notecidi
 a cura di Emma Colonna N.53 del 17 gennaio 2008
La stragrande maggioranza delle associazioni professionali e tutti i sindacati della scuola si sono ritrovati al seminario promosso dal Cidi sulla formazione iniziale dei docenti: è stata l’occasione non solo per far uscire dal chiuso delle stanze istituzionali un tema assai importante per il futuro del nostro sistema di istruzione, ma anche per far sentire finalmente agli altri interlocutori – università, politica, amministrazione – la voce autorevole della scuola, finora, su questo tema, generalmente ignorata.
Voler bene ai ragazzi e alle scuole della Campania

La formazione iniziale dei docenti

Emanate le linee guida per l’obbligo di istruzione

Istruzione tecnica e professionale

Invalsi

Iniziative

  Voler bene ai ragazzi e alle scuole della Campania
  È questo il titolo di un appello con cui molte associazioni professionali della scuola aderiscono alla manifestazione che si terrà a Napoli il prossimo 19 gennaio. “La drammatica emergenza dei rifiuti in Campania, accanto ai danni sanitari, ambientali e d’immagine per tutto il Paese, sta producendo un danno educativo e culturale di incalcolabile dimensione… Le associazioni firmatarie invitano gli insegnanti a testimoniare l’impegno delle scuole ad essere presìdi di legalità, luoghi di esercizio del senso civico, di rispetto delle regole e delle istituzioni, di valorizzazione e cura del proprio territorio.
Il mondo della scuola deve unire la sua voce a quella della società civile responsabile e delle Amministrazioni comunali virtuose, che operano per il ripristino della legalità e del rispetto del territorio e della salute in Campania, per promuovere fiducia nei giovani, per dimostrare che cambiare si può e si deve e che un’altra Campania, non solo è possibile, ma esiste già nelle pratiche scolastiche di qualità, diffuse in numerose aree di questo territorio.
Le associazioni professionali della scuola rivolgono un appello pressante a tutte le istituzioni competenti affinché, anche in questa situazione così straordinaria, garantiscano l’apertura degli istituti scolastici ed il regolare svolgimento delle attività didattiche.
Per tutto questo, le Associazioni firmatarie aderiscono alla manifestazione “Voler bene alla Campania” che si svolgerà il 19 gennaio a Napoli ed invitano le scuole, gli insegnanti, gli studenti, gli educatori, le persone di cultura ad aderire e partecipare”.
 
  La formazione iniziale dei docenti
  Rimuovere la cultura del precariato. Con queste parole il ministro Fioroni, che è intervenuto al convegno del Cidi sulla formazione iniziale dei docenti tenutosi a Roma lo scorso 15 gennaio, ha voluto sottolineare la decisa intenzione di invertire la rotta nella politica di reclutamento dei docenti. L’abolizione delle graduatorie permanenti non è infatti una misura sufficiente, ma è necessario selezionare il personale con un concorso, la cui gestione spetterà al Ministero: concorso pubblico, che non dovrà però creare liste d'attesa. Queste ed altre misure saranno definite in un Regolamento ministeriale (che il ministro afferma dovrebbe essere prodotto in tempi molto brevi, sei mesi, forse anche prima) che, come previsto dalla Finanziaria, disciplinerà tutta la questione della formazione iniziale e del reclutamento dei docenti. Nel convegno, in cui sono intervenuti anche il vice-ministro Mariangela Bastico e il sottosegretario al ministero dell’Università e della Ricerca Luciano Modica, si è parlato molto del carattere della formazione universitaria. Insomma, a partire dal documento del Cidi sulla formazione iniziale che ha costituito la base di discussione di tutta la giornata, si è discusso di quale deve essere il profilo professionale dei futuri docenti della nostra scuola. Una questione importantissima perché, come ha giustamente messo in evidenza il ministro, la qualità della scuola è strettamente legata alla capacità di una società di esercitare la democrazia.
 
  Emanate le linee guida per l’obbligo di istruzione
  Lo scorso 27 dicembre sono state emanate le Linee guida per l’obbligo di istruzione innalzato a 16 anni già dal 1° settembre dell’anno scolastico in corso. Con esse si completano gli atti necessari per l’avvio di questa prima fase: sono già a disposizione delle scuole infatti un regolamento e un documento tecnico contenente le 8 competenze di cittadinanza e i 4 assi culturali. L’innalzamento dell’obbligo di istruzione ha rappresentato per il Cidi un obiettivo strategico di grande valore civile, una scelta per cui ci siamo spesi convintamente, ritenendo aperta con quella norma una nuova stagione di iniziativa democratica. Solo un percorso di istruzione coerente e unitario, infatti, almeno fino a 16 anni, può garantire ai singoli e alla società una crescita culturale, sociale, ancorché economica.
Oggi diventa particolarmente importante concentrare l’attenzione sull’atto di indirizzo appena emanato, in grado di orientare l’azione delle scuole nel percorso biennale di sperimentazione previsto nella fase di prima attuazione dell’obbligo di istruzione a 10 anni.
Il documento in questione sollecita le scuole del secondo ciclo a realizzare azioni di orientamento, di formazione in servizio, di monitoraggio, di valutazione e certificazione dei percorsi posti in essere, in via sperimentale, con riferimento ai contenuti delle indicazioni contenute nel Documento tecnico allegato al decreto medesimo, avendo a riferimento i saperi e le competenze che i giovani devono possedere a conclusione dell’obbligo di istruzione, anche in vista di una revisione dei POF in coerenza con il processo di sperimentazione in atto. Definire un curricolo centrato su competenze, portare a sintesi la progettualità educativa, favorire il coinvolgimento attivo degli studenti nelle attività di insegnamento-apprendimento è dimensione propria del “fare scuola”, tanto più necessaria se l’obiettivo ultimo è la piena scolarità nell’ambito di un percorso decennale di istruzione obbligatoria.
 
  Istruzione tecnica e professionale
  Il 14 dicembre scorso è stata istituita la Commissione di studio sull’Istruzione tecnica e professionale (Decreto del Dipartimento per l’istruzione n. 81 del 14 dicembre 2007). L’anno scorso, alla presenza del Presidente del Consiglio Romano Prodi, ci fu a Roma, promosso dal Ministero, un importante convegno su questa questione, e da allora non è successo quasi nulla, se non la prima applicazione delle misure di riduzione dell’orario per i professionali (a partire dalle prime classi). I lavori di questa Commissione quindi dovrebbero essere decisivi per definire la fisionomia del pezzo forse più importante della scuola superiore di secondo grado. Come si afferma in un recente documento del Cidi “educare alla cittadinanza ed educare al lavoro non sono finalità in conflitto. Lo diventano nel momento in cui si teorizza una distanza tra sapere e saper fare, destinando il primo all’alta istruzione liceale, il secondo a quella tecnica e – soprattutto - professionale. Tale convinzione ha amplificato nel tempo il divario tra i due sistemi di istruzione. L’evoluzione che il nostro sistema scolastico ha intrapreso negli ultimi decenni nella direzione sia di un innalzamento del livello di istruzione per tutti, sia dell’integrazione/contaminazione dei sistemi, deve rappresentare la base su cui costruire il necessario processo d’innovazione. A partire dai bienni dei tecnici e professionali, tutti i bienni di scuola superiore dovranno veder ridefiniti l’area comune e di indirizzo, le terminalità e le propedeuticità, i quadri orario per garantire a tutti gli allievi un’esperienza conoscitiva compiuta e capace di costruire e consolidare le basi e le competenze culturali necessarie per le ulteriori scelte di studio o di formazione…La legge n. 40 del 2007 - che riconduce alle competenze dello Stato gli istituti tecnici e professionali e istituisce i poli tecnico professionali per promuovere e rilanciare la cultura scientifica e tecnica - dà un nuova centratura a questo settore importantissimo del nostro sistema scolastico. Occorre ora accompagnare la nuova situazione con riforme culturali e organizzative che rendano questi istituti nuovamente vitali e motivanti per studenti, famiglie, mondo produttivo più avanzato. Bisognerà allora essere ugualmente distanti dal rischio di “licealizzare” questo settore dell’istruzione, così come dal tentativo di farne un settore “vocazionale”. E ciò è possibile solo individuando finalità specifiche e costruendo un impianto culturale valido a fronte di quelle finalità”.
 
  Invalsi
  Con un Avviso del Ministro (Avviso del 22 dicembre 2007) è stata nominata la Commissione esaminatrice per la procedura di selezione degli aspiranti alla nomina di componente del Comitato di indirizzo dell’Invalsi. A parte il fatto che i termini di questa procedura di selezione non si trovano da nessuna parte in rete (infatti non riusciamo a dare nessun link), non ci sembra bello che tale commissione sia, come si può vedere, quasi completamente interna al Ministero e con competenze prevalentemente amministrative. L’Invalsi è l’Istituto nazionale di valutazione del sistema scuola, e dovrebbe essere del tutto separata dal sistema stesso. Ma che addirittura il Ministero ne determini il Comitato di indirizzo in questo modo ci pare proprio troppo. Questo, infatti, pone due problemi: è l’amministrazione che deve scegliere? E poi: con quali competenze l’amministrazione sceglie?
 
 
  Campobasso 17 gennaio
Valutazione e recupero dei debiti

Fermo 18 gennaio
Cantiere scuola

Milano 18 gennaio
Recupero dei debiti per il successo formativo. Materiali strumenti modelli

Roma 21 gennaio
Sostegno e recupero nella scuola media

Cosenza 30 gennaio
Il nuovo obbligo di istruzione

Contursi 1 febbraio
Dell’insegnare e dell’apprendere
 
www.cidi.it

A norma della legge sulla privacy, questo messaggio non è da considerarsi Spam poichè reca un'opzione di cancellazione.
Nel rispetto della legge 675/96 sulla privacy, a tutele di persone e altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, il tuo indirizzo e-mail proviene da richieste di informazioni o da elenchi (newsgroup)
Per cancellarsi è sufficiente inviare un'e-mail all'indirizzo mail@cidi.it.