a cura di Emma Colonna
N. 13 /dicembre 2004
 

Rappresentiamo il fanalino di coda per i livelli di apprendimento in matematica e addirittura regrediamo per quanto riguarda la comprensione della lettura, ma siamo bravissimi a fare il presepe (questo a prescindere dal fatto che si faccia o meno a scuola!). Perché chi governa la scuola non si occupa di assicurare a tutto il paese un livello di istruzione più alto, invece di appassionarsi a questioni che, pur se significative, non lo riguardano?

             Legge finanziaria, altri tagli alla scuola
Nubi sulla superiore
La valutazione fra autonomia e nuovo centralismo
Indagine PISA, una forbice fra scuole del nord e scuole del sud
Segnaliamo
Iniziative
 
            
 
             Legge finanziaria, altri tagli alla scuola

Lingua inglese alle elementari? Se ne può certamente fare a meno, si tratta di uno spreco inutile. E' questa la scelta del governo che, tramite la finanziaria, sottrae sempre più risorse alla scuola. In barba alle tre i, ma soprattutto in barba agli obiettivi indicati dall'Unione Europea e al lavoro di ben 14.000 docenti specialisti. A questa operazione si affianca quella sulle supplenze, per cui la sostituzione dei docenti ammalati non verrà più garantita neanche oltre i 15 giorni, a causa delle fortissime riduzioni dei fondi a disposizione delle scuole. Intanto, mentre sulla scuola pubblica si tagliano organici e risorse e se ne colpisce il funzionamento quotidiano con il provvedimento sulle supplenze, si immettono in ruolo oltre 9.000 insegnanti di religione con un fulmineo provvedimento del ministro Baccini.

 
             Nubi sulla superiore

Il ministro Moratti ha chiesto ed ottenuto dal Parlamento una proroga di sei mesi (da marzo a settembre 2005) per emanare il decreto sulla scuola superiore. Anche se, contemporaneamente, al Ministero funzionari ed "esperti" (che - incredibile a dirsi! - hanno lavorato quasi due anni nel più completo anonimato) avevano già preparato uno schema di decreto sul secondo ciclo di istruzione, contenente anche nuovi quadri orari e programmi allegati. Ma ora, assicura il ministro, dopo le vacanze di Natale partirà un ampio confronto con le parti sociali e tutti i soggetti interessati. Vedremo. Certamente, se verranno confermate le notizie di questi giorni, (8 licei per complessivi 20 indirizzi, conferma dell'impostazione duale e rigida della scuola superiore - che pare abbia indignato lo stesso Bertagna - , sostanziale centralità dell'asse umanistico) si aprirà contro il Governo un nuovo fronte di lotta del mondo della scuola.

 
             La valutazione fra autonomia e nuovo centralismo

La circolare ministeriale n. 85 del 3 dicembre scorso interviene finalmente sulla valutazione degli alunni della scuola dell'obbligo. In essa viene stabilito che per tutta la primaria e per la prima media le scuole dovranno predisporre autonomamente una nuova modulistica. Potranno anche tenere conto dei modelli precedenti, integrandoli però con la valutazione dei comportamenti (sic!) e, per la media, della frequenza. Per la seconda e la terza media, invece, le scuole dovranno provvedere autonomamente (e quindi a proprie spese) alla duplicazione delle vecchie schede che gli anni scorsi erano fornite dal Ministero. E' introdotto il portfolio delle competenze dell'alunno, la cui strutturazione viene demandata esclusivamente alle scuole, e la cui compilazione affidata all'intera equipe degli insegnanti. Anche sull'attestato finale, le scuole possono decidere in piena autonomia. Inoltre, sono definitivamente aboliti gli esami di licenza elementare.
Alcune considerazioni. Di fatto, al di là dell'apparente richiamo all'autonomia delle scuole, vengono imposti modelli elaborati dall'alto che hanno lo scopo di accreditare gli obiettivi specifici di apprendimento elencati nelle Indicazioni Nazionali, il cui carattere è tuttora transitorio. Inoltre, prendendo a pretesto l'autonomia organizzativa si scaricano sulle scuole nuovi costi e carichi di lavoro, mentre se ne diminuiscono le risorse. Infine, la circolare avrebbe dovuto limitarsi al tema della valutazione. Aver introdotto in questo contesto lo strumento del portfolio, confondendo i piani dell'orientamento, della documentazione e della valutazione, crea solo nuovi motivi di conflittualità. Il dibattito sul portfolio, infatti, sulla sua funzione e sull'utilità della sua introduzione è tuttora aperto.

 
             Indagine PISA, una forbice fra scuole del nord e scuole del sud

Che la scuola italiana stia regredendo verso livelli inaccettabili è confermato purtroppo dalla pubblicazione dei primi dati dell'indagine PISA (Programme for International Student Assessment). Non solo per quel che riguarda le competenze matematiche degli studenti quindicenni l'Italia è al 32° posto su 41 paesi OCSE che hanno partecipato all'inchiesta, ma rispetto ai dati del 2000 non c'è nessun miglioramento (del resto, c'è forse qualcuno che investe sulla scuola in questo Paese?). Molto preoccupante è soprattutto il regresso, sempre rispetto al 2000, nelle abilità di lettura, dato che ci pone in controtendenza rispetto alla strategia indicata dall'Unione Europea a Lisbona. Uno di quegli obiettivi infatti era ridurre entro il 2010 di almeno il 20% il numero degli alunni quindicenni con scarse abilità di lettura. Inoltre, l'indagine rivela una notevole differenza sui livelli di apprendimento dei quindicenni (soprattutto in matematica) fra diverse zone geografiche del paese: fra il nord e il sud c'è una forbice che attraversa il livello medio dei Paesi Ocse (il nord al di sopra, il sud al di sotto). Tutto ciò la dice lunga sulla politica del fai da te senza risorse adottata da questo governo. In questo modo la differenza fra nord e sud del Paese è destinata purtroppo ad aumentare.

     
     

- A proposito di presepi... Alba Sasso

- Alla ricerca della qualità della scuola documento del Cidi di Forlì

- Scuola media: documento del Cidi di Torino

- Organi collegiali di Istituto: intervento del Cidi all'audizione alla Camera e testo in discussione

- Stato giuridico dei docenti: testo in discussione alla Camera e commento del Cidi
 
      Iniziative


   

Roma 4,5,6 marzo 34° convegno nazionale
Una scuola per la cultura il lavoro la democrazia

Napoli
21-22 gennaio Valutazione e certificazione delle competenze di base

A scuola di Costituzione

Giornata della memoria -APPELLO - LETTERA APERTA delle associazioni professionali


Cosenza 21 dicembre La Comunicazione nelle Istituzioni scolastiche e nella didattica

Firenze
20 gennaio La scuola oltre la riforma

   

 


A norma della legge sulla privacy, questo messaggio non è da considerarsi Spam poichè reca un'opzione di cancellazione.
Nel rispetto della legge 675/96 sulla privacy, a tutele di persone e altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, il tuo indirizzo e-mail proviene da richieste di informazioni o da elenchi (newsgroup)
Per cancellarsi è sufficiente inviare un'e-mail all'indirizzo mail@cidi.it.