notecidi
 a cura di Emma Colonna N.58 del 24 aprile 2008
Ci ritroviamo - all’indomani del voto - a ricominciare il valzer… la nuova o vecchia musica, che ci riporterà - con un giro di vite all’incontrario - la scuola delle tre i: quella che aveva cercato di mettere le scuole in competizione tra loro, di gerarchizzare le discipline e gli insegnanti; quella che all’insegna del si salvi chi può voleva suonare la campanella solo per i bravi e buttar fuori gli altri; quella che aveva tentato di soffocare l’ autonomia, di ridurre all’obbedienza i dirigenti e di condizionare la libertà di insegnamento degli insegnanti.
La tentazione di arrendersi, di non fare più nulla o nulla di più…è forte. Ma è proprio in momenti come questo che bisogna ritrovare le ragioni, la direzione di marcia, il senso della nostra funzione.
Mai come ora ci torna utile l’autonomia delle scuole. Mai come ora va preteso che la scuola sia rispettata nella sua e per la sua autonomia.
Il Cidi, dal canto suo, se da una parte incalzerà la politica perché risponda ai bisogni e alle urgenze di una scuola inclusiva e di qualità, dall’altra continuerà a lavorare nelle scuole, con gli insegnanti, sulle Indicazioni per il curricolo, sui saperi di cittadinanza, sulle competenze e abilità per il biennio, sulla relazione educativa. Insomma sui temi di sempre, forte delle sue convinzioni, dei principi costituzionali, dell’idea che il diritto ad un apprendimento di qualità è dato per ogni bambino e ogni ragazzo, a prescindere dal governo di turno.
Una scuola di qualità per tutti

Pro e contro le prove nazionali

Quale scuola per il biennio obbligatorio

Iniziative

  Una scuola di qualità per tutti
  Si è svolto a Firenze, il 19 e 20 aprile scorsi, il 38° convegno nazionale del Cidi, dal titolo, appunto, Una scuola di qualità per tutti. In una sala affollatissima, alla presenza di Luigi Berlinguer, Mauro Ceruti e Tullio De Mauro, i lavori sono stati aperti da Sofia Toselli, presidente nazionale, che nella sua relazione ha sottolineato come sia indispensabile, oggi ancora di più che nel passato, che la scuola sia per tutti di qualità e come le trasformazioni in corso stiano rimettendo in discussione l’idea di cultura per come l’abbiamo conosciuta e stiano aprendo le nuove frontiere dell’ insegnamento. Sullo stesso tema, ma da angolature diverse, gli interventi di Luigi Berlinguer e Mauro Ceruti: sull’importanza del sapere scientifico il primo, sul significato dell’intera operazione culturale delle Indicazioni per il curricolo il secondo. Tullio De Mauro, applauditissimo, ha ricordato innanzitutto la sua appartenenza al Cidi come ‘socio fondatore’, e poi ha citato i dati sul livello culturale degli italiani, e sulla necessità di un serio sistema di educazione per adulti. La situazione in Italia è veramente grave, ha detto De Mauro, perché in una società avanzata come la nostra c’è bisogno di competenze culturali alte e proprio per questo non sono possibili scorciatoie: più scuola, più scuola, più scuola. Il convegno è continuato la mattina del 20 aprile, con l’ormai storico, apprezzato e molto atteso appuntamento annuale di tutti i gruppi che, on line, lavorano sul curricolo verticale: divisi in dieci gruppi di lavoro, i docenti presenti, provenienti da tutta Italia e da tutti i livelli scolastici, hanno dato vita a uno scambio serratissimo e molto fecondo di esperienze didattiche e ‘buone pratiche’ che è durato fino al pomeriggio inoltrato. Sul sito del Cidi, dove sono presenti gli interventi e le buone pratiche prodotti in tutti questi anni, saranno visibili al più presto anche le ultime esperienze presentate quest’anno a Firenze.
 
  Pro e contro le prove nazionali
  Il 6 maggio a Roma, in un convegno organizzato in collaborazione fra il Cidi e il Laboratorio di Pedagogia Sperimentale del Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica (facoltà di Scienze della Formazione, Università RomaTre), si parlerà di prove nazionali ed esami di Stato del primo e del secondo ciclo. Intervengono il prof. Benedetto Vertecchi e il prof. Piero Cipollone, presidente dell’Invalsi. Conclude Sofia Toselli.
 
  Quale scuola per il biennio obbligatorio
  Edito dal Cidi, è appena uscito questo volumetto curato da Daniela de Scisciolo, Carlo Fiorentini, Maurizio Muraglia. Si tratta di riflessioni, spunti, proposte di lavoro utili a svolgere con più efficacia l'attività didattica in un tratto di scuola - i primi due anni della superiore - da quest'anno divenuta dell'obbligo (anche se ancora in fase sperimentale).
Il libretto, che ha un prezzo di copertina di 9,00 euro, può essere richiesto anche via mail. Per le scuole o altre istituzioni sono previsti sconti fino al 50% in caso si superino le 15 unità. Informiamo inoltre tutti coloro che sono interessati che a grande richiesta è stato ristampato anche Indicazioni per il curricolo: analisi, proposte, percorsi possibili, a cura di Giancarlo Cerini, Carlo Fiorentini, Ermanno Testa.
 
 
  Palermo 29 aprile
La comunicazione didattica

Roma 6 maggio
Pro e contro le prove nazionali

 
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