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  a cura di Emma Colonna N.86 del 13 settembre 2010   
     
 

Un vecchio proverbio dice che non si possono fare le nozze con i fichi secchi.
Ricomincia la scuola nell’incertezza più totale. In tutte le città italiane la protesta dei precari sta segnando in modo forte questo inizio d’anno scolastico. La scuola superiore è nella confusione di provvedimenti incompiuti e per molti aspetti al di fuori della legalità. La scuola di base è stretta in una morsa che ne limita pesantemente il funzionamento. Tanti docenti non sanno ancora in quali classi insegneranno. E moltissime classi a tutt’oggi sono scoperte. I genitori sono preoccupati, perché avere per i propri figli, nel bene e nel male, gli stessi insegnanti dell’anno scorso è quasi impossibile. E Gelmini? Gelmini non c’è. Non risponde. Parla solo coi giornalisti e annuncia improbabili futuri “epocali” cambiamenti.
Ma gli insegnanti e gli studenti ci sono, e il 13 settembre – giorno in cui nella maggior parte delle città italiane si riaprono le scuole – entreranno in classe. La scuola riapre, e in classe ci sono i nostri studenti.
E allora non abbiamo scelta, non possiamo sottrarci alla responsabilità a cui il nostro ruolo ci chiama: rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di fare le nozze con i fichi secchi.
Ma non ci rassegniamo: continuiamo a denunciare le condizioni di lavoro messe così a dura prova dalla politica del governo e a sostenere la lotta dei precari. Noi non possiamo che stare con loro, perché la scuola di domani parte da loro e questo governo la sta distruggendo.

 
     
  Caro collega

Formazione docenti

i dati OCSE

Scuola superiore, misure di accompagnamento

Dal Cnpi due importanti pareri

Scuola ed Enti Locali

Settembre Pedagogico 2010


Università e scuola per un canone della letteratura europea


Iniziative
     
  Caro collega  
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Lettera aperta agli insegnanti da riprodurre e diffondere nelle scuole. Iniziativa del Cidi per  denunciare ciò che sta accadendo alla scuola pubblica e incoraggiare i colleghi che iniziano un anno scolastico molto difficile.

 
 
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  Formazione docenti  
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Sono state presentate alla stampa le nuove regole sulla formazione docenti. Nel testo definitivo del Regolamento nella sostanza sono rimasti tutti i nodi che erano stati messi in evidenza sia nei pareri del Cnpi e delle Commissioni parlamentari, che nelle audizioni di sindacati e associazioni professionali. In particolare: l’estrema rigidità e differenziazione dei percorsi, lo scarso coinvolgimento della scuola e del suo sapere professionale a fronte del ruolo prevalente dell’Università, il vero e proprio vuoto (checché se ne dica nei comunicati stampa del ministero) sul reclutamento dei docenti. Il Cidi ribadisce tutti i giudizi espressi nelle audizioni parlamentari di Camera e Senato.

 
 
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  I dati OCSE  
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Il rapporto Ocse 2010 sull’educazione boccia la scuola italiana. Siamo il paese europeo che spende meno nel settore della conoscenza (nel 2008 il 4,5% del PIL contro una media europea del 5,7%). Dietro di noi, solo la Slovacchia. E, proprio a partire dal 2008, sono stati decisi da questo governo otto miliardi di tagli in tre anni. Classi sempre più sovraffollate, insegnanti malpagati e senza la speranza di veder valorizzata la loro professionalità, edifici e strutture in molti casi al limite della sicurezza e qualche volta addirittura al limite della decenza. Tutto ciò in una situazione in cui abbiamo meno laureati di tutti, e che vede i due terzi della popolazione italiana possedere o la sola licenza media o addirittura la sola licenza elementare. Del resto l’abbiamo detto tante volte, e non solo a questo governo: in Italia c’è bisogno di più scuola. Più investimenti sull’istruzione, più scuole dell’infanzia, più educazione per gli adulti. Migliori condizioni per l’apprendimento di tutti i ragazzi, per l’integrazione, per l’intercultura. Per la ricerca, per l’Università. Più cultura vuol dire infatti più cittadinanza. Invece le scelte politiche di questo governo vanno in direzione contraria, perciò siamo destinati ad allontanarci sempre più dagli obiettivi dell’Europa e a restare ultimi nelle prove Ocse.. Per il governo l’istruzione è un costo e non una risorsa.
E allora, come mai Gelmini dice in un comunicato stampa che l’Ocse la dà ragione? Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ha detto qualcuno.

 
 
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  Scuola superiore, misure di accompagnamento  
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Con la Circolare n. 76 del 30 agosto 2010 sono state emanate le misure di accompagnamento al riordino della scuola superiore. Ma ci sono parecchi problemi aperti: per prima cosa, viene confermato il rigido impianto di tutto il riordino, che separa in modo molto netto licei, tecnici, professionali; non viene quantificato l’impegno finanziario; l’elaborazione culturale viene affidata alle commissioni nazionali (per le quali non sono stati mai chiariti i criteri di composizione e non è stato garantito il necessario pluralismo); anche la produzione culturale, affidata all’ANSAS, non dà garanzie di trasparenza; non si capisce se la partecipazione è facoltativa o vincolante; insomma, ci sono molte questioni da chiarire. Sul sito del Cidi, un primo commento di Redrom.

 
 
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  Dal Cnpi due importanti pareri  
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Il Cnpi ha ripreso a lavorare a fine agosto, e ha pesantemente bocciato lo schema di Regolamento sulle classi di concorso, chiedendone una rielaborazione sia perché poco chiaro nei principi e nei criteri e “alquanto approssimativo”, sia perché dovrà essere rivisto alla luce del Regolamento sulla formazione iniziale. Inoltre, ha espresso il parere sul decreto interministeriale relativo alla riduzione dell’orario annuale nei tecnici e nei professionali nelle classi successive alla prima, decreto già sospeso dal TAR del Lazio lo scorso 19 luglio, proprio in attesa del parere del Cnpi. In questo caso, il Cnpi ha ritenuto illegittimo il decreto in questione, perché: nega il diritto degli studenti a vedere confermata la scelta fatta al momento dell’iscrizione; inficia l’identità culturale sia dell’istruzione tecnica che di quella professionale; va oltre quello che era previsto dall’art. 64 comma 3 della legge 133/08.

 
 
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  Scuola ed Enti Locali  
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Tanti Enti Locali in questi giorni stanno assumendo importanti iniziative per difendere le proprie scuole. La Regione Sicilia prima dell’estate ha deciso il rinvio di un anno sul proprio territorio della riforma della scuola superiore. Segnaliamo anche la delibera della Provincia di Cagliari, contro la politica di tagli alla scuola, che in Sardegna è particolarmente pesante.

 
 
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  Settembre Pedagogico 2010  
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Riparte questo anno l’iniziativa Settembre Pedagogico che l’Associazione Nazionale Comuni Italiani – ANCI – promuove d’intesa con il CIDI e che “nei singoli Comuni viene declinata nelle modalità più varie, secondo le esigenze e le opportunità locali, talvolta ricorrendo anche a convenzioni o protocolli d’ intesa con le scuole sulle diverse responsabilità, competenze, modalità di funzionamento e utilizzazione delle risorse.”
Il Settembre Pedagogico 2010 si caratterizza attraverso il contenuto di una frase pronunciata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Promuovere la ricerca, l'educazione, la formazione al massimo livello è condizione per lo sviluppo del Paese, per avere un futuro come Paese in Europa e nel mondo.”
Nei siti www.anci.it e www.cidi.it è possibile trovare il documento e la scheda di partecipazione per l’anno 2010: i progetti vanno inviati entro il 2 ottobre 2010 a ditta@anci.it e settembrepedagogico@cidi.it.

 
 
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  Università e scuola per un canone della letteratura europea  
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Parte nel mese di settembre un progetto del Cidi e della Ciid finanziato con il sostegno della Commissione europea e portato avanti insieme al Dipartimento di studi europei e interculturali della Facoltà di Lettere della Sapienza di Roma. Il progetto prevede la costituzione di gruppi di ricerca università-scuola per l’individuazione di percorsi didattici, l’organizzazione di seminari di approfondimento per docenti e di incontri/conferenze con gli studenti, la predisposizione di questionari per docenti e studenti, la messa a punto di una antologia della letteratura europea e, alla fine del lavoro, l’organizzazione di un convegno internazionale.
Gli interessati possono scrivere a ciid@cidi.it.

 
 
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  Iniziative  
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Pescara 13 ottobre
Imparare con il cervello e pensare con le mani. L'occasione perduta della riforma delle superiori

 
 
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