Quale cultura
per la scuola italiana?
Oggi, tutti i Paesi si interrogano su come rifondare le coordinate
del sapere, su quali debbano essere i nuovi principi e i nuovi paradigmi
culturali.Si ragiona di nuove scansioni disciplinari, di nuove conoscenze,
dell'intreccio e della contaminazione fra i vecchi quadri conoscitivi
e i nuovi.
Dovunque si discute di una nuova idea di cultura.
Oggi, invece, alla scuola italiana viene propinato un antiquato
e pasticciato elenco di contenuti e abilità, privo di ogni riferimento
teorico e di un modello culturale che ne giustifichi la scelta.
Vedere (per rendersene conto) le Indicazioni nazionali per i piani
di studio personalizzati, redatte non si sa dove e non si sa da
chi.
Si consiglia la lettura ai soli adulti.
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Va'…
pensiero scientifico!
Approvato il decreto legge sul precariato
Devolution? Per Alleanza nazionale è meglio
un sistema nazionale di istruzione
A proposito di funzione tutoriale
L'Ocse e il vertice di Dublino
Piccoli "bulli"
Nasce la Federazione Lavoratori della Conoscenza
CGIL
Docet
Le interrogazioni parlamentari
Segnaliamo
Iniziative del Cidi
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Va'…
pensiero scientifico! |
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Dal
22 al 28 marzo 2004 si è svolta, promossa dal Miur, la XIV settimana
della cultura scientifica e tecnologica. Lo scopo: appassionare
i giovani alle scienze.
I cambiamenti climatici, il problema dell'energia nella società
moderna, la vita umana si allunga: prospettive e problemi sono
stati i temi scelti quest'anno dalla Direzione Generale per i
sistemi informativi, cui è affidato il coordinamento del progetto
sull'Educazione scientifica e tecnologica.
Le iniziative (pubblicate
sul sito del Miur) sono state numerosissime: 551 manifestazioni
complessive, in testa le scienze biologiche, con oltre 155 proposte.
E' apprezzabile che il Ministro dell'istruzione dia tanto rilievo
alla cultura scientifica e tecnologica. Ma se è importante - come
anche l'Europa sostiene - che i giovani accrescano le loro conoscenze
in tale ambito, perché in Italia se ne diminuiscono le ore di
insegnamento obbligatorio? E se è importante che i giovani siano
formati ad una "buona" mentalità scientifica, perché si elimina
dai programmi di scienze della scuola media Darwin con la sua
teoria dell'evoluzione biologica?
Fatto, quest'ultimo, alquanto sconcertante, "una mordacchia -
ha
scritto recentemente Pietro Greco - che neppure ai tempi di
Galileo"!
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Approvato
il decreto legge sul precariato |
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Il
Consiglio dei Ministri ha approvato, venerdì 2 aprile, il decreto
legge sul precariato al fine di garantire l'ordinato avvio
dell'anno scolastico 2004/05. Ma i tempi per l'ordinato avvio
"sono a rischio", sostiene
Enrico Panini, secondo il quale "il decreto non risolve i
problemi del precariato perché eredita tutte le contraddizioni
contenute nel testo del Disegno di legge arenatosi al Senato".
Insomma, è un decreto destinato ad alimentare incertezza e confusione,
a scontentare tutti: precari storici e quelli delle SISS. Il numero
delle immissioni in ruolo (circa 15.000) è infatti ridicolo di
fronte al grande numero (circa 300.000) di precari della scuola.
Per
la Cisl "il Governo ha scelto la precarietà, spacciata per
flessibilità, come metodo di approccio alle politiche sul personale
della scuola". Tra gli aspetti più controversi del decreto c'è,
senza dubbio, l'assegnazione del punteggio per gli obblighi di
leva: "In questo modo, sottolinea
Di Menna, si introduce una sorta di discriminazione tra uomini
e donne".
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Devolution?
Per Alleanza nazionale è meglio un sistema nazionale di istruzione
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L'on.
Angela Napoli ha presentato, il 26 febbraio 2004, alla Camera
dei Deputati la proposta di legge
n. 4759 sulla nuova disciplina del sistema nazionale di istruzione.
Come a dire: "in regime di autonomia e nella previsione di un
assetto federalista dello Stato" è meglio darsi qualche norma
di sicurezza nazionale!
Gli articoli 1, 2 e 3 stabiliscono l'articolazione e le finalità
del sistema scolastico. L'art. 5 disciplina lo statuto dei docenti:
funzione, carriera, organo di autogoverno, criteri di reclutamento.
Gli articoli 6, 7, 8, 9 definiscono la funzione dei dirigenti
scolastici. Gli articoli 13, 14, 15 introducono la figura della
vicedirigenza scolastica e ne disciplinano la funzione. Gli articoli
16, 17, 18 definiscono il servizio ispettivo tecnico nazionale,
mentre l'art. 19 stabilisce il riordino degli organi collegiali
delle istituzioni scolastiche. L'art. 20 disciplina lo statuto
dei discenti e il 22, l'ultimo articolo, elimina le rappresentanze
sindacali unitarie nelle istituzioni scolastiche.
La relazione di accompagnamento è un vero elogio all'autonomia
delle scuole, alla dimensione "nazionale" e unitaria del servizio
nazionale d'istruzione, al diritto di eguaglianza sostanziale
(!).
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A
proposito di funzione tutoriale |
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In
un documento
del coordinamento nazionale dei dirigenti scolastici della CGIL,
CISL, Uil scuola, a proposito della funzione tutoriale, si suggerisce
ai dirigenti di "evitare forzature" nel caso in cui il Collegio
e il Consiglio si rifiutassero di indicare i criteri di nomina
del tutor e nel caso in cui i singoli docenti non volessero accettare
la funzione; anche in considerazione del fatto che su questo punto
la circolare 29 annuncia ulteriori indicazioni e precisazioni.
Una diversa decisione (ad esempio, nominare il tutor anche in
assenza dei criteri espressi dagli Organi Collegiali) potrebbe
andare incontro ai ricorsi e ai contenziosi facilmente prevedibili
e annunciati dai Sindacati confederali.
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L'Ocse
e il vertice di Dublino |
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Il
18 e 19 marzo 2004 si è svolto il vertice
di Dublino, al quale hanno partecipato i ministri dell'educazione
dei 30 Paesi aderenti all'Ocse. Scopo dell'incontro: favorire
uno scambio di idee sul tema dell'accrescimento della qualità
dell'istruzione per tutti.
A Dublino è stato anche presentato il rapporto
dell'Ocse sugli insegnanti.
Il quadro che emerge è poco confortante per l'Italia, dove circa
il 45% dei docenti è sopra i 50 anni di età. Oltre il 40% fra
i 40 e i 49 anni. Meno del 10% fra i 30 e i 39 anni. Ecco perché
fra i nostri insegnanti è diffusa la cosiddetta "sindrome da sfinimento".
L'Italia inoltre ha un problema di esubero specie in alcuni insegnamenti.
Tutto ciò dipende, secondo i tecnici dell'Ocse, dall'inadeguatezza
del nostro sistema di reclutamento e dalla mancanza di qualsiasi
pianificazione. La maggior parte degli altri paesi avrà invece,
nei prossimi anni, il problema di assicurare un numero adeguato
di insegnanti e di attrarre al mestiere i laureati più qualificati.
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Piccoli
"bulli" |
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Se la prendono con il più debole, con il diverso, perché dai sei
ai dodici anni è facile essere cattivi con i compagni di classe.
Secondo il parere degli esperti quello del bullismo
è un fenomeno destinato ad aumentare tra i banchi di scuola. Risulta
infatti dalle ultime ricerche che nella scuola elementare il 41%
dei bambini ne è stato vittima almeno una volta. Alle medie il
fenomeno diminuisce (si scende al 36%). Le cause: la violenza
assorbita dai bambini attraverso cartoni animati, scene di film
e videogiochi. Anna
Oliverio Ferraris suggerisce di lavorare sull'autostima dei bambini
"vittime" e sull' aggressività dei bambini "bulli". Intanto invita
gli insegnanti a vigilare e a stare attenti a quello che succede
in classe.
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Nasce
la Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
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I direttivi nazionali della Cgil scuola e del sindacato università
e ricerca Cgil sono riuniti in questi giorni a Roma (il 6 e 7
aprile per l'esattezza) per costituire la FLC (Federazione Lavoratori
della Conoscenza). L'obiettivo è quello di tutelare e difendere
meglio i diritti dei lavoratori che operano nel mondo della formazione
e della ricerca. "L'istruzione e la formazione - si legge nella
delibera
n.6 del 2 aprile 2004 - rappresentano sempre più percorsi
intrecciati ed integrati, che mettono radicalmente in discussione
la tradizionale separatezza dei sistemi formativi…".
Alla nuova struttura della Cgil il Cidi invia i più vivi auguri
di buon lavoro.
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Docet
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Dal 15 al 18 aprile prossimo avrà luogo a Bologna la seconda edizione
di Docet (idee e materiali per l'educazione e la didattica dalla
scuola dell'infanzia alla scuola superiore). E' una iniziativa
promossa dalla Fiera del Libro per ragazzi, in collaborazione
con Motoridimpresa, con il patrocinio del Miur (che ha concesso
l'esonero ai docenti) e del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali. L'iniziativa risponde - si legge nel depliant
illustrativo - "alla nuova ottica imprenditoriale impressa
alla scuola dell'autonomia". La riforma della scuola sarà uno
dei temi di spicco della manifestazione.
Quando gli editori si fanno… più realisti del re!
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Le
interrogazioni parlamentari |
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Gli onorevoli Colasio e Bimbi della Margherita hanno presentato
una interrogazione,
a risposta immediata in commissione, sul taglio delle ore di insegnamento
della lingua inglese nella scuola media. Gli onorevoli Grignaffini,
Capitelli, Sasso dei Democratici di Sinistra hanno presentato
una interrogazione
sull'impiego dei fondi, di cui all'art. 1 della legge 440/97,
per le varie attività di "comunicazione" del processo di riforma
(pubblicità e spot di propaganda). Per leggere le risposte clicca
qui (allegati 2 e 3).
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Segnaliamo
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Diario
è in edicola con una edizione speciale sulla scuola da non perdere
assolutamente.
Si intitola "Nessuno nasce imparato" ed è dedicata a Sandro Onofri
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Iniziative
del Cidi |
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Roma
16 aprile Come
la Francia prepara la riforma della scuola
Roma
22
aprile
Presentazione
di percorsi di storia mondiale in prospettiva interculturale
Roma
26 aprile
Un silenzio assordante
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