forze politiche verso il nostro sistema di istruzione; e tutti, ovviamente, sono prodighi di consigli e soluzioni.
Ci fa piacere che si torni a parlare di scuola. E tuttavia quello che sorprende è questa energica concentrazione di interesse da parte di giornalisti, politici, universitari, molti dei quali solitamente ignorano la scuola o la denigrano e se ne ricordano solo oggi in campagna elettorale.
Ancora sui debiti

Un partito del merito e della responsabilità

Un patto bipartisan per la scuola

La “prova nazionale” di licenza media

L’Alta Corte sulle scuole private

“Sezioni primavera”: rifinanziato il progetto sperimentale 2008-09

Le scuole non pagheranno più la Tarsu

A scuola di Costituzione

Una scuola di qualità per tutti

Iniziative

  Ancora sui debiti
  Dal 10 marzo la scuola superiore è sotto il tiro incrociato di osservatori di ogni genere. I risultati del primo quadrimestre - rilevati da una indagine campionaria condotta dall’Ufficio studi del Ministero sul 40% delle scuole - sono infatti impietosi: il 70% dei ragazzi – circa due milioni - ha riportato una o più insufficienze.
Questo è indubbiamente un problema serio e sarebbe irresponsabile non prenderne atto.
“La scuola – ha commentato il ministro Fioroni – dovrà fare un lavoro straordinario per recuperare il più possibile le insufficienze”. E questo la scuola - come è sua abitudine – farà; ma il problema è sociale e come tale dovrà essere gestito dalla politica.
La scuola intanto, proprio a difesa dei più deboli, non rigetti il principio sacrosanto che i debiti vanno recuperati; semmai – alla luce della recente esperienza – veda (e faccia in modo che il Ministro riveda) in quale modo, con quali tempi, con quanti soldi i corsi di recupero possono essere organizzati.
Valentina Aprea l’ha già detto: in caso di vittoria del PDL il meccanismo del recupero sarà eliminato, con buona pace del diritto all’istruzione dei ragazzi che non si possono permettere le ripetizioni private!
 
  Un partito del merito e della responsabilità
  È quello che vogliono, per la scuola, i firmatari di una “lettera aperta ai partiti e ai candidati”, nella quale si chiede che le riforme siano ispirate a criteri “di merito e di responsabilità”. Un partito trasversale sulla necessità di una scuola più credibile, efficace, rigorosa anche rispetto ai risultati di apprendimento. I firmatari chiedono impegni precisi in merito ai programmi, alla riqualificazione dell’istruzione superiore, al ruolo sociale dei docenti. Inoltre, chiedono a chi vincerà le elezioni di non distruggere il lavoro di Fioroni che, in questi due anni, ha provato a muoversi nella direzione della serietà e del rigore con la reintroduzione dei membri esterni nelle commissioni di maturità e con l’intervento sui debiti. L’iniziativa, promossa da un gruppo di insegnanti e dirigenti scolastici di Firenze, è stata accolta da intellettuali, docenti universitari, giornalisti, che hanno sottoscritto una lettera aperta indirizzata ai partiti e ai candidati impegnati nella campagna elettorale ed è stata presentata il 26 marzo a Roma, al liceo Visconti. Questi i firmatari: Giorgio Allulli, Giovanni Belardelli, Gian Luigi Beccarla, Remo Bodei, Piero Craveri, Giorgio De Rienzo, Giulio Ferroni, Ernesto Galli della Loggia, Sergio Givone, Giorgio Israel, Mario Pirani, Lucio Russo, Giovanni Sartori, Aldo Schiavone, Sebastiano Vassalli, Salvatore Veca.
Riflessione: la scuola è seria quando è in grado di dare un’istruzione che costruisce e consolida cultura e cittadinanza; di valorizzare l’eccellenza, senza lasciare indietro nessuno. Va da sé che insegnanti capaci di questo sono anche in grado di esigere responsabilità, rigore, rispetto delle regole. In caso contrario, la serietà e la credibilità della scuola non la si può costruire a tavolino, piuttosto con una formazione iniziale adeguata al ruolo e alla funzione che i docenti devono assolvere, con un investimento economico - questo sì - credibile sulla scuola, con misure amministrative adeguate alle innovazioni che si introducono, con una diversa considerazione sociale sul valore della cultura, della scuola e del lavoro degli insegnanti.
 
  Un patto bipartisan per la scuola
  Lo chiedono esperti, universitari, imprenditori e politici perché ci sia un impegno comune delle forze politiche “a trovare un’intesa sulle priorità, superando la logica del muro contro muro”. È stato presentato qualche giorno fa con un documento molto ripreso dalla stampa. Uno dei punti essenziali dell’appello è il punto tre: “Per un sistema scolastico nazionale più articolato”, che prevede - guarda un po’!- “la piena attuazione della parità scolastica che realizza le condizioni per il diritto di scelta delle famiglie”.
Primi firmatari: Campione, Farinelli, Ferratini, Gentili, Nembrini, Ribolzi, Tagliagambe, Versari.
Seguono, tra le altre, le firme di: Amato, Antiseri, Barberio, Bassanini, Benadusi, Bertagna, Calmieri, Chiosso, Colasanto, Foschi, Mancina, Maragliano, Oliva, Pellegatta, Rembado, Rocca.
Riflessione: essendo quelle sulla parità le stesse parole che ha usato il ministro Fioroni lo scorso 29 febbraio dagli Scolopi, che ci sia già un accordo politico bipartisan sul tema, in barba alle legge 62/2000? La scuola aspetta ancora parole chiare.
 
  La “prova nazionale” di licenza media
  Con la circolare n. 32 sugli scrutini ed esami del primo ciclo, uscita nei giorni scorsi, si introduce una importante novità, la quarta prova scritta, la “prova nazionale” di licenza media, di italiano e matematica. Si aggiungerà alle altre prove (italiano, matematica con scienze e tecnologia, lingua/e straniera/e) che sono predisposte dalle stesse commissioni d’esame (che, come si sa, sono formate interamente da professori interni alla scuola coordinati da un presidente esterno). Si svolgerà su tutto il territorio nazionale il 17 giugno, sarà scelta dal Ministero tra un insieme di prove predisposte dall’Invalsi, e consisterà in una serie di quesiti di italiano e matematica. La prova d’esame è divisa in due sezioni, italiano e matematica, appunto. La prima – italiano – è a sua volta divisa in due parti, una con quesiti di comprensione della lettura, e una seconda di “riflessione sulla lingua”, con quesiti, a scelta multipla ma anche a risposta aperta, su conoscenze grammaticali. Per la matematica, verranno “proposti quesiti a scelta multipla e a risposta aperta sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni”.
 
  L’Alta Corte sulle scuole private
  La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi i finanziamenti statali alle scuole private, con una sentenza dello scorso 27 febbraio, pubblicata recentemente in Gazzetta ufficiale. Sono le Regioni e gli Enti locali le uniche titolate a finanziare le scuole private.
La Lombardia e il Veneto un anno fa avevano presentato ricorso sulla legittimità costituzionale dei 100 milioni di euro previsti dalla finanziaria 2007 per le scuole dell’infanzia paritarie. I fondi già assegnati restano alle Regioni, ed è ormai chiaro che in futuro la materia debba essere di loro esclusiva competenza. Con questa sentenza, ci piaccia o meno, si fa un passo avanti circa le competenze tra Stato e Regione in materia di istruzione.
 
  “Sezioni primavera”: rifinanziato il progetto sperimentale 2008-09
  In sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni è stato sottoscritto un nuovo accordo tra Stato, Regioni, Province e Comuni per il rifinanziamento, per l’anno scolastico 2008-09, delle sezioni sperimentali per i bambini di 2/3 anni, le “sezioni primavera”. Il Ministero della Pubblica Istruzione, il Ministero della Famiglia e il Ministero del Welfare concorreranno, in base a questo accordo, a raggiungere la cifra di 35 milioni di euro, necessaria a rifinanziare la sperimentazione. A livello regionale, una volta sottoscritte le intese regionali, verranno rifinanziate le sezioni attualmente funzionanti se avranno dimostrato di avere i requisiti di qualità richiesti.
 
  Le scuole non pagheranno più la Tarsu
  Il 20 marzo 2008 è stato raggiunto un importante accordo nella Conferenza Stato Città, in base al quale il pagamento della Tarsu per le scuole sarà effettuato direttamente dal Ministero ai Comuni, saldando anche il debito pregresso. Si chiude così, finalmente, una annosa questione, con un provvedimento che favorisce l’autonomia finanziaria delle scuole e libera i loro bilanci da oneri molto pesanti.
 
  A scuola di Costituzione
  Entra nel vivo la fase finale del progetto A scuola di Costituzione promosso dal Cidi in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati e la Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco, e con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, progetto che vede la partecipazione di diverse centinaia di scuole di tutti gli ordini e di ogni regione.
Come previsto dal programma, sarà cura di ciascuna scuola inviare i lavori prodotti, entro il 15 aprile 2008, per posta direttamente alle Giurie regionali/interregionali, oppure per e-mail a: costituzione@cidi.it. Si raccomanda di allegare la griglia di documentazione che deve accompagnare ciascun prodotto realizzato e di tener conto delle indicazioni tecniche per quanto riguarda il loro formato. Le Giurie regionali/interregionali procederanno dal 21 aprile al 10 maggio all’esame dei lavori designando i vincitori. La Giuria nazionale valuterà in un’apposita riunione fissata per il 24 maggio 2008 i lavori prescelti dalle Giurie regionali/interregionali designando i primi classificati per ciascun ordine scolastico.
 
  Una scuola di qualità per tutti
  È questo il titolo del 38° convegno nazionale del Cidi, che si svolgerà a Firenze il 19 e 20 aprile. Ad una tavola rotonda sul rinnovamento delle discipline scolastiche, che si svolgerà sabato pomeriggio e che vedrà la presenza di Mauro Ceruti, Tullio De Mauro e Luigi Berlinguer, seguiranno, nella giornata di domenica, i gruppi di lavoro sul curricolo verticale, in ciascuno dei quali verrà presentata un’esperienza significativa: infanzia, educazione linguistica, matematica, scientifica, storica, filosofia/scienze umane e sociali, dipartimenti disciplinari, arte, tecnologia, diritto/economia, valutazione.
 
 
  Torino 31 marzo
Insegnare laicamente

Campobasso 2 aprile
A scuola di Costituzione

Cagliari 3 aprile
Proposte per il curricolo: educazione linguistica e scientifica

Pescara 3 aprile
Centralità e trasversalità dell’educazione linguistica

Milano 4 aprile
Rinnovare la scuola

Reggio Calabria 10-11 aprile
Matematica e... metodo, "matematica e realtà"

Palermo 17-18 aprile
Insegnare ad imparare
 
www.cidi.it

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