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Gli insegnanti e il cambiamento |
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Il 28 febbraio ci saremo Leggere le istruzioni, prima dell'uso (come limitare i danni del decreto Moratti) L'importanza di ritrovarsi a Genova Un patto per la scuola l'universit� la ricerca �se non ora, quando? L'inchiesta della Gilda sulla sperimentazione nelle 250 scuole Bando di concorso per gli insegnanti di religione cattolica Una doppia violazione di diritti Iniziative del Cidi |
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Il 28 febbraio ci saremo | |||
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Le Confederazioni Cgil, Cisl, Uil, unitamente ai rispettivi sindacati di categoria, hanno promosso una manifestazione nazionale a Roma per sabato 28 febbraio 2004 (partenza da Piazza della Repubblica alle ore 14,30 e conclusione a Piazza del Popolo). In continuit� con l'iniziativa del 29 novembre scorso, i sindacati intendono manifestare per la scuola contro le politiche del governo, in particolare contro il decreto legislativo attuativo della legge 53 e contro il provvedimento sulla cosiddetta "devolution", attualmente in discussione al Senato. I sindacati hanno rivolto un appello alle associazioni professionali e alle scuole perch� aderiscano alla mobilitazione del 28 febbraio. |
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Leggere le istruzioni, prima dell'uso (come limitare i danni del decreto Moratti) | |||
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Nel
contesto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, dell'autonomia
culturale e professionale dei singoli docenti, di un rinnovato
patto con i genitori e gli amministratori locali, non c'� motivo
per cui non si possa - pur di fronte a mutate e pi� pesanti condizioni
di lavoro - continuare a fare bene scuola in continuit� con le
buone pratiche. Il richiamo continuo al Regolamento dell'autonomia
non pu� infatti restare un riferimento formale ma deve diventare
la premessa per costruire "modelli orari" coerenti con le scelte
culturali, educative e didattiche che ogni scuola ha voluto darsi
in questi anni. Se le scuole sapranno progettare l'offerta formativa
costruendo una proposta ricca e organica, sar� possibile offrire
ai genitori un modello organizzativo assestato sulla fascia alta
della quantit� oraria. Inoltre il tutor non dovr� essere identificato
con un docente cui attribuire particolari compiti, semmai � la
scuola che garantir� particolari funzioni distribuendole fra i
docenti titolari della classe. Insomma, le scuole hanno un margine
di decisionalit� didattica e organizzativa con cui contrastare
gli effetti negativi del decreto legislativo sul primo ciclo dell'istruzione...
leggere attentamente le istruzioni, prima dell'uso
(materiali di riflessione a cura del Cidi). |
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L'importanza di ritrovarsi a Genova | |||
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Il
33�
Convegno nazionale del Cidi si svolger� il 4, 5, 6 marzo prossimi
a Genova, una citt� bellissima, quest'anno "capitale europea della
cultura". Mostre, musei, visite guidate, itinerari culturali 'alleggeriranno'
le giornate di lavoro. Al Convegno si discuter� di quale scuola
per l'Europa, di cultura, di diritti e di democrazia. Si ragioner�
delle prospettive dell'Unione Europea e della Costituzione, ma
anche delle competenze di base per i cittadini europei, di valutazione,
di universit� e di ricerca. E si parler� di tecnologia e di lavoro,
di modernit� e di esclusione, di una scuola per tutta la vita.
Il Convegno vuole essere "un richiamo dalla scuola alla scuola
- scrive Domenico Chiesa nell'editoriale
di Insegnare - affinch� il significato della costruzione dell'Europa
possa rappresentare non un tema marginale e isolato ma un elemento
trasversale e interno al processo di innovazione democratica di
cui la nostra, come tutte le scuole europee, hanno bisogno. Lo
vuole fare, come sempre, cercando di individuare i problemi fondamentali
e attorno a essi riflettere e argomentare insieme." |
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Un patto per la scuola l'universit� la ricerca �se non ora, quando? | |||
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A
Milano il 14 febbraio scorso oltre 40.000 persone tra insegnanti,
genitori e bambini (tanti bambini, che la libert� di scelta "educativa"
mica vale solo per mandare i figli alle scuole private!) hanno
manifestato per dire no alla legge 53 e al primo decreto attuativo.
Per dire no a una scuola che seleziona in funzione dei talenti,
che divide i bravi ragazzi dai "nulla facenti", che mette sotto
tutela i docenti ecc, ecc,. Intanto anche l'Universit� ha iniziato
a mobilitarsi: il 17 febbraio si � svolta alla Sapienza di Roma
una affollatissima assemblea con migliaia di docenti, ricercatori,
studenti, con delegazioni da tutta Italia, per dire no al decreto
legislativo sull'Universit�. In un articolo,
comparso alcuni giorni fa sull'Unit�, Giunio Luzzatto scrive:
"L'attacco che il governo sviluppa contro il sistema pubblico
della formazione e della ricerca � complessivo e complessiva deve
essere la risposta�.Se mai qualcuno avesse pensato che non c'�
rapporto tra scuola dell'infanzia e Cnr, il ministro Brichetto
Moratti ha dato importanti contributi per chiarire a tutti la
perversa unitariet� della sua strategia�". |
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L'inchiesta della Gilda sulla sperimentazione nelle 250 scuole | |||
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La
Gilda ha diffuso i risultati dell'inchiesta che ha svolto in nove
regioni italiane sulla sperimentazione della legge 53/03, ai sensi
della circ. n. 100 del 18/9/02. Il Miur, come si sa, non ha mai
socializzato i risultati della sua verifica , � perci� interessante
leggere il dossier
della Gilda pubblicato in www.gildaprofessionedocente.it.
Oggetto della ricerca: il tutor, il portfolio e
la personalizzazione degli insegnamenti. Dall'indagine
risulta che le incursioni delle famiglie dentro la scuola - uno
degli obiettivi della legge 53 - non fanno proprio bene agli insegnanti.
Alcuni "tutor" sono stati sottoposti dalle richieste continue
dei genitori a una situazione di tale tensione, da vivere come
un incubo tanto il rapporto con le famiglie quanto la compilazione
del portfolio. In molti casi il portfolio si � rivelato lo strumento
attraverso il quale i genitori hanno controllato l'operato dei
docenti. Le slide del Miur (una sorta di raccomandazioni
ai docenti) spingono infatti in modo esagerato e scorretto i genitori
ad entrare all'interno della scuola, a diventare i protagonisti
anche delle osservazioni sulle attivit� didattiche. |
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Bando di concorso per gli insegnanti di religione cattolica | |||
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E' uscito il bando
di concorso per l'immissione in ruolo degli insegnanti di
religione cattolica (pubblicato il 6 febbraio sulla Gazzetta Ufficiale)
con il quale il Miur istituisce due concorsi riservati (uno per
la scuola dell'infanzia ed elementare, uno per la scuola secondaria
di primo e secondo grado) per l'accesso a contratto a tempo indeterminato
nella scuola pubblica degli insegnanti di religione. La domanda
scade l'8 marzo. |
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Una doppia violazione di diritti | |||
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Per l'ammissione al concorso riservato per gli insegnanti di religione cattolica (vedi nota sopra), oltre al possesso del riconoscimento di idoneit� da parte della diocesi, occorre aver maturato quattro anni continuativi di servizio nella scuola a partire dagli ultimi dieci anni, in barba perci� a tutti quei docenti che saranno esclusi dal concorso perch� licenziati prima del '95. Fino al '95, infatti, la revoca dell'idoneit� da parte del vescovo comportava automaticamente il licenziamento. Dal 1995, in virt� di una legge che istituisce un ruolo speciale per i docenti di religione cattolica, a cui si accede per concorso, tale licenziamento non � pi� automatico e lo Stato � tenuto, se si verificano certe condizioni, ad assegnare ad altre mansioni gli insegnanti di religione privati della idoneit� da parte dell'autorit� ecclesiastica. |
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Iniziative del Cidi | |||
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Bologna
25 febbraio Scuola
di qualità per tutti o per pochi? |
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