Numero speciale del 29 novembre 2003
 
 
 
            
 
             Il decreto legislativo sulla scuola dell'infanzia e sul primo ciclo d'istruzione

L'approvazione dello schema del primo decreto legislativo riguardante le norme generali per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo dell'istruzione rappresenta la condizione necessaria per l'avvio della riforma nella scuola dell'infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado, ai sensi della legge delega n. 53 del 28 marzo 2003.
L'iter procedurale è stimabile in alcuni mesi di tempo a partire dalla prima approvazione dello schema di decreto da parte del Consiglio dei Ministri (avvenuta il 12 settembre 2003). Sono infatti necessari per completare l'iter:
-il parere obbligatorio (ma non vincolante) della Conferenza unificata Stato-Regioni (45 giorni) e delle competenti Commissioni parlamentari di Camera e Senato (60 giorni);
-la formalizzazione del testo definitivo;
-la definitiva approvazione del Consiglio dei ministri;
-la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Intanto il Miur ha pubblicato sul proprio sito l'interpretazione del decreto (vedi notecidi n.4) come se il testo attuale fosse quello definitivo e come se il tempo pieno, prolungato e le condizioni del "fare" scuola rimanessero intoccati. Non è così! Anzi, le numerose abrogazioni contenute in calce al decreto legislativo - con una procedura asettica e apparentemente tecnica - modificheranno, peggiorandoli, aspetti fondamentali dell'attuale scuola di base: finalità educative, continuità curricolare, orari di funzionamento, organizzazione delle cattedre ecc.
Mercoledì 3 dicembre, nelle Commissioni parlamentari competenti, comincerà la discussione sul decreto; è intenzione del Ministro concludere il più velocemente possibile l'iter per l'approvazione definitiva.
Alla luce del disagio manifestato nelle scuole rispetto a molti aspetti del decreto - e dei contrasti emersi anche all'interno della maggioranza di governo - è ragionevole l'ipotesi di uno slittamento dei tempi di approvazione e la possibilità di apportare modifiche sostanziali al decreto.

Per questi motivi

invitiamo i colleghi, i genitori e chiunque abbia a cuore
la salvaguardia dei principi costituzionali su cui è cresciuta la scuola pubblica
la qualità della scuola dell'infanzia e del primo ciclo dell'istruzione
la tutela del tempo pieno e del tempo prolungato
a inviare urgentemente la lettera
a tutti i componenti delle Commissione Istruzione di Camera e Senato


 
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