Newsletter CIDI
a cura di Emma Colonna n.92 dell'8 aprile 2011
È l'ora della mobilitazione, dice Gustavo Zagrebelsky in un testo che è stato diffuso in questi giorni. Ma mobilitarsi non vuol dire solo andare in piazza. Mobilitarsi può voler dire cose diverse per un operaio o per una casalinga, per un pensionato o per uno studente, per un medico, un magistrato, un giornalista o un professore. Che cosa possiamo fare noi insegnanti? Possiamo remare contro quest'ondata di volgarità, ignoranza, malcostume, corruzione, tracotanza e prepotenza che rischia di travolgerci. Come? Con le armi della scuola, che consistono nel far crescere l'intelligenza e la capacità di giudizio dei nostri studenti attraverso lo studio e la conoscenza. Fare scuola, fare scuola, fare scuola. E non siamo soli, perchè mai come in questo momento abbiamo a disposizione, attraverso la rete, strumenti potentissimi che, la rivoluzione dei gelsomini ce lo insegna, devono trasformarsi in nostri alleati. Come nostri alleati devono diventare i genitori, gli studenti, i nonni. E chi se no? Quello che è successo al Parini non deve più accadere. Perché nella letteratura, nell'arte, nella storia, nella musica, nelle scienze, nella filosofia, nella matematica ci sono i tesori dell'umanità. Non è per caso che nelle civiltà antiche coloro che custodivano il sapere erano tenuti in grandissima considerazione.

E quindi, colleghi, mobilitiamoci. Per insegnare la crudeltà della guerra. Il valore della legge. La natura dell'uomo.Il rispetto dell'altro. Il buio dell'ignoranza. I pericoli dell'intolleranza. L'importanza del dubbio. Il rispetto della natura. Il valore della convivenza civile. L'amore per la libertà. Il significato della democrazia. L'onesta' intellettuale.

Giorno dopo giorno, dentro le scuole, e' questa la nostra mobilitazione.



INDICE Concorso per dirigenti scolastici

I nodi vengono al pettine

Gli insegnanti italiani. Una ricerca del Cidi

Cnpi

Iniziative
Concorso per dirigenti scolastici
Qualcosa si muove su questo fronte. Riportiamo dal sito di DiSAL: da notizie dirette dal MIUR, confermate in un incontro con i sindacati, si apprende che sono stati autorizzati 2386 posti, invece dei 2871 inizialmente richiesti per il prossimo concorso alla dirigenza scolastica. Se tutte le procedure in atto andranno a buon fine, il calendario degli adempimenti della procedura concorsuale potrebbe essere il seguente: pubblicazione bando: entro giugno; presentazione domande: a partire dal 1° luglio; data preselezione: 15 settembre; date prove scritte: 31 ottobre – 1° novembre; correzione prove scritte: entro 20 febbraio 2012; svolgimento prove orali: entro 10 maggio 2012; pubblicazione graduatorie di merito: 30 giugno 2012; nomina in ruolo e inizio periodo di formazione: 1° settembre 2012. È possibile confermare inoltre che: la prova sarà unica e nella medesima data in tutte le regioni; verrà con molta probabilità pubblicata, con congruo anticipo rispetto alla data fissata per la preselezione, una batteria di 4000/5000 quiz già in fase di predisposizione all’INVALSI e all’INDIRE; da questa batteria saranno estratte le 100 domande alla quali si risponderà in 60 minuti; saranno ammessi alle prove scritte tutti i candidati che daranno 80 risposte positive (per le risposte negative o non date il punteggio sarà corrispondente a 0).
I nodi vengono al pettine
Diverse sentenze nelle ultime settimane stanno dando più di una preoccupazione al ministro Gelmini. I ricorsi dei precari si stanno moltiplicando dopo la sentenza di risarcimento emessa dal giudice del lavoro di Genova, che ha condannato il ministero a pagare quasi mezzo milione di euro a titolo di risarcimento danni in favore di soli 15 precari, e sta partendo la più grande class action mai vista prima in Italia. Ma ci sono anche tantissime richieste di assunzione avanzate ai giudici per essere stati in servizio continuativo per tre anni, e le richieste di integrazione di ore di sostegno da parte dei genitori di alunni disabili. Insomma, l’impalcatura costruita in questi anni da Tremonti e Gelmini nel tentativo di sottrarre risorse alla scuola italiana rischia, almeno in parte, di franare miseramente. Infine, sessanta deputati di tutti gli schieramenti politici chiedono al ministro di investire il Parlamento della questione dei precari della scuola, in merito alla vicenda dell’aggiornamento delle graduatorie e dei trasferimenti in una provincia diversa da quella di provenienza. Come è noto, questa questione – sulla quale è intervenuta anche una sentenza della Corte Costituzionale nonché lo stesso presidente Napolitano – riguarda migliaia di supplenti meridionali in servizio al nord, che, se le cose non cambieranno, saranno costretti a ritornare a casa a mani vuote.
I nodi vengono al pettine, prima o poi.
Gli insegnanti italiani. Una ricerca del Cidi
Nell’ambito del convegno nazionale promosso dal Cidi a Torino il prossimo 15 aprile, avverrà la presentazione della ricerca: Gli insegnanti italiani e la scuola della Costituzione: valori e comportamenti. La ricerca è stata realizzata dal Cidi per conto del Comitato Italia 150 ed ha coinvolto un campione di 53 scuole di tutta Italia e circa 2400 insegnanti che hanno risposto ad un questionario di 40 domande. Essa ha indagato sulle motivazioni e le disillusioni, le idee e i comportamenti, i valori e le prospettive dei docenti italiani in un momento particolarmente delicato per la scuola e la società. Nell’impostazione del questionario e delle stesse domande, la ricerca ha in parte assunto anche le caratteristiche di un bilancio in prospettiva storica. La progettazione culturale e la gestione operativa sono state affidate al Cidi di Torino.
Comprendere il ruolo degli insegnanti nella società è stata una delle motivazioni della partecipazione del Cidi a questa iniziativa. Il sistema scolastico italiano ha ancora in una parte consistente del suo corpo insegnante una risorsa straordinaria da valorizzare. Questa ricerca vuole dunque contribuire ad una più approfondita conoscenza delle condizioni e degli atteggiamenti degli insegnanti, spesso confinati in spazi inadeguati se non addirittura trascurati o fraintesi dai decisori pubblici.
Cnpi
Due importanti pareri espressi lo scorso 30 marzo dal Cnpi: quello contrario sulla ulteriore riduzione d'orario nei tecnici e nei professionali che è stato reso all'unanimità, e quello sui progetti sperimentali delle scuole Pestalozzi, Don Milani e Rinascita-Livi di Firenze, Genova e Milano, cosiddetto ex articolo 11.
Iniziative
Vinci (FI) 9 aprile Il curricolo verticale: la scelta di sistema del Circolo Didattico di Vinci
Napoli 12 aprile Verso gli Stati Generali della conoscenza
Pergine Valsugana (Tn) 14 aprile Quale dialogo genitori insegnanti?
Palermo 14 aprile Dove sei arrivato col programma?
Firenze 15 aprile Il progetto Innovare. Sperimentazione sul curricolo verticale negli Istituti professionali e tecnici
Torino 15 aprile Gli insegnanti italiani e la scuola della Costituzione. Convegno nazionale
Roma 18 aprile Omnia omnibus, equamente. Terzo incontro: i modelli organizzativi
Cagliari 29-30 aprile Il diritto di tutti all’istruzione. Forum internazionale

CIDI
centro iniziativa democratica insegnanti
piazza sonnino 13, 00153 roma
tel. 06 5809374, fax 06 5894077
www.cidi.it

Ricevi questa e-mail in quanto ti sei iscritto/a alla newsletter di CIDI. Se desideri annullare la tua sottoscrizione a questo bollettino informativo {unsubscribe}clicca qui{/unsubscribe}.