n.101 del 15 ottobre 2012 |
I costi di una politica sbagliata | ||
Avevamo chiesto al Ministro segnali forti di discontinuità rispetto al governo precedente, ma dobbiamo constatare che, pur vestita con i panni decenti del nuovo governo, continua a camminare la stessa politica. Basti pensare che la scuola ha coperto l'86% del risparmio della spesa statale e subirà ancora il blocco dei contratti e degli scatti d’anzianità fino al 2017. Adesso viene proposto di portare l'orario di lezione a 24 ore, che significa chiedere un aumento di lavoro agli insegnanti ben più alto di un terzo, perché quelle ore significano classi in più, alunni in più con sempre meno possibilità di cura, più organi collegiali e rapporti con i genitori. Senza contare lo spezzettamento delle cattedre e quello conseguente della didattica. Peggiorare le condizioni di lavoro degli insegnanti significa dequalificare l'intera scuola. Segue |
||
Concorso a cattedre. Nuovi insegnanti per una vecchia idea di scuola? | ||
Di fronte all’uscita del bando per i nuovi concorsi a cattedra siamo molto perplessi sulle modalità scelte. Temiamo infatti che la diffusione della cultura del test non sia solo dovuta alla necessità di selezionare in modo apparentemente equanime masse ingenti di candidati, ma rischi di diventare una scelta culturale e strategica, spesso del tutto organica e funzionale a una certa idea di scuola. Anche se la necessità di una procedura eguale per tutti, efficace, verificabile, da applicare ai grandi numeri, induce a ritenere che le domande a risposta multipla siano l’unica soluzione possibile per selezionare o valutare enormi quantità di candidati in contesti “pubblici”, resta in ogni caso il fatto che la cultura del test si va comunque affermando, in parte per ragioni di forza maggiore, in parte per una sottile forma di acquiescenza che ci preoccupa molto. Al fondo, temiamo il ritorno a un sistema che, direttamente o indirettamente, legittimi una concezione trasmissiva, conoscitiva e misuratrice dell’apprendimento rispetto a una concezione costruttivista, cognitiva e riflessiva. Segue |
||
Il Cidi e la preparazione ai concorsi | ||
Come ha sempre fatto, il Cidi, in occasione dei concorsi, organizza corsi di preparazione a Roma e in molte altre città. Milano, Napoli, Cosenza, Pescara, Cagliari stanno raccogliendo iscrizioni e prenotazioni. Inoltre, limitatamente alle prove scritte e orali, è in preparazione una piattaforma on line a pagamento, di cui sarà data notizia sul sito. | ||
La scuola dello zero spaccato | ||
di Giuseppe Bagni Il dibattito sulla valutazione quest'anno non si è preso ferie. Già divampa la discussione sul nuovo Sistema Nazionale di Valutazione, ma per tutta l'estate sui giornali si era continuato a discutere sull'efficacia dei test e, molto più sorprendentemente, anche sull'utilità dei voti. Ogni adulto li ha ricevuti nel tempo della scuola e li ha attesi per i propri figli, con un'ansia diversa ma non minore. Se poi ha scelto di fare l'insegnante, come me, li ha distribuiti copiosamente per tutti gli anni di carriera. Ma a chi servono i voti? Sono davvero più comprensibili per i genitori perché più chiari e trasparenti dei giudizi? Anche una medusa è un organismo trasparente, ma per gli animali più complessi è stato necessario costruirsi una pelle per separare ciò che è mostrabile da ciò che deve essere nascosto. Segue |
||
Iniziative | ||
Pescara 16 ottobre |
||
|
||
CIDI centro iniziativa democratica insegnanti piazza sonnino 13, 00153 roma
tel. 06 5809374, fax 06 5894077 |
||
Ricevi questa e-mail in quanto ti sei iscritto/a alla newsletter di CIDI. Se desideri annullare la tua sottoscrizione a questo bollettino informativo {unsubscribe}clicca qui{/unsubscribe}. |