Giorni finali per il primo round della Finanziaria. Mentre scriviamo il Senato della Repubblica è alle ultime importantissime battute, decisive anche per le sorti di questo Governo. L’art. 50 riguarda la scuola. L’emendamento in questione, al momento già approvato dall’Aula, – oltre a prevedere le economie di spesa attraverso il taglio di classi e di personale – interviene in modo significativo su molti aspetti della vita della scuola. Intanto, la questione del reclutamento. Sono reintrodotti i concorsi ordinari con cadenza biennale e viene semplificata la procedura di regolamentazione delle nuove assunzioni, affidandone la definizione ad un apposito Regolamento ministeriale, che disciplinerà i corsi di specializzazione universitari (introducendo una forte componente di tirocinio) e tutta la questione della formazione in servizio. Di conseguenza, si sancisce l’abrogazione dell’art. 5 della legge 53 e del decreto legislativo n. 227/2005. La finanziaria introduce anche la sperimentazione, nel prossimo triennio, di un modello organizzativo volto a innalzare la qualità del servizio di istruzione, così come previsto nel Quaderno bianco; sperimentazione che sarà definita con un atto di indirizzo del Ministro della Pubblica Istruzione. Per quel che riguarda il sostegno, inoltre, il numero massimo dei posti attivabili a partire dal 2008-09 non potrà superare il 25% del numero di sezioni e classi dell’organico di diritto dell’anno scolastico 2006-07; il Ministro con un decreto definirà modalità e criteri per raggiungere tale obiettivo. A questo si aggiunga il taglio progressivo, nel prossimo triennio, dei posti di sostegno, fino a scendere complessivamente al 70% di quelli attivati nello scorso anno scolastico. Infine, è prevista la razionalizzazione delle classi prime sperimentali dei vari licei, subordinata alla valutazione della congruenza dei quadri orari e dei piani di studio con i vigenti ordinamenti nazionali, e la proroga al 2009-10 del rientro su cattedra dei docenti in soprannumero. |