a cura di Emma Colonna e Marina Boscaino
N. 27 - 5 ottobre 2006
 


Il 5 ottobre è la giornata mondiale degli insegnanti. In Italia questa data, a differenza che negli altri paesi europei, non è ricordata né dai giornali né dalla televisione, a testimonianza dello scarso valore che la nostra società, al di là di tutto, assegna alla scuola. il Cidi, insieme alle altre associazioni professionali, vuole ricordare questa ricorrenza non per una ragione di tipo corporativo, ma perché sul lavoro degli insegnanti si regge la funzione culturale ed educativa della scuola. Abbiamo tutti il dovere di porre più attenzione al riconoscimento di un ruolo tra i più importanti per il futuro delle nuove generazioni.


             Approvata dal Consiglio dei Ministri la Finanziaria 2007

Il parere del Cidi sullo schema di disegno di legge sugli esami di Stato

Iniziative

 
            
 
             Approvata dal Consiglio dei Ministri la Finanziaria 2007

La legge Finanziaria per il 2007, approvata dal Consiglio dei Ministri e portata in Parlamento come proposta del Governo in attesa di iniziare l’iter parlamentare, ha sgombrato parzialmente il campo dalle voci allarmanti che si erano diffuse in merito ad un pesante intervento sul rapporto studenti-insegnanti, considerato preliminarmente troppo più basso di quello dei paesi europei. E’ stata infatti cancellata l’ipotesi di alzare a 1/168 l’indice per calcolare i posti di sostegno e si andrà solo gradualmente verso un progressivo superamento del rapporto 1/138, attualmente vigente. Attraverso una revisione dei criteri e dei parametri per la formazione delle classi, si tenderà ad incrementare dello 0.4% il valore medio nazionale del rapporto alunni/classe segue

 
             Il parere del Cidi sullo schema di disegno di legge sugli esami di Stato


Intervenire sull’esame di Stato, momento conclusivo del percorso scolastico dai 14 ai 19 anni, senza aver precedentemente configurato un nuovo assetto della scuola secondaria superiore – sia per quanto riguarda la struttura sia i contenuti, per la massima parte ancora di impronta gentiliana – rappresenta in qualche modo una sorta di incongruenza logica: cambiare il coperchio senza aver definito le dimensioni della nuova pentola può indurre in errore.
D’altra parte, intervenire subito sull’esame di Stato appare necessario, considerato soprattutto il degrado qualitativo che la prova ha subito a seguito dei provvedimenti degli ultimi anni che, oltre a squalificarne la portata, fino a metterne seriamente in dubbio il valore legale (conseguenza negativa che colpirebbe soprattutto gli strati socialmente più deboli dei ragazzi italiani), ha determinato un deterioramento dell’immagine stessa della scuola e dell’istruzione, sottoponendola agli effetti di un mercato oltretutto privo di regole segue

 
             Iniziative

Milano 16 ottobre Per un nuovo progetto culturale della scuola dai 3 ai 16 anni: una scuola ben fatta
Palermo 16 ottobre Sicilia, Italia: e adesso che succederà nella scuola?
Napoli 20 ottobre Globalizzazione e istruzione
Roma 23 ottobre Scommettere sugli insegnanti



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